Diamoutene verso Roma-Bari: “Brighi e Vucinic gli amici, i tifosi giallorossi li porto nel cuore”

di Redazione Commenta


Souleymane Diamoutene, maliano classe 1983. Difensore arcigno a cui le stagioni passate in Italia (11 tra gli anni all’Udinese, alla Lucchese, al Lecce, alla Roma e al Bari) hanno regalato 197 presenze e sei reti all’attivo (tutte con la maglia del Lecce). Attualmente in quota ai Galletti, Diamoutene è uno degli ex giallorossi che si appresta a vivere la sfida di domenica in programma all’Olimpico con uno spirito particolare.
Quello di chi ha voglia di mettere in luce tutte le proprie qualità contro i compagni di una volta. Sempre che Giampiero Ventura decida di schierarlo da titolare: finora, infatti, il maliano non ha collezionato alcuna presenza nel corso della stagione 2009/10 e, con il Bari in assetto ottimale, rischia di partire nuovamente dalla panchina. Lo racconta con sincerità:


“Sono venuto in Puglia per giocare, ma al momento non ho trovato nessuno spazio. Non è facile stare fuori, ma devo ammettere con piacere che i miei compagni di reparto stanno facendo molto bene. Per migliorare la mia situazione, posso solo continuare ad allenarmi con serietà, sperando di sfruttare un’eventuale opportunità. Con Ventura mi sto trovando bene grazie ai suoi sistemi di allenamento: fisicamente sono in forma, mi manca solo il riscontro del campo. C’è serenità nel gruppo, anche tra chi ha avuto meno possibilità di mettersi in mostra”.
Il richiamo giallorosso gli suscita più di un ricordo e Diamoutene ha pronto un sogno da esaudire nell’immediato:
“Magari giocassi contro la Roma. Sarei felicissimo. Se il tecnico mi chiama, io mi faccio trovare pronto senza neppure esitare. A Roma sono stato poco tempo ma ho vissuto sei mesi spettacolari provando anche l’ebbrezza della Champions League. Ero molto affezionato alla tifoseria, di cui ho un ricordo ottimo. Tra i compagni ho legato soprattutto con Matteo Brighi e Mirko Vucinic. Ora penso solo a dare il mio contributo per il Bari. Sarà una sfida molto impegnativa. La Roma è una formazione temibile. Non dovremo concedere nulla agli attaccanti”.


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