Roma: brutta copia di una squadra

 Dal Tempo:

I fantasmi di Trigoria hanno nomi e cognomi. Brutte copie di leader ammirati nelle passate stagioni – da Juan e Mexes a Pizarro e De Rossi – o eterni incompiuti come Menez, punti di forza che la Roma sta perdendo per strada. I risultati vengono di conseguenza: zero vittorie in cinque partite ufficiali e dodici gol incassati, solo nella stagione 1950/51 si era partiti con numeri peggiori di questi. Che succede? Dei problemi generali si è detto e scritto: pessima condizione atletica, ansia da vittoria, caos societario. Nell’analisi di alcuni singoli si trovano altre risposte alla crisi.

Roma, indice puntato contro la difesa

 Eccezion fatta per il pari a reti bianche dell’esordio all’Olimpico contro il Cesena, la Roma ha poi incassato nove reti nelle successive tre gare. Sotto accusa il reparto difensivo, dopo la follia di Nicolas Burdisso, la partenza stentata di Juan e le incertezze di Philippe Mexes. Da La Gazzetta dello Sport:

Un colabrodo ha meno buchi della difesa della Roma. Dodici gol subiti in cinque partite ufficiali. La peggiore difesa del campionato (7), primato condiviso con l’Udinese. Da un momento all’altro Ranieri è punto sul vivo, lui che sul «primo: non prenderle» ci ha costruito una carriera. Catenacciaro non si può definirlo, per carità ci resta male, ma certo non è Zeman. «L’anno scorso siamo stati la terza miglior difesa del campionato. Io pensavo addirittura di migliorarmi».

Juan, cento volte Roma

 Da Il Romanista:

JUAN, leader silenzioso di una ROMA alla ricerca della difesa perduta, giocherà oggi la sua centesima partita ufficiale in giallorosso. Nella stagione passata, insieme a BURDISSO, ha formato una delle coppie più affidabili e meno battute dell´intera serie A, mentre quest´anno, nelle due gare che hanno giocato insieme a Cagliari e Monaco, la Roma ha subito sette reti. Verrebbe da dire “quando la scoppia”, se non ci fosse quel passato luminoso succitato. Adesso che il “bandito” argentino è stato appiedato per due giornate dalla sua irruenza JUAN tornerà a ballare con MEXES al centro della difesa,  ritrovando il primo compagno che ebbe al fianco quando arrivò nella ROMA ancora spallettiana del 2007.

La Roma tiene solo un tempo

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma soffre, ma lotta. Resiste fino a 11′ dalla fine, poi è costretta ad arrendersi. Il Bayern fatica a portare a casa la partita, ma quando alza il ritmo delle giocate, mette sotto i rivali. Per un intero tempo si è limitato al possesso palla, si è accontentato di tenere il pallino in mano. Quasi stesse studiando quello che poi avrebbe reso operativo nella ri presa. In quel clima, a bassi ritmi, la Roma si è trovata bene. Ha tenuto botta, ha azzerato sul nascere qualsiasi tentativo di verticalizzazione, qualsiasi pensiero dei tede schi di andare a rendersi pericolo si. Poi qualcosa è cambiato.

Juan: “Bayern-Roma? Importante fare risultato”

 Dal Corriere dello Sport:

Da queste parti è di casa o giù di lì. I tedeschi lo conoscono bene, lui conosce bene la Bundesliga. Il tedesco della Roma non può che essere Juan, cinque stagioni con la maglia del Bayer Leverkusen, 139 in presenze nel cam­pionato tedesco, 9 gol, zeru tituli, soprattutto per colpa del Bayern Monaco che, in quegli anni, come lo è oggi l’Inter per la Roma, è stato l’avversari da battere. L’ideale, per questa Roma incerottata uscita con cinque pap­pine sul groppone dalla prima tra­sferta di campionato a Cagliari, sa­rebbe farlo stasera, esordio in Champions sul campo dei vice­campioni battuti proprio dall’Inter nella finale di Madrid, quasi a chiudere un cer­chio immaginario.

Bayern Monaco-Roma: Ranieri pensa a Burdisso sulla fascia destra

 Dal Romanista:

«Sono molto preoccupato per l’infortunio di Riise». Diceva a caldo Claudio Ranieri due sere fa a Coverciano. Una preoccupazione più che legittima, quella del tecnico giallorosso, che purtroppo ha avuto conferma dei tempi di recupero del giocatore norvegese, che non saranno inferiori al mese. E un mese, soprattutto in questa parte della stagione, può essere molto lungo. Almeno sei le gare che il norvegese dovrà saltare, ammesso che riesca a tornare nella lista dei convocati per la gara del 3 ottobre a Napoli. Se non dovesse farcela, e rientrare dopo la sosta il 16 ottobre contro il Genoa, le gare sarebbero sette: cinque in campionato (Cagliari, Bologna, Brescia, Inter e Napoli) e due di Champions League (Bayern Monaco e Cluj). Un’assenza pesantissima e per fortuna, verrebbe da dire, che negli ultimi giorni di mercato è arrivato il vice-Riise tanto invocato.

Roma: manca un centravanti

 Dal Messaggero:

Lo 0 a 0 con il Cesena ripropone vecchi temi e alimenta nuove preoccupazioni. La Roma resta a digiuno e di conseguenza non vince, nemmeno giocando in casa contro una matricola, due anni fa in C1 e da 19 senza serie A. Il problema giallorosso non è vago, ma ben individuabile. E’ tutto dentro l’area di rigore, ovviamente avversaria. Manca il centravanti. Perché Totti, calciatore universale e a 34 anni ancora il migliore del gruppo, fa i gol senza però avere le caratteristiche dello sfondatore, del terminale avanzato. Ranieri, anche venerdì in pubblico, conferma di aver chiesto solo un uomo: Nicolas Burdisso, difensore centrale che sabato tra l’altro era in tribuna.

Caccia all’esterno giallorosso

 Mercato Roma: si cerca il vice-Riise. Dopo che Massimo Gobbi ha firmato per il Parma i giallorossi, secondo il Tempo, cercano l’alternativa:

L’ex viola ha aspettato la Roma e l’ha anche avvertita al momento dell’arrivo dell’offerta del Parma (un triennale da quasi 800mila euro a stagione). Da Trigoria sono arrivati i ringraziamenti per la correttezza e gli auguri del caso, perché non ci sarebbero stati rilanci. Con Gobbi al Parma, la caccia al vice-Riise resta aperta. La Roma è convinta che qualcuno, all’ultimo minuto, arriverà: ieri sono circolati i nomi dei brasiliani, con passaporto comunitario, Diego Giaretta del Gremio Prudente (da ieri allenato dall’ex giallorosso Zago) e Juan del Flamengo. La priorità, però, resta il centrale difensivo: Nicolas Burdisso.

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