Juan: “Sarà l’anno della Roma. Nel 2013 vorrei tornare nel Flamengo”

 Il Corriere dello Sport ha intervistato il difensore della Roma Juan. Ecco le parole del brasiliano giallorosso:

La vittoria di Milano ha riaperto il campionato «La Roma deve ripartire da lì, perchè al di là della vittoria, a San Siro abbia mo giocato molto bene, da squadra. Contro le grandi abbiamo dimostrato le nostre potenzialità. Abbiamo battuto Inter, Milan e Lazio, abbiamo pareggiato a Torino. Dobbiamo trovare più continuità. Questo deve essere il nostro obiettivo nel nuovo anno. Continuando a giocare come a Milano».
C’è il rimpianto per aver perso punti importanti per strada? «Ho il rimpianto di non aver vinto lo scudetto in questi quattro anni, ci siamo andati molto vicini, in un paio di occasioni era alla nostra portata. E’ un peccato non esserci riusciti».

De Rossi: quasi Luci a San Siro

 Dal Romanista:

Se Abbiati non ci fosse arrivato, se quella palla avesse varcato il confine tra immaginazione e realtà, se da lassù qualcuno lo avesse amato un po’ di più, laggiù si sarebbero dovuti arrendere. Tutti. Addetti ai lavori, tifosi del Milan, tifosi della Roma. Pure la palla. Altro che da cineteca, sarebbe stato un gol modello Totti a Genova. Avete presente? Cassetti pennella per il sinistro del Capitano e Marassi ches’alza per una standing ovation di rara bellezza. De Rossi c’è andato vicino. Molto vicino. Luci a San Siro? Sì, sulla Roma. E su Daniele. Dicevano che era fuori forma, dicevano che aveva bisogno di fermarsi. Una litania. Un disco rotto. Una cretinata. Anzi, più di una. Perché Roma è fatta così.

Adriano-Roma: il ritorno dell’Imperatore

 Dal Corriere dello Sport:

Così Adriano ha riconquistato la Roma. Dalle valigie pronte alle pro­messe d’amore, passando dalla partita da titolare contro il Milan. L’Imperatore è partito domenica mattina per il Brasile, ma ha già un biglietto di ritorno per il 29. Sono stati giorni importanti, difficili, di deci sioni da prendere in fretta. La decisione di tornare in Brasile l’aveva presa. Il 10 dicembre, due giorni dopo la partita di Cluj, Adriano l’aveva comunicata a Ranieri e ai compagni. «Mi dispiace, non sono felice, torno in Brasile».

Roma: il campionato inizia adesso

 Dal Corriere dello Sport:

Il termometro, a Malpensa, di­ceva sette gradi sotto zero quando, nel­la notte, la Roma che aveva appena vin­to sul campo del Milan, s’imbarcava sul charter per tornare a casa. Sono entra­ti in azione i camion che spruzzano il li­quido antighiaccio sule ali dell’aereo per poter decollare. Faceva meno sette gradi, ma i giallorossi avevano i sorrisi e i cuori caldi, quelli di tre punti da met­tere sotto l’albero di tutti i tifosi i gial­lorossi, tre punti che hanno riaperto tut­ti i giochi. Compreso la possibilità di po­ter perlomeno pensare allo scudetto.

Adriano: “Ranieri? Mi ha fatto piacere la sua fiducia”

 Dal Corriere dello Sport:

Dovevate vederlo, nella notte tra sabato e domenica, al­l’aeroporto della Malpensa. Un sorriso contagioso, gli occhi che trasudavano felicità e, pure, una magliettina a maniche corte che solo chi ha il fisico si poteva per­mettere con quel freddo che c’era. E’ come se Adriano fosse ri­nato a San Siro, lì, proprio in quel­lo stadio che lo aveva nascere, crescere e diventare Imperatore, in pratica per due-tre stagioni il più forte attaccante al mondo.

Totti: come cambiano le gerarchie in attacco

 Dal Corriere della Sera:

«Buon Natale? Sarà un buon Natale per voi. Lo scudetto? Meglio non nominarlo nemmeno, in passato ha portato sfortuna. Certo, è dura…»Francesco Totti fa gli auguri a tutti e scherza sul pullman dell’aeroporto, di ritorno da San Siro. Contro il Milan ha soltanto preso freddo in panchina e la sua faccia, al di là degli sforzi per mascherare la delusione, parla chiaro.

“Il compleanno più bello della mia vita”

 La frase è di Rosella Sensi e arriva a corollario della sfida vinta dalla Roma contro il Milan. Da Il Romanista:

«E´ il compleanno più bello della mia vita». Le parole della presidente Rosella Sensi sono dense di emozione, e arrivano a fatica dall´altro capo della cornetta telefonica, per la voce arrochita. Sì, perchè lei questa partita l´ha vissuta anzitutto da tifosa, circondata dai suoi cari, nel giorno del suo trentanovesinmo compleanno: «Lo sa perchè mi sente così? Lo vuole proprio sapere?». Sì, presidente, ce lo dica… «Non ho più voce perchè al gol di Borriello ho esultato come una tifosa, come tutti i tifosi, perchè io sono la prima tifosa della Roma. E sto ancora esultando…» Esultanza del tutto comprensibile. la presidente, chi la conosce lo sa, è molto scaramantica, come tutti i tifosi veri. Difficile parlarle prima di una partita importante, come quella di ieri sera.

Roma, Menez: “Noi: grande squadra e spogliatoio sano”

 L’assist man Jeremy Menez dopo Milan-Roma. Da Il Romanista:

Ancora un suo assist decisivo. Ancora una sua grande prestazione. Magari con continua come in altre occasioni, ma comunque importante. Jeremy Menez si presenta ai microfoni di Sky a fine partita coperto dalla giacca e dallo “scaldacollo”. Si vedono solo il suo sorriso e gli occhi chiari. Ride Jeremy. È felice. Felicissimo. Lui lo sa e ammette: «Sì, sto bene e mi sento bene. Ma la cosa che mi rende più felice è che abbiamo vinto». Tre punti fondamentali, i primi in trasferta in campionato, che proiettano la Roma a meno 7. Con un campionato, di fatto, ancora tutto da giocare: «E infatti per lo scudetto ci siamo anche noi». Che bello sentirlo dire, che bello pensarlo, che bello viverlo, un sogno così: «Siamo una grande squadra, questa vittoria ci dà tanto morale. Comunque – aggiunge – allo scudetto ci abbiamo sempre creduto perché il nostro è uno spogliatoio sano».

“Wonderful”: John Arne Riise incorona la notte del Meazza

 Da Il Romanista:

It´s a wonderful night. Le parole di John Arne Riise fotografano come meglio non si potrebbe la serata di grazia della Roma a San Siro, a dispetto dei pronostici. Un successo costruito innanzitutto sulla grande prova della difesa, i cui meccanismi hanno funzionato alla perfezione, sia pure dopo qualche minuto di assestamento nel primo tempo. Alzi la mano chi, alla vigilia della trasferta di San Siro, non pensava con una certa preoccupazione a Zlatan Ibrahimovic, quello che da solo fa non uno ma almeno due reparti perché oltre ai gol distribuisce assist, quello che è in grado di far vincere partite e forse anche scudetti. Se lo svedese è stato di fatto neutralizzato, il merito è tutto della gabbia che Ranieri aveva predisposto per lui: Mexes e Juan hanno fatto muro per novanta minuti, mentre sulla destra se l´è cavata benissimo anche Nicolas Burdisso, dirottato sulla fascia (e in un ruolo non suo) per il forfait di Cassetti.

“Che gioia sentir cantare i nostri tifosi per 90′”

 La frase è estrapolata dall’intervista del dopo partita di Claudio Ranieri. Da Il Romanista:

Sorride Claudio Ranieri. Sorride in campo, soprattutto quando abbraccia Adriano che esce stremato ma felice dal campo. Alla fine dirà di lui: «Lui gioca solo per scelta tecnica, io non vado dietro a nessuna chiacchiera. Resta qua con noi a gennaio». Sorride nello spogliatoio, coi suoi ragazzi. E sorride anche davanti alle telecamere di Sky: «Siamo stati tutti bravi – spiega – ma mai come questa volta devo fare i complimenti alla squadra. Non si sono disuniti, sono stati compatti quando c´era da soffrire e hanno attaccato quando c´era da colpire». Gli viene chiesto come mai la Roma non è stata, soprattutto nel primo tempo, aggressiva: «Non era facile con questo Milan arrembante – risponde Ranieri – sono primi e lo meritano. Vorrei elogiare Doni che ha salvato la squadra nel primo tempo.

Roma, Ranieri: “Adriano resta con noi”

 Da Il Corriere dello Sport:

Ha mostrato gli attributi e gli è andata bene. Come nel derby dello scorso anno, quando nell´inter­vallo lasciò negli spogliatoi Totti e De Rossi. Ha battuto la capoli­sta, ha vinto la prima partita in campionato lontano dall´Olimpico […] « Perdere sarebbe stato un contraccolpo psicologico, questa è una squadra che si sa esal­tare con le grandi. Abbiamo rimpian­ti per i punti buttati contro Bologna e Chievo, ma ormai non possiamo far­ci niente. Abbiamo vinto con pochi ti­ri in porta, ma anche al Milan abbia­mo concesso poco ».
APPROCCIO – «Abbiamo saputo sof­frire nei momenti di difficoltà, poi siamo venuti fuori alla distanza. Con il lavoro stiamo andando bene, non era facile vincere contro questo Milan molto ar­rembante che merita il primo posto» .
APPLAUSI – «Sono molto sod­disfatto di Adriano, ha tenuto palla, è stato un punto di riferi­mento costante. Vedrete che con il nuovo anno ci darà ancora più soddi­sfazioni. Faccio solo scelte tecniche, non vado dietro alle chiacchiere. Adriano resta alla Roma. Avevo biso­gno di due punte che attaccassero gli spazi. Anche Burdisso è andato benein quel ruolo non suo» .

La Roma è da scudetto

Da Il Corriere dello sport:

Sotto l´albero, c´è la Roma.[…] capace di azzerare il gioco di un Milan […] in grado poi di met­tere a segno il gol che riapre il suo cam­pionato e quello di tutti. Claudio Ranieri se ne frega di nomi e schemi, presenta la ventiquattresima formazione diversa in altrettante partite ufficiali della stagione, ecco a voi Adriano, caro Tot­ti tu stai in panchina con me, soffre per una ventina di mi­nuti poi quando Pirlo è co­stretto a chiedere il cambio, non concede quasi più nulla, prima, final­mente, vittoria lontano dal­l´Olimpico (in Europa c´era riuscita a Ba­silea).

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