Rimonte e cali fisici: Montella non guarisce la Roma

 Roma, rimonte e guai fisici. Montella non guarisce la squadra giallorossa. Dall’Ansa:

Continuando a giocare così il quarto posto resterà un miraggio. È questa l’unica certezza in casa della Roma dopo il pareggio interno col Parma. Anzi, no. L’altro punto fermo riguarda il futuro di Adriano: l’Imperatore non vestirà più i colori giallorossi e dovrà cercare un altro club, magari in Brasile, pronto a dargli la stessa fiducia ricevuta, e puntualmente disattesa, dalla Città Eterna. Città che, dopo il 2-2 dell’Olimpico, si è risvegliata più delusa che arrabbiata. I tifosi, infatti, dopo le dimissioni rassegnate da Ranieri, si attendevano una reazione da parte di Totti e compagni, un moto d’orgoglio per risalire la china e puntare dritti alla conquista dell’ultimo pass utile che vale l’accesso alla prossima Champions League.

Roma a secco: niente gol dopo 20 partite

 Da Il Romanista:

Prima della disfatta di ieri sera l´attacco della Roma segnava da 20 partite ufficiali consecutive tra campionato, Champions e Coppa Italia. L´ultima volta che era rimasto a secco risaliva allo 0-0 di Parma dello scorso 24 ottobre. Da quel giorno la Roma era andata in gol per 15 partite consecutive in campionato (finora nessun altra squadra ha fatto meglio) più 3 in Champions e 2 in Coppa Italia per un totale di 39 reti, di cui 28 in A, 7 in Europa e 4 nella seconda manifestazione nazionale.
Contro il Napoli la poderosa macchina da gol di Ranieri ha avuto una sola vera occasione da rete, quella creata da Vucinic nel primo tempo poi finita tra le braccia di De Sanctis. Basta.

Statistiche Roma: meglio dello scorso anno

 Dal Romanista:

A quota 38 in classifica alla 21esima giornata di campionato. E’ il bottino della Roma fino a questo punto. Tanti? Pochi? Il dato certo, e risaputo, è che i giallorossi hanno fin qui collezionato gli stessi punti della passata stagione. Ma dire che la Roma sta andando come nel campionato 2009-2010 sarebbe poco corretto, perché la formazione di Claudio Ranieri sta facendo anche meglio. E non unicamente perché il distacco dalla vetta è di soli 6 punti rispetto agli 11 di dodici mesi fa. No, la squadra di oggi tiene più palla, tira di più ed è più pericolosa di quella che ha sfiorato lo scudetto lo scorso maggio. A dirlo sono i dati raccolti e pubblicati sul proprio sito dalla Lega di Serie A.

Roma, subita la sesta rimonta

 Da Il Romanista:

Rimonte effettuate e subite. L´anno scorso erano più le prime delle seconde e la Roma diventò famosa per il suo carattere indomito che la portava a lottare fino all´ultimo secondo dei minuti di recupero. Quest´anno, invece, sono di più le seconde e la squadra di Ranieri sta diventando quella dei Babbi Natale, anche se con Aldo, Giovanni e Giacomo ha poco a che fare. Tutte le sei rimonte subite finora in gare ufficiali, infatti, sono arrivate da regali effettuati dai giallorossi agli avversari. Anche lontano dalle feste di Natale, visto che questa storia tragicomica dei punti persi cominciò ad agosto, in Supercoppa, quando Vucinic dette il via alla rimonta dell´Inter dopo il momentaneo 1-0 di Riise. Finì 3-1 per i milanesi (con un altro regalo, stavolta di Lobont, in occasione del terzo gol) e il trofeo che restò a S.Siro. Poi arrivò il 2-2 all´Olimpico col Bologna, al termine di un match che la Roma ad un certo punto stava conducendo per 2-0.

Roma, all’Olimpico venti punti sui ventitrè totali

 E’ un dato di fatto: non ci fossero state le partite casalinghe, quest’anno, la Roma avrebbe davvero messo in mostra solo una marcia da retrocessione: tra le mura amiche dell’Olimpico, infatti, i giallorossi hanno collezionato 20 dei 23 punti totali conquistati. Da Il Tempo:

Chi si rivede. L’Olimpico, lo stadio dove la Roma ha costruito le sue (poche) fortune in questo avvio di stagione. Venti punti sui ventitre totali conquistati sono frutto delle partite casalinghe e oggi pomeriggio i giallorossi tornano sul campo amico dopo tre trasferte consecutive senza vittorie: per l’ultima dell’anno davanti al proprio pubblico arriva il Bari fanalino di coda e con dieci assenti, compresi gli ultimi forfait di Almiron e Alvarez. Ranieri, dopo aver processato la squadra negli ultimi giorni, prova a mostrarsi padrone della situazione nonostante le tensioni e i forfait: già fuori De Rossi, Julio Sergio e Perrotta, nell’allenamento di rifinitura ha perso Vucinic che avrebbe giocato titolare.

Trasferte Roma: numeri da retrocessione

 Da Il Messaggero:

Il rendimento in trasferta, con 15 gol subiti, resta da zona retrocessione. La Roma proprio a Verona conquistò l´ultimo successo esterno, nella giornata conclusiva del torneo scorso, il 16 maggio. Su un terreno orribile, 3 partite in 5 giorni sono troppe, conferma i limiti mostrati sin qui, per primo quello della preparazione atletica che non dà garanzie. L´azzardo di Ranieri è nella formazione di partenza. Fa una certa impressione vedere la panchina giallorossa con Lobont, Cicinho, Pizarro, Taddei, Menez, Totti e Borriello e i relativi stipendi dei sette calciatori per un totale, al lordo, di circa 35 milioni […] la sorpresa piacevole è Adriano, mentre l´elemento chiave diventa Simplicio che, riportato nel suo ruolo preferito, da trequartista, realizza una doppietta, la prima in giallorosso e la terza in serie A. In attacco, accanto a Vucinic, c´è Adriano per la prima volta titolare. Fin qui il brasiliano aveva giocato 135 minuti, solo 66 in campionato.

Roma, 17 punti nelle ultime 7 partite

 Da Il Tempo:

E sette! Si allunga la striscia positiva di una Roma tornata in corsa per il vertice di questo campionato anomalo che, tranne il miniallungo del Milan, deve trovare ancora una protagonista assoluta. Vista dopo gli anticipi di ieri la Roma disastrosa di avvio stagione sembra lontana anni luce (17 punti fatti nelle ultime sette partite di campionato) e la classifica giallorossa torna a far sorridere Ranieri che si ritrova terzo, in piena zona Champions scavalcando Napoli, Juve e Inter impegnate oggi. Il tecnico testaccino fa di necessità virtù, costretto a improvvisare un centrocampo inedito, mette insieme una Roma che esce a testa alta dallo scontro all´Olimpico con l´ottima Udinese di Guidolin: squadra ben messa in campo che gioca di prima e si chiude dietro velocemente.

Tre vittorie in otto giorni

 La Roma archivia la settimana appena trascorsa inanellando contro la Lazio la terza vittoria consecutiva (dopo Lecce e Basilea). Da La Repubblica:

Può bastare una partita a cancellare la crisi e a rilanciare sogni e ambizioni di una squadra? Può bastare, se la partita è il derby della capitale. La Roma è rinata, in una settimana Ranieri&co. sono passati dal letto della sala rianimazione alla corsa a ostacoli. Vittoria sofferta con il Lecce, successo strappato con il coltello tra i denti a Basilea mercoledì. Poi, il trionfo stracittadino, con cori, sfottò, e una certezza urlata da tutti: “Siamo tornati“.

Lazio – Roma: le statistiche

Dalla signoraingiallorosso.it:

A poco più di quarantotto ore dal fischio d’inizio di Lazio – Roma, la stra-cittadina più calda d’Italia e d’Europa, scattano i primi sfottò, e qualche tifoso inizia a “sparare” statistiche storiche per legittimare la superiorità dell’una o dell’altra squadra. Ecco qualche suggerimento per i tifosi della “magica”. Dal primo incontro fra le due compagine romane, datato 8 dicembre 1929, si sono disputate ben 150 sfide tra Campionato e Serie A: 60 vittorie per i giallorossi, 39 per i biancazzurri e  57 pareggi. I gol segnati dalla Roma sono stati 181 mentre 143 sono quelli messi a segno dai “cugini”.

Roma, statistiche all’8a giornata di serie A

Il primo punto in trasferta, dopo tre sconfitte, e la terza partita in cui la retroguardia giallorossa non prende gol. All’ottava giornata di campionato, la classifica della Roma è ancora critica (capitolini terzultimi con nove punti su 24 complessivi e appaiati a Brescia e Catania). Sette i gol fatti (peggio solo Udinese, Cesena e Parma con sei) e 12 subiti (meglio solo di Lecce e Bari, che ne hanno incassato 13). Ancora nessun rigore a favore a fronte dei due contro (entrambi trasformati in marcatura). Nel confronto con la stagione passata, la squadra di Claudio Ranieri, a parità di partite, ha due punti in meno.

Roma, mal di trasferta: zero punti

 Il ruolino di marcia della Roma nel corso delle gare di trasferta è pessimo: neanche un punto all’attivo, con evidente marcia da invertire al più presto. Da Il Tempo:

Zero sono i punti fatti dalla Roma in trasferta e sono pure le sconfitte in casa.  L’altalena giallorossa è una questione geografica. […] All’Olimpico la Roma continua a non convincere, ma almeno vince. O comunque non perde.

Ranieri, torna trascinatore di Roma

 Cinque punti in sei gare, lo direbbe ogni graduatoria, rappresentano una marcia da retrocessione. Cinque reti in sei partite è trama da terzo peggior attacco della stagione (dietro, solo il Cesena con 4 marcature all’attivo e l’Udinese, una in meno). Due dati, senza aver ancora toccato il fondo. Perchè tra i numeri si legge di peggio: le undici reti subite (la media di poco meno di due a partita) dicono che quella della Roma è la peggior difesa della serie A. Gli estremi capitolini sono quelli più perforabili nonostante capiti – come a Napoli – che siano anche i migliori in campo. Tre trasferte, tre sconfitte: solo l’Udinese, dietro di un punto, ha fatto peggio di Totti e compagni (quattro gare perse). Amaro primato – messo lì, a caso manco per niente – anche quello delle due espulsioni in sei partite (prima Burdisso poi Mexes): solo Fiorentina (che i suoi guai li ha) e Lecce pareggiano il record negativo. I cartellini gialli sono per ora quattordici: tre a testa per Cassetti e Perrotta, solo il Bologna ha saputo fare peggio incassandone quindici. De Rossi, Borriello (2), Vucinic (oltre all’autorete di Britos in Roma-Bologna): tre i giallorossi in gol, Francesco Totti non si è ancora sbloccato nonostante in parecchi concordino sul fatto che sembra Benjamin Button (nella passata stagione, a questo punto stava già in doppia cifra). A tutto ciò, si aggiunga pure il disastro dell’arbitro Russo che, al Rigamonti di Brescia, decretò il successo delle Rondinelle praticamente da solo. Sommando gli addendi, viene fuori che – dopo il capolavoro dello scorso anno – Claudio Ranieri è per la prima volta messo in discussione. Se non (ancora) dalla dirigenza, sicuramente da parte della piazza (e dello spogliatoio?).
Er core der Testaccio. Un gentiluomo di rara finezza. Di apprezzabile schiettezza. Un romano. Prestato al resto del pianeta per trent’anni. Con l’effetto inevitabile che altrove, Ranieri, lo ricordano con affetto e stima. Dici, vabbè: fosse il calcio a misura di buone maniere, avrebbe ragione lui. Invece, sulla bilancia ci finiscono poi solo successi e traguardi. I risultati. Allora te lo sfogli, il palmares: a Firenze, coppa Italia e Supercoppa italiana; a Valencia coppa di Spagna e Supercoppa europea. Miracoli a Cagliari (in due anni, dalla C alla A), quarto posto al Napoli (nei tempi in cui i partenopei guardavano in tv l’Europa degli altri), semifinale di Champions League e secondo posto in Premier con il Chelsea (non quello che suda milioni di Abramovich ma l’altro, attento ai conti, della gestione precedente), bene anche alla Juventus dei tempi da “crisi nera” (non vince nulla, ma si fa rimpiangere per tutta la passata stagione). Finchè, spalancato l’uscio di casa, Ranieri si trova a varcare i cancelli di Trigoria.