
Il terremoto ad Haiti ha colpito John Arne Riise in maniera visibile. Gli oltre 200 mila morti e la devastazione totale di un Paese già povero di suo, hanno scosso il laterare della Roma che, in quattr’e quattro otto, ha deciso di fare qualcosa. Riise, a questo punto, non deve dimostrare più nulla. Dal punto di vista professionale, infatti, il campo parla per lui e lo fa – oramai – da parecchio tempo. Il giocatore della Roma meno sostituibile di tutti (anche per il fatto che manchi oggettivamente un sostituto in rosa) è apprezzato da colleghi, tifosi, allenatore, società. Ora, tanto di cappello per l’uomo, che è riuscito a fare quel che ci racconta Il Romanista:








