Poco gioco, ma tre punti fondamentali

 Dal Messaggero:

Bisogna sapersi accontentare e guardare avanti senza fare troppo gli schizzinosi. Perché quel che resta della gara con il Bari non può essere comunque poco: i 3 punti, per il successo ritrovato della Roma che si piazza, con il Palermo, al quinto posto, in lista d’attesa per la zona Champions. In fin dei conti mancano ancora ventidue giornate. Non si sa se è un bene o un male, almeno prendendo atto dell’ennesima prestazione anonima e modesta del gruppo di Ranieri. Ma tutto resta ancora aperto, anche se non si può negare come la sfida di sabato sera contro il Milan capolista, lontano 10 punti, potrebbe diventare già decisiva per il futuro.

Roma-Bari: tutte le dichiarazioni dei protagonisti. Borriello: “Devo fare una risonanza”. Pradè: “Menez fa sognare”. Juan: “Ci stiamo riprendendo”. Ranieri: “Non c’è nessun caso Pizarro”. Sensi: “Menez è un campione, Adriano resterà qui”. Menez: “Mi sento molto bene in questa squadra”

Roma-Bari: tutte le dichiarazioni dei protagonisti:

 Ranieri a Sky Sport:
“Ci volevano i 3 punti. Siamo molto felici. Vediamo il bicchiere mezzo pieno, non abbiamo preso gol. Non riuscivamo a trovare Totti e Menez fra le linee. Trovare il varco giusto era difficile. Va bene così. Dobbiamo pressare molto davanti a noi. Attaccanti e centrocampisti devono fare la loro parte. Tutti gli ultimi fatti ci hanno irretito, ora bisogna pensare al futuro. Certo che ho nostalgia di Pizarro, ma tornerà, è stato influenzato 3 giorni. Non c’è nessun caso Pizarro. Quando starà bene giocherà. Voi di Sky cercate sempre la polemica. Parlate di calcio. Piano piano a Roma non vi vedrà più nessuno, io vi riferisco gli umori della città.”

Le pagelle di Roma-Bari: Juan toglie le castagne dal fuoco a Ranieri

 Le pagelle di Roma-Bari:

Lobont 6: La mira dei giocatori del Bari è difettosa, il rumeno passa un pomeriggio di assoluta tranquillità. Dal 1′ st Doni 6: I fischi con cui l’Olimpico lo accoglie sono ingenerosi. Gli attaccanti del Bari non mettono alla prova la sua forma. Nè il suo umore.
Cassetti 5,5: Il palo gli toglie la gioia del gol. Salva il risultato nel finale, ma subito dopo si macchia di un’ingenuità che potrebbe costare cara. Nel complesso fornisce una prova incolore. Nel secondo tempo non si sgancia mai.. Quando ha spazio per crossare sbaglia.
Mexes 6,5: Si aggiunge spesso ai centrocampisti in fase di impostazione. La sua deviazione è decisiva per il vantaggio giallorosso. Sta attraversando un buon periodo di forma, ma gennaio si avvicina e il francese sarà presto libero di accasarsi a parametro zero. Peccato.

L’avvocato Conte: “Ranieri – Sky? Domande provocatorie”

 L’avvocato della famiglia Sensi, Antonio Conte, alla notizia dell’acceso diverbio fra l’allenatore della Roma Claudio Ranieri e gli opinionisti Sky Mauro e Sconcerti, commenta così la vicenda: “Ho visto domande volutamente provocatorie. Non è piacevole ma non gli diamo importanza.” Poi prosegue sulla partita: “

Roma – Bari. Le probabili formazioni

 Roma – Bari: Le probabili formazioni. Formazione semi – obbligata per mister Ranieri che si ritrova ad aver a che fare con le assenze di De Rossi e Vucinic unitamente alla diffida di Nicolas Burdisso. Possibile quindi un ritorno di Pizzarro in qualità di regista affiancato da Taddei ed il jolly Simplicio. In ogni caso le candidature di Greco e Brighi per una maglia da titolare rimangono valide, molto dipenderà dallo stato di forma dei singoli. In attacco spazio a Menez, Totti e Borriello.

Roma (4-3-1-2): Lobont; Cassetti, Juan, Mexes, Castellini; Taddei, Pizarro, Simplicio; Menez, Totti, Borriello.
A disposizione: Doni, N. Burdisso, Rosi, Brighi, Okaka, Greco, Riise.
Allenatore: Ranieri.

Fascetti su Adriano: “E’ pachidermico e mi scuso con gli elefanti”

 Dal sito della Signora in Giallorosso:

Eugenio Fascetti, ex allenatore di Bari e Lazio, è intervenuto nella trasmissione “La Signora in Giallorosso” in onda su TeleRadioStereo 92.7
SCIOPERO CALCIATORI – “Ero d’accordo, i calciatori non sono tutti miliardari; a Bologna non prendono una lira. Facciamo meno demagogia, se parliamo di moralità vi riferisco lo stipendio che percepiscono certi cantanti. Rendiamo reale il mondo del calcio, perché alla gente non viene detto sempre tutto”.
STIPENDI NON PAGATI – “Bisognerebbe dire ai signori del calcio italiano di mollare gli ormeggi”.
ADRIANO – “E’ in uno stato pachidermico, chiedendo scusa agli elefanti.Mi sembra che non possa giocare ad alti livelli; è un grande talento che si è perso, anche per colpa sua”.

Roma-Bari, Menez ha voglia di fare gol

 Da La Gazzetta dello Sport:

Perciò, oggi contro il Bari, tre giocatori sono chiamati ad accendere la luce che solo i loro piedi possono far risplendere. I loro nomi sono persino ovvii: Totti, Pizarro e Menez.
Voglia d gol – In campionato, Menez con l´Olimpico si era lasciato bene il francese aveva segnato all´Udinese il gol che aveva «aperto» il match. Insomma, è vietato sbagliare, e per certi versi Menez sa di avere su di sé delle responsabilità da primo della classe. In fondo, a guardare bene, dalla trasferta di Basilea in poi Claudio Ranieri ha scelto di puntare sul modulo «a rombo» proprio per valorizzare al massimo il talento del francese. Nei ballottaggi offensivi degli ultimi tempi, infatti, ormai Jeremy è fuori. Totti, Borriello e Vucinic lottino pure per due posti, perché il francese il suo dietro le punte lo ha quasi sempre.

Ranieri – Pizarro: frattura insanabile?

 Stando a quanto si apprende dalle pagine de Il Corriere dello Sport, alla base del mancato utilizzo di David Pizarro ci sarebbe non solo l’infortunio che ha costretto il cileno ai box ma anche una frattura (insanabile) tra il Pek e Claudio Ranieri:

Pizarro o non Pizarro? Dubbio che da qualche tempo a questa par­te è improvissamente e sorpren­dentemente nato, cresciuto e matu­rato. E non solo per questione tecni­che.
CENTROCAMPO – Il fatto è che il giocatore e Ra­nieri hanno avuto una discussione piuttosto accesa dopo il derby. E la cosa pare proprio non sia finita lì. Tanto è vero che le voci di dentro di Trigoria, riferiscono di un cileno sull´orlo di una crisi di nervi, cosa che non può che sorprendere so­prattutto conoscendo i modi e le parole comunque tranquilli del giocatore. Segno evidente di una rottura che oggi come oggi pare in­sanabile.

Ranieri: “Chiudere il 2010 con una gioia ai tifosi”

 Da Il Romansita:

«Basta cali di concentrazione. È ora di dimostrare il nostro valore». Nella sala Champions di Trigoria, Claudio Ranieri è agguerrito. Alla vigilia dell´ultimo in contro casalingo del 2010, il mister giallorosso vuole salutare i suoi tifosi con una vittoria. Il resto conta relativamente. L´imperativo è uno solo: vincere. «E mandare la nostra gente a casa contenta». Per prima cosa, Ranieri avverte: «È necessario restare concentrati per 90 minuti. Perdiamo la serenità e le gare ci scappano di mano. Con quei quattro punti in più che avremmo dovuto avere, saremmo terzi e guarderemmo le cose in altro modo». In questo senso, anche il nervosismo mostrato a Palermo e Cluj potrebbe diventare positivo: «Il nervosismo nasce dal fatto che le nostre aspettative sono altissime, vogliamo fare di più e ci incavoliamo quando non ci riusciamo. Se trasformato in voglia e concentrazione, può essere positivo».
Nelle ultime tre gare il ko di Palermo e due pareggi con due rimonte. Cosa si è interrotto nella Roma?

Iorio, ex Roma-Bari: “Giallorossi favoriti ma attenzione…”

 L’intervista del doppio ex di Bari e Roma, Maurizio Iorio, concessa a Il Corriere dello Sport:

I problemi del Bari visti da uno dei protagonisti del passato. Ne par­liamo con Maurizio Iorio, due stagio­ni indimenticabili col Bari di Catuzzi all’inizio degli anni ottanta, prima di conquistare lo scudetto con la Roma di Liedholm e del divino Falcao. Una carriera da globetrotter del gol cam­biando undici squadre, ma il Bari gli è rimasto nel cuore. Apprezzato commen­tatore televisivo, oggi è opinionista di Sky. Bari ultimissimo, sempre più sul ciglio del baratro. «E’ una pugnalata al cuore, nel vero sen­so della parola. Sono seriamente preoccupato e dispiaciu­to. Questa è la pura e santa verità. La vedo dura, al di là di tutti gli episodi sfavorevoli, di tutti gli infortuni che hanno influito negativamente sulla squadra e sulla classifica».
La salvezza un miracolo?

Roma, Adriano cala il sipario: se ne va in Brasile

 Pare conclusa l’avventura di Adriano alla Roma: il brasiliano, infatti, pare sempre più convinto di voler lasciare la capitale e potrebbe anche non tornare dopo Natale. Rumors danno Gilmar Rinaldi in procinto di accasarlo in terra carioca. Da Il Corriere dello sport:

Perché stiamo parlando di Adriano. Il centravanti brasiliano ha deciso, tornerà a casa per ritrovare il sorriso e un pallone da prendere a calci. Un sorriso e un pallone che ha cominciato a capire di aver perso il trentuno agosto scorso, quando la Roma annunciò l´arrivo di Marco Borriello. Da allora ha cominciato a capire. Sempre di più. Fino a Cluj, mercoledì scorso. Quando, dopo aver giocato ottanta minuti, neppure male, a Verona contro il Chievo, è rimasto in panchina per tutta la partita, nonostan­te la qualificazione fosse ormai in cas­saforte e il tecnico avesse ancora un cambio a dispo­sizione.

Se Totti vede i Galletti, si scatena: dieci reti al Bari

 Nell’arco della carriera, i numeri dicono che Francesco Totti, contro il Bari, diventa un cecchino. Dieci reti in carriera finite nella porta dei Galletti e parecchia voglia di continuare a segnare. Da Il Romanista:

Otto gennaio 1995, quasi 16 anni fa. All´Olimpico c´è Roma-Bari, come oggi. Minuto 85, triangolo con Balbo, stop a seguire, tocco sotto, 2-0 e tutti a casa. Fu quello il primo gol di Francesco Totti all´avversaria contro la quale i giallorossi tenteranno di mettere alle spalle la tripla frenata con Palermo, Chievo e Cluj. Quello del ´95 fu un gol importante (il suo secondo in A), un gol alla Totti, l´esordio assoluto del suo pezzo forte: il cucchiaio. E da lì il capitano non si fermò praticamente più, perché ai galletti pugliesi ha segnato già dieci volte in carriera. Una squadra che gli porta fortuna, che lo ispira. L´anno successivo a quello ´scavetto´, infatti, Francesco concesse il bis. Anzi il tris, perché andò a bersaglio sia all´andata, sia al ritorno (gli unici due gol di quel campionato). Ma il bello doveva ancora arrivare, perché nella stagione 97-98 la Roma targata Zeman si impose al San Nicola per 3-1 e Totti in quella occasione segnò la sua prima doppietta. E che doppietta!

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