Vucinic, Pizarro e Doni: gli acquisti di febbraio

 Dal Corriere della Sera:

Ma chi l’ha detto che una squadra può rinforzarsi solo nelle classiche finestre di mercato? La Roma di Montella ha inaugurato una nuova moda, quella del «mercato di febbraio» . Un mercato che non richiede soldi, perché si basa sul recupero dei giocatori che sono già in rosa. I tre «nuovi acquisti» della Roma si chiamano Vucinic, Pizarro e Doni. Nell’economia della formazione giallorossa sono più importanti degli arrivi di Pazzini e Ranocchia nell’Inter o di Cassano e Van Bommel nel Milan. Montella è ripartito da loro, che erano finiti ai margini nella gestione Ranieri.

Genoa-Roma: oggi il provino per Vucinic

 Dal Romanista:

Julio Sergio è recuperato, Borriello ha superato i problemi di tendinite e Vucinic, sofferente per un lieve versamento al ginocchio, sosterrà stamattina un provino. Si può riassumere in queste tre situazioni la doppia sessione d’allenamento svolta ieri dalla Roma. A poche ore dal match col Genoa, però, impazza più che mai il toto-formazione. Ranieri dovrà fare i conti con l’emergenza in difesa, viste le squalifiche di Cassetti e Rosi.
Un contrattempo che imporrà al tecnico di schierare Burdisso sulla fascia destra, ruolo in cui ha giocato con una certa disinvoltura a dicembre col Milan e ad affidare il centro al duo Mexes-Juan. Sulla fascia sinistra, invece, si va verso un ballottaggio fra Riise e Castellini. Nella sgambata mattutina, l’allenatore di San Saba ha provato l’ex difensore del Parma, in quella pomeridiana ha consegnato la pettorina da titolare al norvegese.

La partita segreta di Vucinic

 Dal Romanista:

La cosa più bella non l´ha fatta in occasione del gol. No. L´ha fatta qualche minuto più tardi: punizione per la Juve dalla tre quarti, Del Piero si prepara a battere. Sistema il pallone con cura quasi maniacale. Mirko Vucinic è l´unico giallorosso oltre la linea di metà campo. Ha le mani sui fianchi, si gira. Poco distante da lui, sulla sua destra, Ranieri lo osserva. E´ un attimo. Vucinic inizia a correre, in una manciata di secondi si piazza davanti a Del Piero che calcia. Lui salta col tempo giusto, ribatte il pallone. Ranieri applaude.
Oltre che nel meraviglioso interno destro a giro che ha tolto le ragnatele dalla porta di Storari, la partita di Mirko Vucinic è tutta lì. Nel genio che prima porta in vantaggio la Roma con una rete da antologia e poi corre a coprire come l´ultimo dei gregari: «E´ così che lo vogliamo», assicurano da Trigoria il giorno dopo. E pensare che dopo i colpi ricevuti dai giocatori della Juventus (Felipe Melo su tutti), l´attaccante montenegrino non avrebbe dovuto giocare neanche il secondo tempo.

Felicità Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Come a Madrid. Cambiando l’ordine dei marcatori. Stavolta prima una perla di Vucinic, poi un’altra di Taddei, per la felicità del loro procuratore, Alessandro Lucci. Il risultato non cambia. Roma in trionfo. Perché inutile provare a smorzare gli entusiasmi, vincere qui, a Torino, in una sfida secca che vale una doppia semifinale di coppa Italia, di fronte ci sarà l’Inter il nemico di sempre di questi ultimi anni, contro la vecchia signora avversaria che più avversaria non c’è da trenta anni, per qualsiasi Roma e qualsiasi romanista, non può che essere una festa di quelle da ricordare. Come quella, spontanea e per questo bellissima, che hanno messo in piedi lì, a bordo campo, i non troppi tifosi giallorossi presenti, dopo che Taddei con quella girata di destro a rischio stiramento aveva chiuso gioco, partita, incontro, un abbraccio generale romanista che sarà difficile cancellare dalla memoria.

Taddei: “Sono gesti che provo in allenamento, ora pensiamo al campionato”

 Dal Romanista:

La Rai se l’è domandato a lungo, i romanisti pure. Ma quale è stato il gol più bello? La semirovesciata di Taddei o la conclusione a giro di Vucinic? Chi conosce bene Rodrigo e Mirko, sa che entrambi hanno questi colpi nel loro repertorio. Taddei beffa tutti. La difesa in linea della Juve, Storari che non s’aspetta una roba del genere, ma pure i tifosi della Roma, che invece s’aspettano (temono) una segnalazione per fuorigioco. Ma quale fuorigioco. De Rossi pare calibrare l’assist col goniometro, Rodrigo si coordina e la mette là dove nessuno ci pensa. Nessuno, tranne lui. Tranne Taddei, che dopo un gol del genere meriterebbe dalla Panini una figurina metà Parola, metà Messi. «Sono gesti – racconta il centrocampista – che provo in allenamento. Sono un giocatore che si impegna molto in allenamento per essere a disposizione. Oggi (ieri, ndr) sono stato anche fortunato. È stata una bella palla di Daniele e ho fatto un gran gol».

Vucinic tra scuse a Ranieri e sirene di mercato

 Da Repubblica.it:

Rabbia, delusione, amarezza. Il bagaglio di Vucinic di queste ore è pieno soprattutto di cattivi pensieri. Venerdì la lite con Ranieri: parole forti (eufemismo), uscita dal campo sbraitando prima del chiarimento a testa bassa di fine giornata. Ieri il secondo atto, con la reazione dopo il cambio con Borriello a dieci minuti dalla fine della partita: calcio alla borsa dell’acqua ignorando il tecnico a bordo campo. Poi, l’errore al momento di lasciare lo stadio scuro in volto, salendo sul pullman del Cesena. Una cosa è certa: dopo Totti, a Trigoria la “tristezza” si è fatta contagiosa. E anche Vucinic, adesso, accarezza l’idea di lasciare la Roma, oggi o a giugno.
Stamattina a Trigoria, prima dell’allenamento, i dirigenti romanisti hanno voluto parlare con il giocatore. Che, a mente fredda, ha riconosciuto di aver sbagliato nell’atteggiamento di protesta verso l’allenatore. Un gesto apprezzato dai vertici del club, ma che probabilmente non eviterà al giocatore la multa, quasi automatica in questi casi secondo il regolamento interno. Alla base del malessere dell’attaccante, un rapporto ormai logoro con l’ambiente e il tecnico.

Vucinic “Re” del girone di ritorno

 Da Lasignoraingiallorosso.it:

Mirko Vucinic ha una particolarità: segna di più nella seconda parte della stagione. Dall’annata del suo primo gol in serie A – 2003/04 a Lecce – ha timbrato il cartellino 30 volte nel girone d’andata (compresi i 6 gol di quest’anno) e 41 nel ritorno. L’ultimo esempio è rappresentato dalla scorsa stagione, quando Vucinic realizzò 11 reti sulle 14 totali in campionato dalla 20ª giornata in poi, trascinando la Roma nella rimonta miracolosa sull’Inter. Dai numeri di questa stagione emerge un’altro dato particolare: il “Principe di Niksic” ha una media gol migliore di Borriello, capocannoniere della Roma in campionato con nove reti. Mentre l’ex milanista ha fatto centro una volta ogni 164 minuti (compresa la prima giornata giocata con la maglia del Milan), Vucinic ha segnato una rete ogni 117 minuti. Non solo. Cinque  gol  li ha firmati nell’ultimo quarto d’ora delle partite: il gol-vittoria con l’Inter, il rigore della sicurezza nel derby, il sigillo con il Lecce e la doppietta al Catania.

Vucinic s’è svegliato. La ritrova il suo genio

 Da Il Messaggero:

Sarà scostante, sarà umorale, in questo periodo sarà pure poco gratificato, ma quando c’è e gli va, si fa sentire. Mirko Vucinic sta dando cenni di risveglio, quello vero.
Quel risveglio che gli consente di spaccare in due la partita, di accelerare quando gli altri stanno cedendo. L’inizio stagione è stato così e così, il resto è tutto da vedere. I segnali sono buoni. E domani a Genova sarà titolare. Dalla Supercoppa italiana (agosto) si è visto che quel Vucinic non era il Vucinic della stagione precedente. Per tanti si era montato la testa, voleva un ritocco del contratto, ma non è mai arrivato. 

Vucinic devastante

 Dal Corriere dello Sport:

Alzati, entra, segna, vinciamo. Più o meno è andata così con Mirko Vucinic. Ottanta minuti in panchina con la faccia di chi fa fatica a capire le logiche del turnover che poi, se uno si va a rivedere i tabellini, tutto è meno che turnover totale. Poi,alzati, entra, segna, vinciamo. Dieci minuti più recupero, un destro, un sinistro, tanti saluti al Catania, non dimenticando, comunque, che quel destro è arrivato partendo da una posizione di fuorigioco, roba di centimetri, comunque fuorigioco per il terzo gol che ha regalato un sogno al popolo romanista, festeggiato una nuova esultanza, la stessa di un wrestler, John Cena, decisa per onorare la scommessa con un’amica. Quarta e quinta rete per il montenegrino in campionato.

Rimonta Roma

 Dal Corriere dello Sport:

C’è tutta la Roma, in questa vittoria. C’è tutta, con i suoi pregi, che non sono pochi, e con i difetti, che non sono così marginali. Dopo due minuti si è trovata in vantaggio, come dire che il presunto bunker di Giampaolo è saltato subito, senza avere nemmeno il tempo di sistemarsi. Ci ha pensato il solito Borriello, con un tap- in sporco, ma micidiale. Tutto facile, allora? E invece fatto il gol, la Roma si è spenta, afflosciata. Con un centrocampo asfittico, Totti fermo e triste, quasi ai margini della partita, e una difesa da brividi, sopratutto in Juan. Insomma, è salito in cattedra il Catania, che ha ribaltato tutto, giocando un gran primo tempo. Un primo tempo perfetto, quanto scellerato e confuso quello della Roma. Una partita facile per la Roma, è diventata quasi impossibile, con il Catania padrone.

Vucinic, altro stop

 Mirko Vucinic ancora ko: il momntenegrino neppure convocato per la sfida tra Roma e Bari. Da Il Romanista:

Non è la prima volta che Mirko Vucinic dice stop nell´immediata vigilia di una partita. Senza andare troppo in là con la memoria, basta tornare indietro di un paio di settimane quando, poche ore prima della partenza per Palermo, il montenegrino fu costretto a rinunciare a causa di un piccolo problema alla caviglia. Salvo poi essere immediatamente disponibile sei giorni dopo per Chievo- Roma dove, su un campo pesantissimo, è stato schierato dal primo minuto. Oppure ad ottobre, alla vigilia, della gara col Basilea quando, a sorpresa, fu escluso dalla lista dei convocati pur essendosi allenato con il gruppo, dopo l´infortunio muscolare rimediato in Nazionale, e provato al fianco di Borriello e Totti in quella che poteva essere la formazione titolare, rimanendo addirittura in campo anche di più rispetto ai compagni. Un caso?

Vucinic verso l’addio a gennaio?

 Da Repubblica.it:

Solo, dimenticato, immalinconito: strano momento quello di Mirko Vucinic. Tra i volti della notte di Cluj, divisi tra qualche sorriso, molto nervosismo e lo sguardo furibondo di Burdisso dopo la lite con Totti, si nascondeva anche il suo: sguardo basso, delusione evidente e nessun tentativo di provare a nasconderla. Novanta minuti a Verona con una Roma imbottita di seconde linee (a cominciare da Adriano, suo partner offensivo) e neanche uno a Cluj, per una partita utile solo alla qualificazione, già ampiamente decisa nel primo tempo, nonostante i problemi fisici di Borriello (dolore alla spalla che gli impediva di saltare e muoversi liberamente) e la prova opaca di Totti.

Sirene inglesi per Vucinic

 Da Leggo:

Il ballottaggio a quattro che coinvolge l´attacco giallorosso dovrebbe punire ancora una volta Vucinic, avviato alla terza esclusione nelle ultime quattro gare di campionato.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.