Roma, Ranieri: difesa a rapporto

 Da Epolis:

Difesa a rapporto. Il reparto su cui la Roma di Ranieri aveva costruito la sua scalata traballa pericolosamente. Nell’ultimo mese, senza vittorie (l’ultima in Roma-Catania dello scorso 21 febbraio), ha incassato otto reti in quattro partite. Con una media, tra Panathinaikos, Napoli, Milan e Livorno, di due gol per volta. Tre nell’ultima apparizione in Europa League, due al San Paolo, zero contro i rossoneri e tre al Picchi. Meglio cambiare rotta in fretta.
Ranieri
, dopo aver rivisto in continuazione la registrazione di Livorno-Roma, ha deciso di parlarci sopra con i difensori. Ieri, a Trigoria, è iniziato il “ripasso” dei meccanismi andati a farsi a benedire nelle ultime settimane.

Ranieri: Roma seduta in tv

 Da La Gazzetta dello Sport:

Strigliate, bugie e videotape. La lunga onda dell’arrabbiatura del dopo Livorno, ieri a Trigoria si è tradotta in una seduta tv per pochi intimi. Brrr, immagini a «luci rosse», anche se il sesso, ovviamente, non c’entrava niente. Sotto la lente d’ingrandimento dell’art director Claudio Ranieri ci sono stati gli sconvenienti errori commessi domenica scorsa.
Insomma, le «bugie» da scudetto involontariamente raccontate dalla squadra giallorossa nella esaltante cavalcata degli ultimi mesi. A lezione, però, stavolta non c’era tutto il gruppo, ma solo i difensori, che non hanno reso all’altezza delle aspettative. Totti calcia Le buone notizie però non mancano.

Roma, sei rimonte subite che costano il tricolore

 Il Corriere delle Sera ha pubblicato un articolo, in cui vengono ricordate le rimonte subite dalla Roma nella stagione in corso:

1) Genoa-Roma, 23 agosto 2009: da 2-1 a 2-3. È l’unica con Totti in campo, autore del gol del vantaggio al 64’. Era la prima giornata, era ancora la Roma di Spalletti. Pagò anche un clamoroso errore dell’arbitro Morganti: Biava fermò Menez lanciato a rete con un placcaggio a metà campo e se la cavò con un’ammonizione. Naturalmente il gol del 3-2 lo segnò lui.
2) Milan-Roma, 18 ottobre 2009: da 1-0 a 1-2. Vista la classifica attuale è questa la rimonta più «sanguinosa» subìta dalla Roma. E anche in questo caso, moviola alla mano, c’è un chiaro errore arbitrale: Rosetti non concede un rigore per fallo di Thiago Silva su Menez, solo davanti ad Abbiati, che doveva portare anche all’espulsione del brasiliano, in quanto chiara occasione da gol. La Roma era in vantaggio 1-0.

Livorno-Roma 3-3, numeri e statistiche

Per Serse Cosmi avrebbe meritato il Livorno che s’è fatto beffare – parole del tecnico – in maniera assurda, Claudio Ranieri ha da recrimirare per le modalità con cui sono scaturite le tre reti dei padroni di casa. Il pareggio finale è frutto di un incontro che ha certo fatto divertire ed emiozionare gli spettatori, costretti a confidare per la maggior parte del tempo nella vena offensiva delle punte (viste le lacune evidenziate dalle retroguardie).
TONI E LUCARELLI. Luca Toni ha tenuto testa a un Cristiano Lucarelli che, in forma così, fino ad ora non lo si era ancora visto: un gol per il giallorosso, tre quelli del labronico ma il dato che incuriosisce è che la media realizzativa in funzione dei tiri effettuati è alta per entrambi (1 gol su 2 tiri totali per Toni, 3 su 4 conclusioni complessive per Lucarelli).

Pizarro, quando l’errore è (solo) di rigore

 David Pizarro non dimenticherà Livorno-Roma a causa dell’errore dal dischetto che ha impedito alla Roma di allungare ulteriormente sui labronici. Avesse segnato, la gara sarebbe stata sicuramente in discesa ma per quanto l’errore possa essere stato decisivo, Il Romanista si schiera dalla parte del cileno. Decisivo – nel bene – come le altre volte. Testuale:

In questo giorno in cui in cui tutti stiamo recriminando per il rigore sbagliato ieri da Pizarro ci sentiamo in dovere di difenderlo. Probabilmente se lo avesse segnato la Roma avrebbe vinto e ora staremmo a fare ben altre considerazioni sulla partita di ieri e sul campionato.

Livorno, la Roma perde l’ultima chiamata per lo scudetto

 Da Il Tempo:

Un’altra rimonta subita, il terzo pareggio consecutivo e il sogno scudetto che si spegne. La Roma ci è riuscita ancora: ha buttato via una vittoria che aveva tra le mani contro il modestissimo Livorno, vanificando il regalo inatteso del Catania venerdì scorso con l’Inter.
Il tris di Lucarelli è una condanna: i punti dalla vetta si riducono a sei ma il Milan, con il gran gol di Seedorf al Chievo, si porta a -1 dalla capolista. Se doveva essere un esame da grandi, la Roma lo ha fallito nonostante il diciottesimo risultato utile di fila in campionato. Al «Picchi» novanta minuti che spiegano alla perfezione cosa manca alla Roma per contendere lo scudetto alle due milanesi.

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