Lazio-Inter, tifosi Roma: “Non vogliamo nessun regalo”

 Da Il Corriere della Sera:

Scioccata dall’uno-due di Pazzini, la gente giallorossa prova faticosamente a voltar pagina. Il k.o. subito con la Sampdoria ha lasciato solchi profondi di delusione e amarezza, aspettando un finale che per tanti appare già segnato. La Roma è alle prese con l’elaborazione del suo lutto sportivo, anche se, per lo scudetto, resta una flebile speranza. Luca Toni, ad esempio, pensa alla prossima giornata ma non s’illude: «È stato un brutto risveglio. Ora siamo costretti a rincorrere, l’Inter ha un calendario più facile. Spero che la Lazio giochi al massimo e non posso pensare che esista una combine. Vorrebbe dire che il calcio è finito».

Quando Ago disse: “Esistono i tifosi di calcio e poi esistono i tifosi della Roma”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se il cuore di Dio è giallorosso – è la conclusione cui arrivò Toninho Cerezo guardando la Sud e cogliendo la portata religiosa del romanismo -, non c’è ragione di tanto accanimento. Perché soffrire così? Quali altre colpe dovranno espiare i romanisti prima di vivere in pace? Quanti altri attimi sfuggiranno? Forse il peccato originale da scontare, probabilmente per l’eternità, è il fatto stesso di aver scelto la Roma e di essersene innamorati. Il romanista lo sa e ne fa motivo d’orgoglio, un aspetto della propria «diversità».
Lo disse anche Ago. «Esistono i tifosi di calcio e poi esistono i tifosi della Roma». Lo dicevano in tanti, domenica, uscendo dallo stadio, come se non si fossero aspettati altro.

Roma a Parma, i tifosi: “In 2500, fino alla fine”

 Esodo in massa per la trasferta di Parma, dove la Roma giocherà la terzultima di campionato. Tifosi in ressa davanti ai botteghini fin dalla mattina del dopo Samp: la città non vuole arrendersi e decide di sostenere la squadra fino alla fine. “Ci abbiamo creduto insieme, con costanza e sacrifici. Ora, c’è solo spazio per la gratitudine“: riassunto a grandi linee, il pensiero della tifoseria capitolina è proprio questo. Trapela dall’immediato dopo gara della sfida contro i blucerchiati, con la Sud rimasta a lungo a cantare e sventolare bandiere, e lo si evince dalle file che – fin dalla mattinata – si sono formate in prossimità dei punti vendita dei biglietti.

Roma-Atalanta, ore 14.10: la descrizione di un attimo

 Le convinzioni che cambiano. Il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome. La voglia matta di far dichiarare sold out i biglietti disponibili per la gara dell’Olimpico. Un’ora con le palpitazioni che crescono in maniera proporzionale al passare dei secondi. Tic tac. Il cuore batte all’unisono con quello di Francesco Totti e Daniele De Rossi, il coraggio cresce in maniera similare all’appetito di Claudio Ranieri. Volo con l’immaginazione a immaginare gli amici con cui ho diviso le emozioni di un campionato matto. Bello. Pazzo come certi personaggi che seguono un filo conduttore proprio: non comprenderli non significa affatto che non vi sia significato in ciò che succede. Che viene detto. Così: Simone me l’immagino che per una volta, mentre scrive, le mani gli sudino fredde. Marco penso che possa rischiare il ricovero, da qui alla fine della gara. Il muscolo pulsante ritma una musichetta che riporta alla memoria quella del cuore del Capitano. Poi, a un certo punto, accadrà solo che le mie pulsioni dipenderanno evidentemente dalle gesta del numero 10. E di tutti gli altri giallorossi. Viverlo in maniera esclusiva, un istante simile, e avere paura di viverlo. Soffrire e stare bene per quella speciale condizione che a vote ti regala la sofferenza quando diventa inevitabile per trasformare il sogno in realtà. Gesti istintivi, irrazionali. Agitazione, nervosismo, passione viscerale. Mi alzo e mi risiedo. Poi mi rialzo perchè non ce la faccio a stare fermo. Sentirli qui a un passo, tutti i tifosi della Roma in crisi di panico. Come me. Sono un’enormità. All’Olimpico, a Roma, in Italia, all’estero.

Rizzitelli: “Il popolo romanista è una garanzia. Da sempre”

 Da Il Romanista:

«Ai tempi in cui giocavo io, la gente riempiva gli spalti anche quando la squadra andava male». Si lascia andare ai ricordi, Ruggiero Rizzitelli, che sa bene come in tanti, oggi, preferiscano la televisione. «Ma allo stadio – aggiunge – la partita è tutta un’altra cosa. So che anche Francesco Totti ha detto di aspettarsi tantissima gente, ma io penso che, in occasioni come queste, per il popolo romanista ci vorrebbero addirittura più stadi. Siamo al rush finale, la gente è da tempo vicina alla squadra e, ora che ci si gioca il tutto per tutto, lo sarà ancora di più. So che saranno in tanti. Meglio, saremo in tanti. Perché, ogni volta che posso, faccio il possibile per seguire la squadra ».
A Bari, c’eri comunque tu in veste di commentatore televisivo.
«Ti correggo: c’eravamo. In tredicimila! E’ vero. E all’inizio me le facevano fare anche più spesso le partite della Roma. Poi, han detto che ero troppo di parte. E allora, oggi mi capita di seguirla sempre meno per lavoro».
Anche a Madrid c’eri.
«Credo che il tifoso debba stare in mezzo ai tifosi. Chi va in tribuna, spesso non paga nemmeno. E quasi sempre è colui che critica. Chi paga il biglietto, invece, è uno che ama la squadra. E la sostiene, sempre e comunque».
Ti è mai capitato di vedere la partita dalla curva?

Bari-Roma: info per chi parte

 Bari-Roma è anche un forte spiegamento di forze dell’ordine, impegnate in numero massiccio ad assicurare la quiete pubblica. Di seguito, una serie di informazioni utili soprattutto per i giallorossi in partenza con direzione Bari. Da Puglialive.net:

In occasione dell’incontro di calcio Bari – Roma, che si disputerà allo stadio San Nicola sabato 3 aprile, con inizio alle 15.00, è prevista una affluenza straordinaria di automobili di tifosi provenienti da Roma, a causa della chiusura della linea ferroviaria. Per ridurre rischi e disagi alla circolazione, l’Amministrazione Comunale di Bari invita i baresi a utilizzare i mezzi pubblici per recarsi allo stadio. “A causa dell’interruzione della linea ferroviaria Roma-Bari – dichiara l’assessore alla Mobilità Antonio Decaro – migliaia di tifosi romanisti raggiungeranno lo stadio San Nicola in auto o in autobus. Per questa ragione il Comitato per l’ordine pubblico ha deciso di riservare al pubblico in trasferta tutto il “parcheggio ospiti” (lato Sud, il primo indicato per chi arriva dall’autostrada A14), area abitualmente condivisa tra le tifoserie.

Avv. Conte: “Bari-Roma, festa del tifo. Siate responsabili”

 Bari-Roma per l’avvocato Antonio Conte è stato un momento di enorme senso pratico da parte del Casms che ha consentito ai tifosi giallorossi di poter seguire in massa la squadra nel capoluogo pugliese. Ecco le parole di Conte a Centro Suono Sport:
CASMS.Segnale importante e di grande apertura. Dopo la vittoria di sabato contro l’Inter, la società e la Dottoressa Sensi hanno chiesto alle istituzioni che non fosse privato ai tifosi di seguire la propria squadra in un momento così delicato. L’osservatorio delle manifestazioni sportive ha dimostrato disponibilità e senso pratico, consentendo che non ci fossero restrizioni. I tifosi hanno un senso di responsabilità, sarà una grande festa di pubblico come sabato scorso, confidiamo che sia una trasferta dove i tifosi possano manifestare il loro tifo in maniera civile.

Bari-Roma: invasione giallorossa come nel 2001

 Da Il Tempo:

Segni del destino. Il palo di Milito al 95’ e la trasferta di Bari che riporta alla mente l’invasione romanista del 2001 al San Nicola. Era il 20 maggio, la Roma due giornate prima aveva rimontato la Juventus a Torino e viaggiava a vele spiegate verso il suo terzo scudetto: sugli spalti dello stadio pugliese c’erano quasi 30mila tifosi giallorossi sui 33mila paganti.
La storia si ripete. Oltre diecimila i romanisti pronti a partire dalla Capitale sabato prossimo verso Bari, complice la Pasqua alle porte e un entusiasmo alle stelle dopo la notte magica dell’Olimpico.

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