Diamoutene verso Roma-Bari: “Brighi e Vucinic gli amici, i tifosi giallorossi li porto nel cuore”

Souleymane Diamoutene, maliano classe 1983. Difensore arcigno a cui le stagioni passate in Italia (11 tra gli anni all’Udinese, alla Lucchese, al Lecce, alla Roma e al Bari) hanno regalato 197 presenze e sei reti all’attivo (tutte con la maglia del Lecce). Attualmente in quota ai Galletti, Diamoutene è uno degli ex giallorossi che si appresta a vivere la sfida di domenica in programma all’Olimpico con uno spirito particolare.
Quello di chi ha voglia di mettere in luce tutte le proprie qualità contro i compagni di una volta. Sempre che Giampiero Ventura decida di schierarlo da titolare: finora, infatti, il maliano non ha collezionato alcuna presenza nel corso della stagione 2009/10 e, con il Bari in assetto ottimale, rischia di partire nuovamente dalla panchina. Lo racconta con sincerità:

Totti, Menez, Mexes e Vucinic: in quattro per la rinascita

Stando al Corriere dello Sport – ma non facciamo fatica a condividere quanto affermato – la rinascita della Roma (chiamata a dare seguito ad un periodo di buona forma) potrebbe attribuirsi ad almeno quattro fattori che hanno, ciascuno di essi, un nome e un cognome: il recupero di Francesco Totti, la crescita di Jeremy Menez, il ritorno di Mirko Vucinic e Philippe Mexes ai livelli cui ci hanno abituati.
Ecco il brano testuale:

Spalletti sulla Roma: “Grande contro l’Inter. Champions? Non posso dirlo”

Luciano Spalletti, il cui futuro è un cantiere aperto – visto che l’ex tecnico giallorosso può contare su una offerta dello Zenit Sanpietroburgo e sulla eventualità di partire in pole position in caso di abbandono di Marcello Lippi della panchina della Nazionale italiana – torna a parlare di Roma in occasione di una riunione dell’Assoallenatori.
L’ex tecnico giallorosso dichiara tutta la propria vicinanza al club testaccino e mostra di aver gradito la prestazione di Mirko Vucinic e compagni nel corso del match di San Siro.
Testuale dal Corriere dello Sport:

Ranieri: “La mia ambizione è arrivare tra le prime quattro”

 «Mourinho è un bene per il calcio italiano. Anche se non siamo mai d’accordo davanti ai microfoni». Parola di Claudio Ranieri. “Noi cercavamo di giocare, l’Inter magari ha avuto una serata storta. Quando ripartivamo, i nostri avversari ricorrevano al fallo sistematico. Io ieri non ho detto niente sull’arbitro. Quando Mourinho ha detto che il signor Rocchi ha diretto male e ha spezzettato il gioco, mi è sembrato giusto mettere i puntini sulle “i”. In tv si è visto quante volte siamo stati falciati”, continua Ranieri a ‘La politica nel pallonè su GR Parlamento. Il tecnico giallorosso fa poi il punto della situazione dopo 2 mesi sulla panchina della Roma: “La mia ambizione è arrivare tra i primi 4. Non voglio illudere nessuno: cerchiamo di costruire questo sogno e alla fine vediamo.

Menez: “Il mio sogno è giocare con Totti e Vucinic per una Roma da Champions”

 Jeremy Menez, prima di imbarcarsi sul volo che da Malpensa ha riportato la squadra giallorossa a Roma, ha commentato la prestazione sua e della squadra, nella partita contro l’Inter: “Contro l’Inter abbiamo giocato proprio bene, a viso aperto e con la giusta personalità. Quella nerazzurra è un’ottima squadra ma la Roma vista a San Siro ha proposto un mix vincente fatto di grinta, tenacia e qualità. Giocando in questo modo, mantenendo certe caratteristiche, in poco tempo potremo toglierci molte soddisfazioni. E, soprattutto, potremo risalire tante posizioni arrivando pian piano in zona-Champions. Sono quelle le zone della classifica che ci competono. Dunque, tutto è possibile. Il mio ruolo? Non credo di essere un trequartista –afferma il francese a Romanews.eu- sono più adatto per giocare da seconda punta.

Inter-Roma, Faty e Okaka: giallorossi del presente (e del futuro)

Hanno calcato l’erba di San Siro nel corso di Inter-Roma, e forse nemmeno loro si aspettavano di giocare tanti minuti contro i nerazzurri. Va meglio a Ricardo Faty, che sostituisce già al 34′ della prima frazione di gioco Daniele De Rossi – a cui non resta che la corsa in ospedale – mentre Stefano Okaka entrerà dopo 23′ della ripresa al posto di Mirko Vucinic. Più di una testata in edicola oggi inquadra i due giovanissimi – Faty ha 23 anni, Okaka 20 anni appena compiuti – quali elementi imprescindibili della Roma di domani.
Il Corriere dello Sport:

Inter-Roma rassegna stampa

Un pareggio che sarebbe potuto essere qualcosa di più: la Roma esce indenne da San Siro, dove i giallorossi si sono resi protagonisti di una gara intensa e disciplinata, nel corso della quale hanno mancato – almeno in un paio di circostanze – occasioni nitide per arrotondare il punteggio.
Il vantaggio iniziale di Mirko Vucinic – al secondo gol consecutivo – fa dimenticare che il montenegrino aveva divorato una clamorosa palla gol qualche minuto prima poi la Roma si trova costretta a fare a meno di Daniele De Rossi – finito in ospedale per frattura allo zigomo – e solo nella ripresa cedono alla rete di Samuel Eto’o.
Per i giornali in edicola oggi, la prestazione dei capitolini è da mettere in cornice. La pensa così Il Corriere della Sera, su cui leggiamo:

Inter-Roma, Ranieri e Mourinho nascondono le carte

Per ora, il palcoscenico che introduce la dodicesima della Roma in campionato – con i giallorossi impegnati a San Siro contro l’Inter – se lo sono preso di diritto i due allenatori. Claudio Ranieri e Josè Mourinho. Prima, per scambiarsi stima reciproca; poi, per lanciare il guanto. L’uno all’altro. La Roma all’Inter, e viceversa.
Nel ritorno al Meazza del club capitolino – che conserva ancora le ferite inferte dalla sorte e dalla conduzione arbitrale poco felice di Rosetti nel corso di Milan-Roma – arriva per Capitan Futuro e compagni un gran bel banco di prova.

La Roma ritrova la fiducia per affrontare la corazzata Inter

 La Roma vince, ma non convince. Dopo la vittoria in campionato contro il Bologna, ieri gli uomini di Ranieri hanno superato anche il Fulham di Roy Hodgson. Il risultato è lo stesso (2-1) così come la dinamica (in rimonta). Ma questa volta al triplice fischio finale non sono piovuti fischi dalla Curva Sud (semi deserta) ma solo applausi. La Roma ha voglia di cambiare verso alla stagione, così come i tifosi. Okaka di testa ha spazzato via tutti i fischi e i versi razzisti che si portava dietro dalla sera del primo ottobre. Era il minuto 19 del primo tempo della gara di Europa League contro il Cska Sofia, Stefano Okaka segnò la seconda rete stagionale. Ma la felicità venne bruscamente frenata da alcuni tifosi che con uno stupido “buu”, bloccarono la gratificazione del giallorosso. A 35 giorni di distanza il numero 89 ha convertito le urla di disappunto in esultanza.

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