Totti – Zarate, lo strano derby dei numeri 10

 Da Il Tempo:

Un derby vietato ai numeri dieci. Esclusi e arrabbiati. Totti per una squalifica «inventata» da Gervasoni in Roma-Lecce, Zarate per il voltafaccia di Reja che nelle ultime cinque partite l´ha sempre schierato dall´inizio e ora lo mette in panchina nella sfida più importante. Come un pilota di Formula Uno che conduce la gara e viene richiamato ai box all´ultimo giro. Ma se l´argentino può comunque sperare di ribaltare la sua domenica nel corso della partita, Totti la seguirà sconsolato da casa. Stare fuori dal derby per uno come lui è un boccone amarissimo da mandare giù. Nei giorni scorsi ha provato comunque a “infilarsi” nella partita. A modo suo. Con l´ironia che, a quanto pare, ha colpito nel segno.

Lazio, Lotito: “Siamo noi la storia di Roma”

Da Il Corriere della Sera:

“L´Aquila non la fanno volare, eh, ma io vorrei piazzarla sotto la Nord, e per novanta minuti. Ci riuscirò, ah ah”. E sorride in un modo, Claudio Lotito, con un´espressione così ingenua che potresti vederla sul viso di un bambino all´Olimpico durante il volo di Olimpia. Magie del rapace che pare abbia cambiato l´atmosfera dello stadio, forse. O forse è vero che è cambiato anche lui, il presidente. Così contestato – “finché vivrò odierò Claudio Lotito”, cantavano i tifosi. Ridotto a macchietta dalle imitazioni televisive. Criticato da alcuni presidenti che però, va ricordato, prima lo irridevano e poi l´hanno copiato (tetto sugli ingaggi, prestiti onerosi con diritto di riscatto…). Forse è cambiato anche lui, adesso: a Palermo, per dire, era allo stadio col figlio Enrico, un bimbo con la sciarpa biancoceleste al collo. A fine partita si sono abbracciati, padre e cucciolo, offrendo a telecamere e fotografi una scena inimmaginabile fino a qualche mese fa.
Lotito, scusi la domanda: ma è vero che lei era romanista come Paolo Di Canio ha raccontato a Chiambretti?

Vucinic – Floccari, ricordate?

 Inevitabile tornare con la memoria all’ultimo Lazio-Roma. Era aprile, per Sergio Floccari un incubo, per Mirko Vucinic un sogno. Da La Gazzetta dello Sport:

Che cos´è un incubo, che cos´è un sogno: chiedere a Sergio e a Mirko. Sergio quel 18 aprile masticò un calcio di rigore, Mirko il rigore lo mangiò, poi digerì pure il dessert su punizione. Sergio i compagni lo trovarono solo nello spogliatoio a piangere, Mirko i compagni lo portarono in trionfo, mentre lui continuava ad urlare mondo “Vamos”. Sergio non se ne faceva una ragione: il derby aveva cambiato segno per colpa sua. “È molto bellissimo”, commentò invece Mirko in un italiano sconcertante almeno quanto i suoi momenti di apatia in campo.

Zoff incorona Reja: “E’ come Mourinho”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Un friulano al comando. “Reja è figlio della nostra terra. Noi siamo gente concreta, gente di confine. Nel nostro dna c´è una vita di invasioni e di case distrutte che poi, rimboccandoci le maniche, abbiamo ricostruito. In questa Lazio capolista vedo un progetto tirato su mattone dopo mattone. Il risultato è un primo posto in classifica più che meritato”. Un friulano all´inseguimento. “Delneri ha preso una Juve che ripartiva da zero e questo, per lui, è stato un grande vantaggio. Gigi non si è spaventato davanti a qualche risultato negativo e ha trovato, strada facendo, un alleato prezioso come Alessandro Del Piero. Un uomo, prima che un campione. La Juve e Delneri ora parlano la stessa lingua e fanno paura a tutti”. Friulani Infine, un friulano che parla, Dino Zoff. “Noi allenatori friulani, e nel gruppo metto anche Fabio Capello, non siamo gente dal “titolo a effetto” ma siamo lavoratori infaticabili.

Il Pek si candida, Burdisso ci prova

 David Pizarro e Nicolas Burdisso: Lazio-Roma dovrebbe vederli in campo nonostante le precarie condizioni fisiche. Da La Gazzetta dello Sport:

I due grandi dubbi di Ranieri si chiamano Nicolas Burdisso e David Pizarro. Perso Juan per il fastidio al flessore sinistro (non è certo il rientro mercoledì con la Fiorentina), si sta lavorando duro per recuperare l´argentino. A Trigoria c´è ottimismo, puntando su una imbottitura speciale a protezione della caviglia sinistra “pestata” mercoledì a Basilea. In ogni caso, è probabile che a Burdisso sia somministrato anche un antidolorifico sulla parte.
Sprint Pizarro. C´è ottimismo anche per Pizarro. Il giocatore, in realtà, da lunedì sta lavorando sottotraccia per giocare il derby e il piano sembra essere riuscito. A questo punto Ranieri è pronto a varare un rombo a centrocampo, col cileno vertice basso.

Ranieri: “Timore? Mai”

 La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Lazio-Roma raccontata da La Gazzetta dello Sport:

Facciamo outing: nonostante i toni come sempre sobri, noi cacciatori di slogan pre-derby riusciamo a trovare anche stavolta qualcosa che ci piace, che faccia titolo. Ciò che invece si perde, nelle parole di Claudio Ranieri, è un doppio dato: la straordinaria cavalcata del 2010 (che vedete a fianco) ed il fatto che nella sua carriera italiana ai massimi livelli, fra Roma e Torino, non abbia perso neppure un derby (5 vittorie e un pari). È questi numeri, in fondo, dovrebbero dare ottimismo all´universo giallorosso assai più delle frasi ad effetto. Fuochi & Divari. Ovvio, comunque, che l´apprezzamento per la Lazio è pari almeno alla voglia di batterla. “Reja è una grande allenatore e sta facendo benissimo – dice Ranieri . La Lazio è in testa e io dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se è un fuoco di paglia, problemi loro. Noi comunque proveremo a dargli fuoco sicuramente”.

Clima di tensione, paura incidenti

 Le poche ore che separano dal derby Lazio-Roma raccontate da Il Corriere della Sera:

Pezzi di asfalto, tubi d´acciaio, bottiglie di vetro. Moltissime bottiglie. Oggetti che sono saltati fuori nelle ultime ore dalle siepi attorno allo stadio Olimpico. A trovarli sono stati i poliziotti impegnati nella continua bonifica delle strade che portano all´impianto sportivo. Non è chiaro se siano stati nascosti da qualcuno con l´intenzione di usarli oggi pomeriggio, oppure se si tratta di rinvenimenti casuali da parte degli agenti. Scarti di cantiere, che però i teppisti potrebbero trasformare in armi pericolose. E per questo sono stati portati via. Per tutta la scorsa notte l´area dell´Olimpico è rimasta chiusa.

Lazio-Roma, Rocchi dal 1′

 Edy Reja ha deciso di puntare sull’esperienza di Tommaso Rocchi: sarà l’ex Empoli ad affiancare Sergio Floccari in attacco. Solo panchina per Mauro Zarate. Da Il Corriere della Sera:

Rocchi dopo sei partite, Rocchi per provare a vincere il derby numero 166. Edy Reja, stratega di questa Lazio sorprendente, sceglie di osare. Ci ha pensato e ci penserà ancora questa mattina, ma il capitano certe partite sa come giocarle e alla Roma ha già rifilato cinque gol. Rocchi accanto a Floccari, per Ballardini una coppia impossibile, per Reja i due possono giocare insieme. Lo hanno fatto nell´ultimo derby stregato, ci riproveranno oggi che la classifica, il morale e l´umore sono completamente diversi. L´allenatore, in questa lunghissima settimana, ha lavorato più sull´aspetto psicologico che su quello tattico.

Vola, Jeremy, vola

 Pagherei per segnare domenica. Jeremy Menez si avvicina a Lazio-Roma svestendo la timidezza cui lo sguardo che “non sai dove sta guardando” aveva fin troppo abituato. Longjumeau continua a essere terreno su cui poggia la radice, la capitale semmai è finestra attraverso la quale quel pensiero che “non sai che sta pensando” ha imparato a prorompere. Non è mai stata questione di geografia, per Jeremy. Piuttosto, di appartenenza. Arrivare alla banlieue 94, da Parigi, significa salire sulla Rer C e lasciarsi inzuppare dalla campagna circostante. Mattina e sera. Mattina e sera. Fin da piccolo. Mentre tutt’intorno la società viveva tumulti e stimoli a colpi di musica e armi da fuoco, cazzotti e rime mai banali, il tragitto era sempre quello. Verso il centro per non puzzare di fame, verso la periferia per tornare a casa. Abituato com’era, poco male dover entrare nel cuore di Roma proprio così. Dal sobborgo di un anonimato per rimanere travolti dall’immensa centralità della capitale presa d’assalto dal mondo intero. Poco più di due anni fa. Arsene Wenger, Daniele Baldini, Luciano Spalletti: lo hanno osservato, Menez, mentre nelle fila del Monaco muoveva i primi passi verso quel tipo di calcio che può appartenere solo ai fuoriclasse. Fatto di colpi che non impari in allenamento, per i quali non hai bisogno di ringraziare nessun allenatore. Unico nel genere, dicevano del transalpino. Unico nel genere, ha ripetuto a poche ore dalla stracittadina Vincent Candela.

Ranieri: “Burdisso è pronto e ci sarà. Tra noi e la Lazio non c’è divario”

 Lazio-Roma: la conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia del derby di domani (ore 15).
IL DERBY – “Della Lazio non mi interessa molto, io guardo la Roma e la Roma sta facendo bene. Ora dobbiamo interrompere la striscia e vincere fuori casa. Io non parlo della Lazio, non voglio fare nessun paragone. La Roma è la Roma, degli altri non ce ne importa nulla. I giocatori ci tengono a far girare questo momento no. Dobbiamo continuare ad essere così vogliosi. Non c’è divario tra noi e la Lazio, è solo un momento di classifica. Non abbiamo avuto molto tempo per pensarci, lo sto vivendo serenamente, con la voglia di batterli. La partita della svolta? No, è stata quella con il Brescia, quando non siamo riusciti a prenderci i tre punti. Non c’è una favorita, il derby è il derby. Luomo derby? Non ci interessa assolutamente sono sicuro che sarà uno della Roma. Lazio fuoco di paglia? Ognuno ha quel che si merita, quindi se stanno lì vuol dire che se lo sono meritato. Noi cercheremo di dargli fuoco”.
ATTEGGIAMENTO – “A Basilea ho visto un primo tempo bellissimo, poi dopo il Basilea ha preso coraggio. Loro sono portati ad attaccare molto e a fare questo gioco. Ho visto una squadra in salute che ha giocato un ottimo calcio. Ho dei giocatori che si stanno allenando giocando per cui non mi possono dare tutti i 90 minuti”.

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