Mondiali 2010, Olanda-Brasile 2-1. Juan baluardo, Sneijder da Pallone d’Oro, Felipe Melo disastro

di Redazione Commenta


 Clamoroso in Sud Africa: lo squadrone di Carlos Dunga, il Brasile tecnico e finalmente disciplinato dal punto di vista tattico, abbandona anzitempo il Mondiale 2010. Nei quarti di finale, Juan e compagni incontrano la corazzata olandese, in grado di ribaltare lo svantaggio iniziale maturato in virtù della rete verdeoro messa a segno da Robinho al 10′. Splendido lancio in profondità di Felipe Melo che sorprende la difesa olandese, Robinho viene smarcato davanti al portiere e non sbaglia. Sembra che la strada verso il passaggio del turno si metta in discesa ma il Brasile ha la pecca di non aver chiuso l’incontro nella prima frazione, quando l’Olanda pareva frastornata ed eccessivamente timorosa. Nella ripresa, tuttavia, si ribaltano gli equilibri: orange rigenerati e capaci di un’impresa griffata Wesley Sneijder. All’8′ il pari grazie all’autorete di Felipe Melo: cross dalla destra di Sneijder, Julio Cesar anticipato di testa dallo juventino. Al 23′ il raddoppio arancione: su azione di corner, Kuyt spizza sul primo palo per Sneijder. Colpo di testa imprendibile. Cinque minuti dopo Brasile in inferiorità numerica: Felipe Melo perde la testa e dopo aver commesso fallo su Robben, lo calpesta. La gara finisce lì: troppo semplice, per Van Persie e compagni, amministrare il gol in più. Da registrare, l’ennesima gara strepitosa di Juan che ha tenuto testa – solo – all’attacco avversario.


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