Bari-Roma: torna Taddei dall’inizio

 Da Il Romanista:

Non si ferma l’ondata di entusiasmo successiva alla vittoria sull’Inter. Anche ieri mattina, dopo la festosa accoglienza di lunedì pomeriggio, più di cento tifosi hanno atteso i calciatori giallorossi fuori dai cancelli del “Bernardini” Nel corso dell’allenamento in molti sono anche saliti su scalette o sui tetti delle proprie auto per incitare Ranieri i suoi ragazzi.
Dopo il tradizionale riscaldamento e un po’ di atletica, il gruppo è stato diviso in due parti per un primo assaggio di tattica, con Pizarro jolly – in fratino bianco – a lanciare l’azione ora verso una ora verso l’altra squadra.

Totti a Bari, come Falcao a Pisa

 Da Il Romanista:

Paulo Roberto Falcao vinse lo scudetto nella settimana fra Juventus e Pisa perché andò in Rai a farsi intervistare da Minoli a dire che «la Roma vincerà sicuramente il campionato». Era il momento più difficile di quell’anno magico, avevamo perso in casa con la Juve, il mondo tremava e il Divino fece la sua mossa. “Calma non è successo niente” era il sottotitolo di quel gesto.
La Roma vinse a Pisa e a maggio.  Ieri Francesco Totti ne ha fatto uno simile: attraverso il Corsport ha voluto far sapere a tutti che da qui alla fine del campionato la Roma è una, unita, forte in tutte le sue componenti, che non c’è spazio per nessuno che non abbia in testa solo una cosa: quella.

Bari, Perinetti: “Roma sei nel cuore, ma ti batto”

 Da Il Corriere dello Sport:

Giorgio Perinetti, un romano e ro­manista sulla strada dei giallorossi che por­ta allo scudetto.«Sono i percorsi professionali che creano queste situazioni. A me fa piacere che la Ro­ma lotti per lo scudetto e che sabato darà vi­ta a una bella sfida con la mia squadra. An­che il Bari merita di finire sotto i riflettori e può competere con la Roma».
Il Bari è gia salvo e vuole chiudere con onore il campionato.
«Noi abbiamo dato dimostrazione del no­stro modo di fare calcio già dalla prima gior­nata contro l’Inter. C’è sempre la ricerca da parte del Bari di un calcio propositivo. Dob­biamo finire come abbiamo cominciato, con la speranza di fare una grande prestazione».
Nella sua carriera di dirigente ha sempre cercato allenatori capaci di esprimere bel calcio.
«E’ il retaggio dell’amicizia con il grande Nils Liedholm, del quale sono stato compa­gno di viaggio per tanti anni. Mi ha trasmes­so la sua filosofia. Con lui ho cominciato a la­vorare nella Roma che finì terza nel 74-75. Da allora mi porto dietro il suo insegnamen­to, un allenatore deve costruire e non distrug­gere ».
Ha cominciato giovanissimo a fare il diri­gente, evidentemente non ha fatto molta strada da calciatore…
«Con la Roma ho avuto il primo contratto a 24 anni, ma da collaboratore sono entrato giovanissimo. Da calciatore… beh diciamo che ho fatto spesso il guardalinee, dicevano che ero bravo… Giocavo nei tornei Uisp o Csi, poi il primo incarico da dirigente nella Jaco­bini Sport.

Bari-Roma: 8 mila tifosi al San Nicola

 Da Il Corriere dello Sport:

Ottomila sono già sicuri di poter andare a sostenere la Roma contro il Bari. Per il momento è questo il numero di coloro che sabato mattina partiranno alla volta del capoluogo pugliese per cercare di spingere Ranieri e la squadra a compiere un altro passo fondamentale nella rincorsa scudetto.
Dopo i 5000 tagliandi venduti nella prima giornata di vendita, ieri c’è stata una leggera flessione della corsa al biglietto con circa 3000 tifosi che hanno speso i 25 euro necessari per assistere alla sfida del San Nicola. Non pochi considerando che ci sarà tempo fino a venerdì per comprare il biglietto e che la partita si giocherà alla vigilia di Pasqua.

Bari-Roma: con la mente al 17 giugno 2001

 Da Il Tempo:

Impossibile fare paragoni. Impossibile provare ad accostare la Roma dell’ultimo scudetto con quella attuale, non fosse altro perché quella il tricolore se lo cucì sul petto quel 17 giugno del 2001: fu il terzo della storia giallorossa. Questa invece, almeno per il momento, non ha ancora vinto nulla pur facendo registrare numeri record e una rimonta che ha dell’incredibile. Ma le assonanze ci sono, con Totti filo conduttore, un tridente che all’epoca segnò la svolta giallorossa e che adesso inizia a dare i suoi frutti anche alla gestione Ranieri. Capello lo usò a intermittenza fedele alla sua linea editoriale «primo non prenderle» e la cosa all’epoca fu anche focolaio di qualche polemica.

Julio Sergio: “Scudetto e rinnovo”

 Da Il Romanista:

Magari sarà solo un caso. Ma da quando Julio Sergio Bertagnoli si è ripreso i guanti di primo portiere, la Roma non ha più perso. Uno 0-0 al rientro con il Milan, un 3-3 a Livorno, i successi in casa per 4-2 sull’Udinese e per 2-1 sull’Inter, più il 2- 0 al Dall’Ara sul Bologna. Magari sarà un caso. O magari no. Perché, al di là delle parate, qui è una questione di fiducia. Quella che Julio infonde alla sua difesa.

Unicredit: Roma o Inter, è uguale. Profumo è nerazzurro

 Da Il Riformista:

La rimonta della Roma in campionato costituisce un doppio problema per Alessandro Profumo. Da un punto di vista strettamente calcistico l’amministratore delegato di Unicredit, interista sfegatato, come tutti i supporter nerazzurri è agitato per il timore di subire il sorpasso scudetto da parte della squadra guidata da Claudio Ranieri sul fotofinish. Sportivamente parlando la sua banca, che ha coniugato l’anima milanese del Credito Italiano con quella romana di Capitalia, si trova nella privilegiata consizione di chi è felice comunque vada.

Sacchi: “Scudetto? Dico Roma”

 Ecco l’articolo di Arrigo Sacchi su La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan e della Nazionale fa il punto sulla lotta scudetto:

Si infiamma il campionato. Arde «er core de Roma» e si brucia l’Inter, mentre il Milan s’impantana con la Lazio. L’astinenza di risultati dei nerazzurri e la sconfitta rimediata a Roma sono segnali preoccupanti. Ora gli uomini di Mourinho hanno trovato dei rivali attendibili ed estremamente pericolosi.
Il Milan sembra chiamarsi fuori da questa lotta che potrebbe portare ad esiti insospettabili. I nerazzurri stanno accusando l’usura di chi è sempre primo e in lotta contro tutto e tutti. Ma la causa principale di questo brusco rallentamento è nella Champions.

De Rossi: “Scudetto? La Roma ci crede”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Centro sportivo «Fulvio Bernardini», interno giorno. Gian Paolo Montali si avvicina a De Rossi e gli dice: «Daniele, mi dispiace, ma lo sai anche tu ciò che devo dirti, vero?». Il ragazzo allarga subito le braccia e dice: «Direttore, so tutto. La multa me la merito». La Roma aveva appena pareggiato a Livorno e, causa squalifica in arrivo, avrebbe dovuto giocare la difficile partita interna contro l’Udinese senza De Rossi e Pizarro, ammoniti stupidamente per proteste. Male regole valgono per tutti, soprattutto quando c’è un sogno da coltivare, così Daniele ha pagato ed è tornato a volare alto.

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