Roma, la svolta: mai come stavolta

 Le circostanze si sono determinate: l’Inter ha pareggiato, la Roma ospita il Catania e può accorciare il divario. Un toccasana importante dopo la sconfitta esterna di Europa League e un dettaglio che si va ad aggiungere a quanto viene ripetuto da più parti: Roma fortunata. E, in questo caso, la fortuna non è che la migliore delle virtù. se si riesce a trarre beneficio anche da situazioni che sembravano indicare l’inversione di rotta. Articolo tratto da Il Tempo:

Rallenta, la capolista, ma il pari con la Samp a San Siro vale una dimostrazionme di forza tale da scoraggiare tutti gli inseguitori. Se con due uomini in meno non concedi ai rivali una sola palla-gol, significa che quel primato solitario è tutt’altro che usurpato, che scalzare l’Inter da quel vertice sarà molto problematico.

Roma: il futuro in otto giorni, vietato sbagliare

 Il trittico che attende i giallorossi a cominciare dalla gara di oggi contro il Catania è determinante per capire a che tipo di obiettivo poter guardare: oltre alla gara contro gli etmnei, che potrebbe portare la Roma a -5 dall’Inter, c’è la partita di ritorno contro il Panathinaikos per l’approdo agli ottavi di Europa League e quella di domenica prossima al San Paolo. Contro il Napoli. Da Il Corriere della Sera:

Per sapere se con la sconfitta di Atene si è interrotto uno splendido incantesimo durato venti partite, per capire se alla Roma è girata la carta, serviranno solo i verdetti del campo. Tre gare fondamentali in otto giorni, tra Catania e Napoli c’è il Panathinaikos: ecco le prime partite senza appello della stagione. All’Olimpico arrivano i siciliani di un Mihajlovic «sicuro di non perdere» e provocatoriamente «dispiaciuto per l’assenza di Totti». Oltre al capitano e Toni mancherà Julio Sergio, sostituito da Doni.

Ranieri: “Non si può sprecare l’occasione…”

 Inter-Samp 0-0, dice il tabellone. Inter 55, Roma 47: lo dice la classifica. I giallorossi di Claudio Ranieri hanno l’obbligo di non sprecare un’occasione che potrebbe non ripetersi più da qui alla fine: quella cioè di rosicchiare ancora punti ai nerazzurri e riaprire ufficialmente il campionato. Lo sa bene il tecnico testaccino che ha confidato ai suoi fidi, appena dopo il pari di ieri sera a San Siro, “Non possiamo farci scappare l’occasione“. Roma-Catania si gioca per un risultato solo: la vittoria. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:

Claudio Ranieri, in qualche modo, se lo sentiva e quando gli è stato chiesto se lui sarebbe andato a Sanremo, come Marcello Lippi, ha fatto venerdì, l’allenatore della Roma ha risposto: «Ma come? Se io ho già cantato rose rosse…» giocando sulla omonimia con il cantante Massimo Ranieri. Ieri sera, dopo il pareggio con l’Inter, il tecnico ha detto ai suoi fidi: «Non possiamo farci scappare l’occasione di avvicinarsi ancora di più all’Inter». C’è voglia di mettersi alle spalle la sconfitta di Atene, ripartire bene, proteggere Doni dai fischi prevedibili dell’Olimpico. Le attese. Ma oggi la Roma deve battere battere il Catania:

Mihajlovic vs. Totti: storia di un rapporto incrinato

 Francesco Totti e Sinisa Mihajlovic non se le sono mandate a dire e, nel corso della vigilia di Roma-Catania è accaduto che prima l’allenatore degli etnei abbia attaccato il Capitano giallorosso e poi Totti abbia nreplicato a Mihajlovic senza remore. Al di là della mancanza di stile dell’ex laziale, viene facile rammaricarsi per il fatto che il Pupone sia impossibilitato a replicare sul campo. Perchè è proprio tra l’erba dell’Olimpico che Totti avrebbe potuto mettere in mostra la migliore delle risposte. Va detto che quello tra l’allenatore del Catania e Totti è un rapporto che trascina con sè strascichi e incomprensioni che arrivano dal passato, ecco l’analisi de Il Romanista:

Tanti auguri a Sinisa per il suo compleanno. Ancora una volta ha dimostrato di avere grandissime qualità, come ad esempio il rispetto verso i calciatori ed i tifosi avversari. Inoltre come allenatore è particolarmente bravo ad ottenere titoli sui giornali, ovviamente quelle due volte all’anno in cui può parlare di me e della Roma, e soltanto quando riesce a completare la stagione conservando la panchina. Sono certo che anche stavolta come a Bologna lascerà il segno sulla squadra che allena». Sceglie la strada dell’ironia, Francesco Totti, per rispondere all’ennesima provocazione di Sinisa Mihajlovic.

Rosella Sensi, serve un piano per il D-day

 Milano Finanza ripropone l’astioso dilemma societario: martedì 23 febbraio arriva il giorno del giudizio. Rosella Sensi, Italpetroli, A.S. Roma: altra data fondamentale per capire di che morte morire. Testuale:

Martedì 23 febbraio sarà il D-day per la famiglia Sensi, per la Compagnia Italpetroli e di conseguenza per le sorti della A. S. Roma. L’assemblea dei soci della holding dovrà prendere atto che il 2009 si è chiuso in perdita, dopo che già nel 2008 il rosso ammontava a 33 milioni. Gli azionisti quindi dovranno trovare una soluzione, magari valutando la ricapitalizzazione. Questo perché c’è il fondato rischio che il patrimonio della Italpetroli possa assottigliarsi anche alla luce del fatto che il capitale sociale ammonta a soli 50 milioni e sussistono tutte le premesse per l’applicazione dell’ex articolo 2446 del codice civile (abbattimento del capitale). I soci, Unicredit (49%) compresa, hanno ben presente che il tema non è solo quello della sostenibilità dei business (stoccaggio, immobiliare e calcio) ma soprattutto quello relativo ai presupposti della continuità aziendale. Tutto ciò, nonostante il fatto che la Roma, oggi seconda in classifica alle spalle dell’Inter, sia quasi sicura dell’accesso in Champions League, i cui diritti tv garantiranno incassi fondamentali per puntellare il bilancio. Ma ciò non basta a far fronte ai debiti accumulati nei confronti di Unicredit e Mps (400 milioni).

Mexes: “Sto bene”. Ma Ranieri lo sa?

 Qualcosa non torna, se Philippe Mexes ribadisce di stare bene appena dopo la gara persa contro il Panathinaikos e Claudio Ranieri conferma – nel corso della conferenza stampa a precedere la gara tra Roma-Catania – che l’esclusione del francese è stata concordata appena prima del match. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha dedicato un articolo alla situazione di Mexes. Testuale:

“Sto bene”. Philippe Mexes lo dice guardandoti negli occhi, dando quasi la sensazione di voler aggiungere qualche cosa. Conoscendo la risposta, «qualsiasi giocatore vuole sempre giocare», abbiamo preferito, magari sbagliando, lasciar perdere. Sono da poco passate le dieci di mattina (greche), la location è l’aeroporto di Atene, la Roma si sta imbarcando sul charter per tornare a casa. La notte non ha portato consiglio. Nel senso che si sono cercate risposte senza trovarle, a una sconfitta sì rimediabilissima, ma che ha lasciato l’amaro in bocca e qualche faccia inquieta. Come, appunto, quella del difensore francese.
ESCLUSIONE – Alzi la mano chi, logicamente, non si aspettava Mexes in campo contro il Panathinaikos. E’ alzata la mano pure del difensore. Che sperava di tornare a respirare almeno l’aria del calcio europeo. Niente da fare. Panchina per novanta minuti.

Roma-Catania: etnei all’Olimpico col tridente

Sinisa Mihajlovic prova a sfondare: Catania a Roma con il tridente per provare a ripetere l’impresa di qualche settimana fa, quando ai siciliani riuscì di battere la Lazio a Roma grazie all’acuto di Maxi Lopez. Da Il Corriere dello Sport:

Quesiti rossazzurri. La marcia di avvicinamento del Catania alla difficile trasferta contro la Roma è scandita da alcuni punti interrogativi ai quali Sinisa Mihajlovic sta cercando di dare una risposta.
RECUPERI – L’argomento della settimana in tema di formazione è stato il possibile ritorno in campo di Ezequiel Carboni, elemento prezioso ora che la prima alternativa, Marco Biagianti, non c’è a causa di una squalifica. Dopo aver disputato gli ultimi venti minuti del test infrasettimanale con gli allievi, il mediano argentino sembra sulla via del rientro.

Julio Baptista: “Roma, la Bella; io, la Bestia. Amo questa maglia”

 Julio Baptista torna a parlare dopo sette mesi di silenzio e lo fa sulle pagine de Il Corriere dello Sport. L’occasione è utile per affrontare una serie di argomenti interessanti che vanno dal calciomercato ai Mondiali 2010. Con più di un sassolino nella scarpa che il brasiliano ha voglia di togliersi. Testuale:

Era arrivato nell’estate del 2008 come il grande colpo di mercato. Proveniente dal Real Madrid, Nazionale brasiliano, tutta la trafila nelle giovanili, una carriera a livello di club di primissima fascia: San Paolo, Siviglia, Real Madrid, Arsenal e Roma. Julio Baptista, un top player ovunque si stato. Quest’anno nella Roma non riesce ancora ad esprimere il suo valore ed è il primo ad essere dispiaciuto.
Deve riconquistare i tifosi, deve lottare per trovare spazio. Eppure per due volte Mourinho ha cercato di portarlo all’Inter. Non deve essere così scarso. Julio non ha mai detto di voler andare via, come hanno fatto altri calciatori. Eppure poteva andare nella squadra più forte d’Italia, non a lottare per non retrocedere. Oggi ha un chiodo fisso: riprendersi quello spazio e quella visibilità che aveva ottenuto al primo anno in giallorosso, con dodici gol, pur non essendo una prima punta.
Julio Baptista è un ragazzo sensibile, oltre che un grande professionista. Dopo sette mesi è tornato a fare un’intervista per farsi conoscere un po’ meglio dalla gente. Non per cercare alibi o giustificazioni, ma per spiegare il suo momento e chiedere di avere ancora un po’ di pazienza.
Julio Baptista, cosa è successo ad Atene?

Roma e l’Olimpico: casa dolce casa

 La storia giallorossa insegna che la Roma all’Olimpico ha sempre mostrato la capacità di rendere possibile l’impossibile. Il popolo giallorosso è sempre stato un grande alleato della squadra e Il Messaggero propone stamani un approfondimento relativo alla capacità dei capitolini di sfruttare le mura amiche. L’articolo:

Rimonte possibili, rimonte impossibili. La Roma all’Olimpico è capace di tutto. Anche di subirle. Storica, indimenticabile, un po’ sospetta, quella contro il Carl Zeiss Jena, Coppa delle Coppe edizione 80/81. La squadra tedesca affrontò la AS Roma nei sedicesimi di finale e venne battuta all’Olimpico per 3-0. In una incredibile gara di ritorno disputata a Jena, la squadra tedesco orientale fu capace di rovesciare clamorosamente il risultato imponendosi per 4-0. Se ne parla ancora, un motivo ci sarà. Ecco, la Roma non deve fare quel tipo di impresa contro il Panathinaikos. Diciamo che basta un’impresina. Il tre a due fuori casa costringe la Roma a vincere giovedì prossimo, ma anche con un gol di scarto. In Europa, di rimonte giallorosse se ne ricordano parecchie. Come dimenticare quella in Coppa Uefa dell’83 contro il Colonia?

Roma-Catania: Mexes-Juan titolari

 Roma-Catania dovrebbe riproporre al centro della difesa la coppia Juan – Philippe Mexes con Nicolas Burdisso nuovamente in panchina. Avrebbe potuto riposare il brasiliano – tra i tre, il più utilizzato da Caludio Ranieri nell’ultimo periodo – ma lo stato di forma del capitano verdeoro sembra tale da suggerirne l’utilizzo a prescindere. Da Il Romanista:

Cambierà qualcosa nella formazione giallorossa che domani pomeriggio alle 15 riceverà il Catania all’Olimpico. In particolar modo in difesa, dove Ranieri dovrebbe riproporre dal 1’ Mexes. Phil, in panchina giovedì sera ad Atene, ieri al ritorno dalla Grecia si è allenato regolarmente con gli altri sei elementi non impiegati contro il Panathinaikos. Il versamento alla coscia destra, in prossimità del ginocchio, si è ormai riassorbito e il centrale transalpino non avverte più dolore. Bisognerà vedere, dopo la rifinitura in programma questa mattina, chi tra Juan e Burdisso sarà dirottato in panchina per far posto al numero 5. Il ballottaggio è più che mai aperto, in ogni caso è più probabile che ad uscire sia l’argentino che ha mostrato in Grecia la necessità di ricaricare le batterie. Logica vorrebbe un turno di riposo per Juan, sempre titolare nelle ultime tre gare, ma il capitano della Seleçao sta giocando su livelli altissimi ed è difficile che il mister decida di privarsene. Quindi largo al tandem Mexes-Juan, con Cassetti (o Motta) a destra e Riise sull’out difensivo di sinistra. Per un Philippe che recupera, c’è invece il forte rischio che resti ancora fuori Perrotta. Simone sta proseguendo le cure per il fastidioso torcicollo e il mal di schiena che lo stanno affliggendo da qualche tempo a questa parte. Oggi sarà fatto un nuovo tentativo, sebbene non ci sia alcuna voglia – da parte di giocatore, tecnico e staff medico – di forzare la situazione.

Vucinic, il castiga-Catania

Il più in forma tra i tre disponibili: Mirko Vucinic sta reggendo il peso dell’attacco giallorosso da solo. Francesco Totti a intermittenza e Luca Toni infortunato, Jeremy Menez fa l’eterno indeciso, Julio Baptista comincia a essere importante per schemi e andamento della gara. Contro il Catania, ci si affida ancora a Vucinic per proseguire la serie di gare utili cui il campionato ci sta abituando. Il montenegrino ha già siglato quattro reti contro gli etnei. Da Il Romanista:

In questo momento è l’attaccante più in forma a disposizione di Ranieri, se non altro perché è l’unico che garantisce gol (seppur pochi) e copertura. Col Panathinaikos ha regalato una perla, disegnando una parabola che ha ricordato il miglior Del Piero, ma è stato anche tanto prezioso in fase di non possesso. Mirko Vucinic sta prendendo in tutto e per tutto le sembianze di Marco Delvecchio, così come gli aveva chiesto Ranieri pubblicamente qualche giorno fa. Con una differenza, rispetto a Supermarco: la tecnica di Mirko, con tutto il rispetto per l’ex 24, non teme confronti. In assenza di Totti e Toni, è lui il giocatore sul quale ci si affida per il cambio di marcia nel settore avanzato. Dalla sfida con i greci, emerge un altro dato significativo a favore del montenegrino: è stato il giocatore ad aver tirato più volte in porta, rispetto ai suoi compagni: 4 volte (dopo di lui, solo una a testa per Menez, Pizarro e Riise). Preoccupanti, invece, i numeri che riguardano l’altro giocatore offensivo, Julio Baptista, zero conclusioni. Con l’aggravante di aver sbagliato quasi tutti gli stop, ad eccezione dell’assist vincente in occasione del momentaneo vantaggio giallorosso, a firma proprio di Mirko.

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