Totti Re del gol, i senatori Azzurri lo sanno

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Francesco Totti e il Mondiale: se tormentone deve essere, che almeno valga la pena viverlo con l’auspicio che davvero il percorso del Pupone possa avere il proprio sbocco nell’avventura che attende l‘Italia in SudAfrica.

A riprendere la vicenda è, stamane, Il Tempo che dà almeno due motivazioni importanti ad avvallare la convocazione di Totti: la prima è che nessuno sta segnando quanto lui, la seconda è che i senatori avrebbero già dato l’assenso per il ritorno del capitano giallorosso. Ecco il brano testuale:

Ecco perché Lippi sta pensando di richiamarlo in Nazionale. I numeri parlano chiaro: dal dopo mondiali 2006 a oggi, nessuno ha segnato tanto come Totti, tra campionato e Champions. Per frequenza del gol, il romanista (66 reti, 1 ogni 143′ giocati) batte anche il capocannoniere del nuovo campionato Di Natale (49, uno ogni 155′) e Gilardino (51, uno ogni 183′). Toni ha segnato 41 reti in 64 partite, mentre nell’anno di Fiorentina dopo il Mondiale teneva una media appena inferiore a quella di Totti, un gol ogni 153′. Rossi fra Liga ed Europa è a 27 reti in 86 presenze. Rispetto al primato di Totti fuori concorso Cassano (1 gol ogni 250′) e il brasiliano Amauri (1 ogni 208′) […] Nessuno di loro sarebbe infatti contrario a priori al ritorno del romanista nel gruppo azzurro: da Buffon a Cannavaro passando per Gattuso e, ovviamente, De Rossi, tutti hanno condiviso con Totti la gioia mondiale del 2006 e sognano il bis. C’è invece chi rischierebbe il posto se il capitano giallorosso tornasse a vestire la maglia della nazionale, ma si dice comunque felice se questo accadesse.

La conclusione, cui vale la pena dare risalto, porta la firma di Italo Cucci:

Lippi con Cassano s’era andato a infilare in un lungo e accidentato tunnel, con Totti ne può uscire brillantemente. In fondo, è mia opinione che questa Nazionale abbia COMUNQUE bisogno di un prestipedatore di classe, ispiratore o terminale di gioco non importa: i campioni ( i 10, in particolare) possono avere sulle spalle un numero, ma in testa e nei piedi mille giocate. Totti young è stato paragonato a Rivera, più tardi Zoff lo ha preferito a Baggio. Insomma, ha ragione Abete: “Dipende da lui”. Solo da lui.


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