Inter-Roma rassegna stampa

Un pareggio che sarebbe potuto essere qualcosa di più: la Roma esce indenne da San Siro, dove i giallorossi si sono resi protagonisti di una gara intensa e disciplinata, nel corso della quale hanno mancato – almeno in un paio di circostanze – occasioni nitide per arrotondare il punteggio.
Il vantaggio iniziale di Mirko Vucinic – al secondo gol consecutivo – fa dimenticare che il montenegrino aveva divorato una clamorosa palla gol qualche minuto prima poi la Roma si trova costretta a fare a meno di Daniele De Rossi – finito in ospedale per frattura allo zigomo – e solo nella ripresa cedono alla rete di Samuel Eto’o.
Per i giornali in edicola oggi, la prestazione dei capitolini è da mettere in cornice. La pensa così Il Corriere della Sera, su cui leggiamo:

Roma-Fulham: 14 mila tifosi all’Olimpico. Ad applaudire i giallorossi

Alla fine, solo applausi. I 14 mila dell’Olimpico – che hanno deciso di stare vicino alla squadra raccogliendo l’appello del giorno prima di Claudio Ranieri e Daniele De Rossi – hanno dato il loro segnale. Al triplice fischio, solo battimani per la squadra, che aveva appena ribaltato lo svantaggio iniziale. La cornice nella quale hanno giocato Roma e Fulham viene raccontata in maniera completa dalle pagine de Il Tempo:

Sensi-Unicredit: rassegna stampa

Vi abbiamo riportato in tempo reale almeno due importanti avvenimenti accaduti ieri: quello delle dimissioni dell’avvocato Roberto Cappelli dal Consiglio di Amministrazione di Italpetroli e del pignoramento da parte di Unicredit di due alberghi di proprietà della famiglia Sensi. Lo scenario che si prospetta è quello di un periodo difficile, nel corso del quale Unicredit e la famiglia Sensi alterneranno botta e risposta ad azioni concrete. Si annuncia un novembre infuocato che il quotidiano Il Tempo percepisce come un mese cruciale.
Testuale:

Roma, tifo spaccato: Ranieri piace a una parte, Spalletti manca a molti

Confusione, dubbi, incertezza e quel sentimento di rabbia frammisto ad amore eterno che porta, sotto sotto, anche il tifo più caldo e più ostile all’attuale corso della Roma, a fischiare ma non troppo. Non con convinzione.
Tra  gli inossidabili contestatori che continuano a mettere sul patibolo di tutto e di più e gli infaticabili acclamatori “a prescindere dal risultato”, a Roma sta crescendo quella parte di tifo a cui manca Luciano Spalletti.
A scapito di Claudio Ranieri. Ce ne parla il quotidiano Il Tempo – edizione odierna – ripercorrendo e riprendendo gli interventi pubblici del tifo nelle ore immediatamente successive alla vittoria contro il Bologna. Testuale:

Roma-Bologna, rassegna stampa

E’ servita la rete di Adailton per scuotere i giallorossi, paralizzati da un Olimpico surreale e intimoriti da se stessi e dalla paura di prendere gol fatali.
Mirko Vucinic e Simone Perrotta
si sono sbloccati e hanno ribaltato il risultato grazie ad una prova di carattere della squadra che, se pure ha diversi limiti, di orgoglio e determinazione ha spesso mostrato di averne da vendere.
La ressegna stampa della gara tra Roma e Bologna non trascende da questi aspetti e mette in evidenza quel che di meglio può essere estrapolato dalla vittoria di ieri. E’ così per Il Messagero, che richiama già nelle prime righe gli elementi essenziali dell’incontro dell’Olimpico:
“Fischi per la vittoria. La Roma è ancora viva. O meglio, respira. Riparte battendo il Bologna, 2 a 1, ma non placa la contestazione della sua gente che resta disgustata dalle ultime prestazioni della squadra e che proprio non sopporta più Rosella Sensi al vertice del club. Ma se il gruppo giallorosso, dopo tre sconfitte di fila, inverte la rotta e ritrova il successo, sicuramente meritato, i tifosi non cambiano idea su giocatori e presidente, nemmeno avuta la certezza dei tre punti che migliorano sensibilmente la classifica orrenda della Roma”.

Vucinic – Menez, Ranieri dà fiducia alla coppia (poco) gol

 A una manciata di ore dalla sfida contro il Bologna – undicesimo turno di serie A – le indiscerzioni relative alla formazione che Claudio Ranieri schiererà in campo contro paiono trovare conferma anche sugli organi di stampa. Per Il Tempo, edizione odierna, vige la regola del “tutto ruota attorno a Mirko Vucinic“.
Ranieri lo ha detto più di una volta e lo ha fatto capire in ogni modo: Vucinic non si tocca, si continua con il montenegrino (anche perchè le alternative sembrano dargli meno fiducia di quanta gliene dà Mirko a mezzo servizio) e “che il pubblico gli stia vicino“. Il tecnico testaccino sa che il momento in cui Vucinic si sboccherà è sempre più vicino e che si avvicinerà sempre più con il passare dei minuti. A supporto del digiunante attaccante giallorosso, tuttavia, stavolta torna a presenziare Jeremy Menez, assente a Udine, cui Ranieri consegnerà una maglia da titolare. Le indiscrezioni su Il Tempo:

Ranieri furioso: troppi gol su palla inattiva; Taddei sotto tiro

Con i risvolti societari a tenere banco – CdA e ingresso nelle fila del club di Gian Paolo Montali – la squadra alle dipendenze di Claudio Ranieri continua ad allenarsi nella trincea di un ritiro inframmezzato dalle contestazioni dei tifosi. Nel corso dell’ultima seduta di allenamento, come riportato da Il Tempo edizione odierna, il mister testaccino ha postio l’attenzione del gruppo su un particolare specifico: quello dei troppi gol subiti su palla inattiva. Non solo, Ranieri è parso particolarmente arrabbiato e, nel discorso tenuto alla squadra, ha anche ripreso Rodrigo Taddei per l’espulsione di mercoledì contro l’Udinese.
Testuale:

Il Livorno viola l’Olimpico giallorosso dopo 62 anni (per la seconda volta in assoluto)

Giornalisti non certo morbidi nei confronti di una squadra che ha mostrato enormi lacune. Di gioco e di carattere. Il giorno dopo Roma-Livorno, i quotidiani vivono il risultato della gara dell’Olimpico nel modo in cui vengono analizzate le sorprese. La 9a di serie A ne ha avute almeno un paio: tolta la vittoria del Livorno, ha stupito il successo del Napoli in terra gigliata, dato che la Fiorentina al Franchi non aveva ancora perso.
Dopo 62 anni, anche ai labronici riesce di invertire la tendenza nel corso delle sfide nella Capitale e portarsi a casa tre punti che, in questa fase del campionato, consentono ai toscani di respirare e lasciare al Siena l’ultimo posto in graduatoria. La legge dei numeri insegna che, prima o poi, ciascun episodio deve accadersi ma in un pezzo apparso su Il Tempo – edizione odierna – è ben comprensibile almeno un dato. Quello, cioè, secondo cui i giallorossi sono tornati a somigliare alla squadra delle prime gare del 2009. E la preoccupazione non può che salire. Testuale:

Roma-Livorno: iniziare a vincere senza Francesco Totti

Roma-Livorno, Ranieri lo ha detto e fatto intendere in mille salse differenti.
E’ ora di cominciare a vincere anche senza Francesco Totti, pur sapendo che il Capitano, da solo, ha inciso più di qualunque compagno di squadra.
E’ la sorte dei Campioni.
Il tecnico testaccino, invece, chiede alla Roma una prestazione da squadra, in grado di esaltare e spingere l’alchimia di un gruppo che pare non solo unito, ma anche duro a morire (vedi Fulham, ma anche Catania in campionato).
Questa è una Roma che ha già mostrato di non saper perdere, ora i giallorossi sono chiamati al salto di qualità: capire di saper vincere.
In un articolo apparso sulle pagine de Il Tempo viene fatta un’analisi dettagliata:

Roma-Livorno, Cicinho non convocato. Ed è caso

Cicinho rischia di diventare un caso: la mancata convocazione del brasiliano nel corso della gara contro il Livorno, infatti, ha demotivato e confuso il laterale, reduce dalla tribuna (con convocazione) di Fulham.
Claudio Ranieri s’è detto convinto di non averlo visto carico come gli capitava di trovarlo quando erano avversari, Cicinho non l’ha presa affatto bene, consapevole che per migliorare condizione e morale occorre solo giocare. Le pagine de Il Tempo e de Il Corriere dello Sport affrontano la vicenda e le proponiamo fedelmente:

Totti e le lungaggini del rinnovo contrattuale

Archiviata la paura di un’operazione che lo avrebbe costretto a un lungo stop, Francesco Totti continua a seguire un allenamento differenziato al fine di guarire dai fastidi di un ginocchio che è croce – per la serie di pause cui obblica il Capitano – e delizia – che con quella gamba, il Pupone, riesce a rendere possibile anche l’impossibile.
In attesa di vederlo nuovamente prendere per mano una squadra che non può prescindere dal suo numero 10, tiene banco sulle pagine dei giornali la questione – che si sta allungando a dismisura – legata al rinnovo del contratto di Totti. Il Tempo, edizione odierna – riprende la faccenda per provare a capire i motivi di tante lungaggini.
Testuale:

Cosmi, basta cappellino: “Roma-Livorno, firmo per il pari”

Serse Cosmi sulle pagine de Il Tempo. Concentrato e sicuro di dover dare il massimo affinchè il Livorno possa porre fine a questo periodo difficile, nel quale i risultati non sono arrivati e il gioco neppure, il neo tecnico labronico dovrà già vedersela – all’esordio – con la sua squadra del cuore: quella che, se non fosse stato per un dirigente che mise i bastoni tra le ruote, sarebbe potuto essere la squadra di Cosmi.
E’ lo stesso tecnico a raccontarlo, annunciando che con tutta probabilità smetterà per sempre l’uso del cappellino, diventato un peso per il fatto che lo si ricorda come l’allenatore col cappellino prima ancora che come un tecnico capace di fare il proprio mestiere:

Christian Panucci: “Il Milan, la Roma, la Nazionale e tutto il resto”

 E’ l’ex per eccellenza di Milan e Roma. Con i rossoneri è cresciuto, con i giallorossi è esploso in maniera definitiva fino a diventare il campione che tutti abbiamo conosciuto. Ha saputo essere decisivo spesso, Christian Panucci, nello spogliatoio e in campo: non solo difensore di fascia (ma anche), non solo centrale difensivo all’occorrenza (ma anche), non solo goleador di razza (ma anche), non solo trascinatore (ma anche), non solo capitano in seconda (ma anche). Otto anni nella capitale, roba da non poterli certo dimenticare. Idolo dei tifosi, riferimento per i compagni, ottima spalla per ciascuno degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina giallorossa.
Il Parma lo ha voluto con sè per far crescere i giovani della formazione di Francesco Guidolin di fianco ad una figura trainante; il Milan lo aveva illuso di offrirgli la possibilità di chiudere la carriera in rossonero. Poi non se n’è fatto nulla. Christian Panucci a cuore aperto: ce lo propone il quotidiano Il Tempo in una intervista esclusiva che vi riportiamo fedelmente.

Tre anni al Milan, otto alla Roma. Christian Panucci è il giocatore giusto per presentarci la sfida Milan-Roma di domenica sera.
“Credo sarà una gara molto bella, giocata a viso aperto da entrambe le squadre visto che tutte e due hanno questa mentalità. La gente si divertirà”.
Per chi farà il tifo?
“Che domande! Io sono romanista. Il mio sentimento è indiscutibile. Credo che la squadra di Ranieri sia più completa, quindi vincerà”.

Totti Re del gol, i senatori Azzurri lo sanno

Francesco Totti e il Mondiale: se tormentone deve essere, che almeno valga la pena viverlo con l’auspicio che davvero il percorso del Pupone possa avere il proprio sbocco nell’avventura che attende l‘Italia in SudAfrica.

A riprendere la vicenda è, stamane, Il Tempo che dà almeno due motivazioni importanti ad avvallare la convocazione di Totti: la prima è che nessuno sta segnando quanto lui, la seconda è che i senatori avrebbero già dato l’assenso per il ritorno del capitano giallorosso. Ecco il brano testuale:

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