Roma, parco giocatori: valore che supera i 200 mln

 Dal Romanista:

Un valore enorme. Solo di parco giocatori. La Roma, grazie a tutto quello che ha costruito la famiglia Sensi in questi anni, ha un patrimonio tecnico di almeno 200 milioni di euro. Fare i conti è piuttosto semplice perché da De Rossi a Vucinic, da Menez a Mexes, da Juan a Julio Sergio e Riise, i giocatori giallorossi sono tra quelli che, in Italia, valgono di più. Senza considerare poi un certo Francesco Totti che, solo come immagine, vale come Messi e Cristiano Ronaldo.

Juan: “A Roma sto bene e sono felice”

 Dal Romanista:

Con quel gol al Cile, Juan ha fatto impazzire duecento milioni di brasiliani. Duecento milioni, più uno. Anzi, una: la moglie Monick, che gli ha dedicato un “amore mio” sulla propria maglia della Seleção. Rete a parte, il centrale romanista ha fornito una prestazione scintillante. I romanisti ci sono abituati. I cileni, di sicuro, non lo erano. Ivan Zamorano, che al Mondiale fa la seconda voce per la tv cilena, prima dell’incontro aveva predetto: «I punti deboli del Brasile sono Lucio e Juan». Un’analisi da intenditore. «Non so quale sia la situazione contrattuale di Lucio – spiega il centrale giallorosso – ma io con la Roma ho altri tre anni, sto molto bene e sono felice.

Juan: “Il gol mi mancava, con la Roma in stagione non sono riuscito a segnare”

 Dal Romanista:

Solo chi non lo vede giocare tutte le domeniche con la maglia numero 4 della Roma può rimanere stupito dallo straordinario Mondiale che sta disputando Juan. Il difensore giallorosso della Seleçao dopo il gol che ha spianato la strada alla vittoria contro il Cile è finito su tutte le prime pagine brasiliane, che lo hanno riscoperto leader di una squadra che più passano i giorni e più rafforza la propria candidatura per la vittoria finale. E il merito non è solo dei gol di Luis Fabiano o delle giocate di Kakà, ma anche di Juan che ha letteralmente chiuso tutti i varchi davanti a Julio Cesar. Contro il Cile due giorni fa ha segnato il suo ottavo gol con la maglia della Seleçao, ma la curiosità è che la metà li ha realizzati proprio contro la squadra di Isla e Sanchez, con la quale deve avere un conto aperto.

Boniek: “Adriano deve impegnarsi molto, Simplicio grande versalità”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Appena si varca il cancello della confidenza, con Zibì Boniek, sembra di capitare in un mondo a parte: nessuna smanceria stilistica, nessun segno di vanità, madi bellezza sì: preparazione ad alti livelli, studio accurato di partite e giocatori. In un corpo sempre atletico, come la mente. Qui, al Fifa Park, le partite le ha viste tutte: è il commentatore di punta della Rai, in Notti Mondiali. Al villaggio, mentre i ragazzi gli chiedono l’autografo, vogliono da lui rassicurazioni, commenti, anticipazioni sulla Roma che vedremo la prossima stagione.

Eto’o: “Adriano super, Totti e Del Piero sono mancati all’Italia”

 Dal Romanista:

«Adriano? È fortissimo, se starà bene può essere la svolta della vostra stagione». In tanti, in questi giorni, si sono espressi così sull’arrivo dell’Imperatore alla Roma. Quando però a farlo è uno che in carriera ha vinto 3 coppe dei campioni ed è considerato uno degli attaccanti più forti al mondo, l’investitura è ancora più importante. Perché Samuel Eto’o, al Romanista, lo dice e lo ribadisce, prima in italiano poi in spagnolo: «Adriano è fortissimo». Pantaloni scuri e camicia di jeans, attorniato dalla compagna e da vari amici, autografa palloni. E bandiere, magliette, cartoline, persino un biglietto aereo: Samuel Eto’o a Parigi è una vera star. A Parigi il sole brucia e le giornate finiscono tardi: alle dieci è ancora giorno. Per questo, quando comincia la partita del Brasile, Eto’o mugugna, visto che la troppa luce non gli consente di vedere bene. Chiede a un amico di dirgli che formazione schiera il Brasile e si dice favorevolmente sorpreso dal buon cammino fatto fin lì dal Cile. Passa un bambino con la maglia del Brasile, si ferma alla vetrina del locale per guardare, coi genitori, qualche minuto di partita.

Roma, Luisao esclude Juan o Burdisso?

 Era stato già in passato appetito in più da diverse squadre italiane, prime tra tutte Inter e Fiorentina ma, a soli 29 anni, ha già un curriculum di tutto rispetto e adesso anche l’esperienza necessaria per fare il grosso salto di qualità. Stiamo parlando di Anderson Luís da Silva, meglio noto come Luisao, difensore centrale attualmente in forza al Benfica ma già con tutte le carte in regola per sbarcare nel nostro campionato. Ha evidentemente nel dna una componente innata per il gioco difensivo: infatti anche il fratello minore Alex gioca nello stesso ruolo nel San Paolo, sebbene il suo cartellino sia già di proprietà dell’Amburgo. Per Luis invece un percorso più graduale, fatto di tanta fatica nelle giovanili nella Juventus di San Paolo prima e del Cruzeiro poi. Nel 2003 lo sbarco in terra lusitana e i primi problemi di adattamento. Dopo diversi tentennamenti, però, il difensore classe 1981 ha preso in mano le redini della retroguardia del Benfica proponendosi come vero punto di riferimento per i biancorossi  portoghesi.

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