Venditti: “Scudetto Roma? Non sogni, ma realtà”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Antonello Venditti, riecco la Roma che fa sognare. «Alt. Non parlo della Roma. Facciamo silenzio. Della Roma non parlo: silenzio stampa». Scaramanzia? «No. Spettatore: vedo, ma non parlo».
Ma allora parliamo del sogno, una costante del tifoso della Roma. «Nel calcio non si sogna più. Faccio mio lo slogan pubblicitario di Immobil Dream: non sogni, ma solide realtà».
E allora?
«Allora solide realtà. Riparliamone ad aprile».
Qual è la solida realtà attuale? «Il curvone di Ranieri. Sentito che cosa ha detto il mister? “Siamo a metà del curvone”. Bene, la penso come lui: vediamo che c’è sul rettilineo».
Le piace Ranieri? «Moltissimo. Ranieri è un inglese a Roma e spero che rimanga sempre su questi binari. È elegante, tranquillo, esperto e, detto alla romana, paraculo nel modo giusto. La gestione di Doni è stata una capolavoro. È riuscito a trattare con rispetto una questione delicata con giocatori, tifosi e Doni».

La rincorsa della Roma passa per Vucinic

 Da Il Corriere della Sera:

I numeri continuano a dire che, con Francesco Totti in campo, la Roma è più forte e più vincente: 33 punti nelle 15 presenze del capitano, con una media-gara di 2,2. I 188 gol segnati in 434 presenze in serie A rendono ridicolo (o, peggio ancora, in malafede) sostenere il contrario.   Però uno dei grandi meriti della gestione di Claudio Ranieri è avere plasmato un gruppo che – come ha scritto ieri Mario Sconcerti sul Corriere della Sera – considera «un privilegio quando (Totti; n.d.r.) gioca e non un’assenza quando manca».
La Roma senza il suo capitano ha fatto 17 punti in 7 giornate, con una media di 1,7 a gara. Di più: ha imparato a giocare senza di lui, pur tra tante difficoltà. Le prime tre gare senza Totti, arrivate dopo l’infortunio in RomaNapoli, sono state tre disfatte: 1-2 contro il Milan, 0-1 contro il Livorno, 1-2 contro l’Udinese. Sono le ultime tre sconfitte subite dai giallorossi in campionato: da lì in poi, dodici vittorie e tre pareggi.

Roma-Catania: Vucinic-Menez, si può

Roma-Catania potrebbe rappresentare l’ennesima occasione da cogliere per Jeremy Menez che pare giocarsi buone possibilità di partire dal 1′ affiancando Mirko Vucinic nell’attacco giallorosso. Da Il Romanista:

Senza lo squalificato Totti, che approfitterà del forzato turno di stop per migliorare la propria condizione in vista di Napoli, Ranieri sta pensando di modificare qualcosa nell’assetto offensivo da opporre al Catania. Punto fermo resta Mirko Vucinic, che giovedì ad Atene ha aggiunto un’altra perla alla sua collezione stagionale, salendo a quota nove gol: quattro in campionato, tre in Europa League e altri due in Coppa Italia. Ieri ha lavorato per precauzione, la sua presenza alle 15 di oggi all’Olimpico non è a rischio. C’è al contrario un po’ d’incertezza a riguardo di chi sarà il suo partner in attacco. Julio Baptista contro il Panathinaikos non ha brillato.

Vucinic, il castiga-Catania

Il più in forma tra i tre disponibili: Mirko Vucinic sta reggendo il peso dell’attacco giallorosso da solo. Francesco Totti a intermittenza e Luca Toni infortunato, Jeremy Menez fa l’eterno indeciso, Julio Baptista comincia a essere importante per schemi e andamento della gara. Contro il Catania, ci si affida ancora a Vucinic per proseguire la serie di gare utili cui il campionato ci sta abituando. Il montenegrino ha già siglato quattro reti contro gli etnei. Da Il Romanista:

In questo momento è l’attaccante più in forma a disposizione di Ranieri, se non altro perché è l’unico che garantisce gol (seppur pochi) e copertura. Col Panathinaikos ha regalato una perla, disegnando una parabola che ha ricordato il miglior Del Piero, ma è stato anche tanto prezioso in fase di non possesso. Mirko Vucinic sta prendendo in tutto e per tutto le sembianze di Marco Delvecchio, così come gli aveva chiesto Ranieri pubblicamente qualche giorno fa. Con una differenza, rispetto a Supermarco: la tecnica di Mirko, con tutto il rispetto per l’ex 24, non teme confronti. In assenza di Totti e Toni, è lui il giocatore sul quale ci si affida per il cambio di marcia nel settore avanzato. Dalla sfida con i greci, emerge un altro dato significativo a favore del montenegrino: è stato il giocatore ad aver tirato più volte in porta, rispetto ai suoi compagni: 4 volte (dopo di lui, solo una a testa per Menez, Pizarro e Riise). Preoccupanti, invece, i numeri che riguardano l’altro giocatore offensivo, Julio Baptista, zero conclusioni. Con l’aggravante di aver sbagliato quasi tutti gli stop, ad eccezione dell’assist vincente in occasione del momentaneo vantaggio giallorosso, a firma proprio di Mirko.

Panathinaikos-Roma, Vucinic: “Voglio la finale”

 Da Il Corriere dello Sport:

Tocca a lui. Ancora lui, l’uomo del Montenegro. Totti a casa con l’influenza e un occhio al ginocchio, Toni non ancora recuperato, toccherà di nuovo a Mirko Vucinic essere il punto di riferimento offensivo della squadra giallorossa, il principale indiziato, si fa per dire, per cercare quel gol, meglio ancora se al plurale, che in partite di coppa in trasferta vogliono dire una solida ipoteca per continuare l’avventura europea. Del resto il montenegrino è uomo di coppa.
Capitano a parte, è l’unico altro romanista che può vantare un tabellino in doppia cifra in Europa, dieci reti, spesso e molto volentieri in partite che sono rimaste nella memoria dei tifosi come a Madrid, come all’Olimpico nell’unica vittoria sul Manchester United, come contro lo Sporting Lisbona per una vittoria fondamentale con un gol che è stato un capolavoro, come, sempre in casa, quella doppietta al Chelsea che per una notte riconsegnò a Luciano Spalletti una Roma che si pensava smarrita.

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