Dal Corriere dello Sport:
Dodici cessioni per costruirsi un budget. Burdisso a parte, il mercato prossimo di Daniele Pradè deve prevedere per forza la partenza di un buon numero di giocatori da Trigoria. Nella lista ci sono tre brasiliani (Julio Baptista, Cicinho e Doni), un francese (Faty), un ghanese (Barusso), un portoghese (Antunes), quattro italiani (Andreolli, Guberti, Motta, Loria, Cerci che non vuole rinnovare il contratto in scadenza tra dodici mesi), più la variabile Matteo Brighi, dichiarato più o meno ufficialmente incedibile dalla società giallorossa, ma che potrebbe invece partire se a Trigoria dovesse arrivare un’offerta ritenuta importante (cinque-sei milioni). Tutto sarà meno che semplice venderli, se non altro per una questione di stipendi che, sommati, alla Roma costano quasi quindici milioni di euro lordi a stagione. Baptista e Cicinho hanno altri due anni, Doni tre, il totale fa circa trentatrè milioni, una tombola. Risparmiarla, per la Roma, vorrebbe dire molto.
Dal Romanista:
Dal Messaggero:
Dalla Gazzetta dello Sport:
Da Tuttosport:
Dal Corriere della Sera:
Da Ansa:
Anche sulle pagine sportive de Il Tempo, la situazione di mercato della Roma viene presentata in maniera poco felice. Stando alle analisi del quotidiano, infatti, tutto è fermo almeno fino alla cessione di Alexander Doni, Julio Baptista e Cicinho. I tre brasiliani che i giallorossi stanno provando a piazzare da parecchi mesi. Ma nessuno pare ingolosito a tal punto da spenderci qualche milione di euro. Testuale:
Il rientro alla base di Aleandro Rosi è imminente: l’ex senese, infatti, dopo il triennio di esperienze accumulate tra Verona, Livorno e Siena torna a Roma. E, nelle parole rilasciate a Il Corriere dello Sport, è evidente la voglia sfrenata di Rosi di riprendere da dove aveva lasciato: dalla sua Roma, dalla maglia giallorossa. Testuale: