Totti e Ranieri, resteranno solo scelte tecniche?

 La quarta sostituzione subita da Francesco Totti dall’inizio della stagione (sei in tutto il passato campionato) contribuisce ad alimentare il malcontento del capitano e potrebbe anche incidere in maniera negativa nel suo rapporto con Claudio Ranieri. Da Il Romanista:

‘Non sto male. È stata una scelta tecnica’. Non è una dichiarazione, è un sibilo. Totti lo emana mentre sta per salire sul pullman. Non dice altro. Non può, c´è il silenzio stampa. Ma i lineamenti del volto tradiscono una tensione che lo lacera. Ranieri lo ha sostituito per la terza volta in campionato. La quarta in stagione, contando la trasferta di Champions a Monaco di Baviera.

Totti e Ranieri, un patto per la Roma

 Il Tempo:

A siglarlo col sangue romano che gli scorre nelle vene i due protagonisti in assoluto: Ranieri e Totti. Proprio il capitano che qualcuno aveva indicato come l’«anima nera» contro il tecnico nel momento più acuto della crisi, è stato invece quello che più si è schierato dalla sua parte nel faccia a faccia post-Basilea.

Ranieri e Totti i mali della Roma?

 Dall’Ansa:

E ora Ranieri è definitivamente sotto accusa. Stando a quanto racconta il tam tam delle radio romane il tecnico è il maggior colpevole della crisi della Roma aggravata dalla sconfitta di ieri a Napoli. Scelte sbagliate, Totti sostituito con il Cagliari (dopo l’espulsione di Burdisso), quando invece era meglio lasciarlo in campo e invece rimasto ieri fino al 90′ in una giornata nera per il capitano. In molti non capiscono cosa stia succedendo al tecnico e qualcuno se la comincia a prendere anche proprio con il numero 10. Perchè non accetta le sostituzioni e così ‘costringè con la sua personalità a spingere Ranieri a cambiare altri. Come Borriello ieri, l’unico in forma.

Roma, Ranieri: “Totti non mi condiziona”

 Da La Repubblica:

Cinque punti in sei partite: ora la classifica spaventa, dopo il naufragio di Napoli. Nessun dirigente questa volta parla, la Roma preferisce metabolizzare sconfitta e responsabilità in silenzio. La società affronterà poi Ranieri a mente fredda, in un inevitabile confronto. Il tecnico per ora non rischia la panchina, ma alcune sue scelte fanno discutere dentro lo spogliatoio e in società. La gestione degli attaccanti è il primo punto che spiazza, su tutti, Rosella Sensi e il suo entourage: l´allenatore è condizionato nel sostituire Totti?

Roma, comanda Ranieri

Da Libero:

Che bello Totti, che bravo Totti, che forte Totti. Forse però lo metto in panchina. Se non sapessimo che Claudio Ranieri ama fare pretattica, bisognerebbe chiamare la neuro. Alla vigilia della trasferta di Napoli, l’allenatore della Roma prova a chiudere tutte le discussioni sui suoi possibili attriti con il capitano giallorosso, spendendosi in lodi sperticate per il Pupone. «Totti è Totti, è il più grande giocatore italiano e il nostro capitano, noi ce lo teniamo stretto. Lui viene prima di tutto il resto», afferma sicuro Ranieri, «le sue condizioni fisiche sono straordinarie. Ha fatto tutta la preparazione e sta in un momento d’oro. Gli manca il gol, ma corre tantissimo, sembra un ragazzino pieno d’entusiasmo. Secondo i dati della Uefa sulla partita con il Cluj, è al terzo posto per chilometri corsi». Il mister testaccino rivela il suo cuore giallorosso, quello da tifoso vero che viene prima di quello dell’allenatore. Totti è Totti, beato chi c’ha France’ e avanti così. La sbandata di sor Claudio, però, dura solo un attimo, prima che mister Ranieri rientri nei suoi panni di allenatore in risalita, ma ancora sotto esame nonostante le vittorie contro la capolista Inter e i romeni del Cluj in Champions League. «Totti giocherà domani? Non lo so, devo ancora decidere», spara a sorpresa il tecnico romano, «se una partita lo richiede, lo metto o non lo metto, o lo tolgo. Sono cose che fanno parte di una strategia tattica di un allenatore che prende delle decisioni».

“Francesco Totti. Poi tutto il resto”

Da Il Messaggero:

Ancora il San Paolo, con i suoi spifferi marini e i suoi mille suoni, sarà tappa cruciale per il futuro della Roma. E’ successo spesso, ultimamente. E in passato: nel giugno 2001, penultima puntata, proprio dal Golfo avvistò il terzo scudetto. Stavolta il viaggio a Napoli arriva presto, ma la scadenza in calendario può già certificare le ambizioni dei giallorossi, dopo sei giornate del torneo, colpa della partenza disastrosa e della classifica angosciante. L’obiettivo è dar continuità ai risultati ottenuti di fila contro l’Inter e il Cluj, le uniche vittorie stagionali su sette impegni ufficiali. Se la Roma vuole risalire e tornare in corsa, dovrà accelerare qui, dove il Napoli cerca il primo successo casalingo in campionato, l’ultimo il 9 maggio, doppietta di Quagliarella che oggi veste alla juventina.

Ranieri – Totti: è nato un caso?

 Da Il Corriere della Sera:

Trentesimo minuto del secondo tempo: si alza il tabellone luminoso. Entra Mirko Vucinic, esce Francesco Totti. Il solito brusio camuffato da applausi e gli sguardi dei quarantamila spettatori dell’Olimpico puntati sul capitano, quasi aspettando una reazione stizzita. Puntuale, è arrivata. Alla festa finale mancava l’invitato più atteso, perché il capitano ha imboccato direttamente la via degli spogliatoio. Ha parlottato con il suo ex compagno Chivu, il saluto stentato a un paio di compagni e se n’è andato. Senza seguire gli ultimi palpitanti sviluppi della gara in panchina.

Ranieri: “Non accetto le illazioni: la Roma ha le palle”

 Da Il Corriere della Sera:

Mancava solo Strunz, il centrocampista del Bayern Monaco che fu al centro della sfuriata di Giovanni Trapattoni, che divenne anche una canzone rap che spopolò in Germania. Gli strunz, per Claudio Ranieri, sono semmai i soliti cattivissimi giornalisti che — dopo l’1-5 di Cagliari, lo 0-2 di Monaco di Baviera e lo sfogo di Totti sul catenaccio esportato in Champions League — hanno criticato il gioco della squadra e dubitato che nello spogliatoio di Trigoria siano tutte rose e fiori. Ranieri, che l’anno scorso ha guidato la Roma a uno straordinario secondo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia, ma che quest’anno non ha ancora vinto una partita, ha trasformato la prevista conferenza stampa in un monologo di 6’56″ che non prevedeva domande e risposte. La partenza è un’ammissione: «I risultati non vanno bene, non stiamo giocando bene. A Monaco volevamo fare di più, ma non è questione di giocare in difesa o in attacco. Volevamo giocare per vincere, come abbiamo sempre fatto, ma non ci siamo riusciti. Siamo andati a Cagliari, abbiamo perso a Cagliari.

Totti sta con Ranieri

 Il Messaggero:

Un passo indietro, per confermare comunque tutto. Per il bene della Roma. Dopo il colloquio di giovedì con Ranieri e quindi dopo le sue dichiarazioni nel post-partitaccia di Monaco di Baviera, ieri Francesco Totti ha deciso di spegnere ogni polemica, andando perfino oltre il silenzio stampa imposto dalla società. Un chiarimento al popolo, un modo per fare gruppo. Per andare oltre le incomprensioni dialettiche che fanno male, ma se si sanno leggere, possono anche dare quella sterzata che serve. Da capitano. E da tifoso della Roma.

Totti contro Ranieri

 Dalla Repubblica:

Soffia vento di bufera sulla Roma. Dopo la sconfitta dell’Allianz Arena contro il Bayern, la seconda consecutiva, terza in quattro gare ufficiali, la delusione della squadra assume il volto contrito di Francesco Totti. Espressione cupa, ieri notte, al momento di lasciare gli spogliatoi dell’impianto di Monaco, e poca voglia di fermarsi con cronisti e fotografi. Ma è bastato un piccolo input per generare una slavina che segna i primi dubbi sull’armonia all’interno della squadra. Intanto la società ordina il silenzio stampa.

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