Fonte Gazzetta dello Sport, argomento di discussione: la A.S. Roma. Sul giornale, edizione odierna, si parla di netta rottura tra Rosella Sensi e Unicredit. Testuale:
Il Messaggero
Roma: tifosi in rivolta, incombe la paura del fallimento
Questo è l’articolo del ‘Messaggero’ che parla della rivolta dei tifosi giallorossi dopo le ultime dichiarazioni di Rosella Sensi.
Aumenta la rabbia e ritorna la paura tra i tifosi della Roma. Secondo i sostenitori di fede romanista ora non c’è solo da trovare al più presto un acquirente, ma sperare di non fallire. Il retroscena svelato da Il Messaggero sui passi decisi che ha effettuato in questi ultimi giorni Unicredit nei confronti di Italpetroli, ha svegliato quasi di soprassalto i fedelissimi giallorossi. Ieri nelle radio e in tutti i forum su Internet non si parlava d’altro che della grave situazione in cui si trova la società giallorossa. “Grazie di tutto famiglia Sensi, ma è arrivata l’ora di andare via e alla svelta. Angelini o chi per lui se ci siete battete un colpo, adesso o mai più”.
Unicredit in pressing su Rosella Sensi
L’ennesimo bilancio giornaliero inerente alla situazione societaria, lo svelano le pagine de Il Messaggero edizione odierna. Rosella Sensi sempre più pressata da Unicredit, mentre la somma di denaro vantata dall’istituto di credito continua a salire ogni giorno. Inesorabilmente. Testuale:
Bruno Conti torna ad occuparsi del settore giovanile
Un ritorno al passato per Bruno Conti che, tra qualche ora, oltre che continuare ad essere il Direttore Tecnico della prima squadra, tornerà a vestire i panni di responsabile del settore giovanile.
La decisone si rende necessaria per la volontà manifestata da Stefanelli, attuale titolare dell’incarico, di lasciare il suo incarico (motivi personali).
Per Conti molto probabile l’ausilio di un uomo di fiducia: si parla di Alberto De Rossi (impegnato però con i ragazzi della Primavera che stanno ben figurando nel girone) e di Andrea Stramaccioni, tecnico degli Allievi Nazionali.
A illustrarci lo scenario, le pagine de Il Messaggero nelle edicola stamane.
Testuale:
Julio Baptista per Pavlyuchenko: a gennaio si può
Tiene banco il mercato anche sulle pagine de Il Messaggero, che commenta in maniera approfondita le ultime indiscrezioni realtive al possibile Scambio tra Julio Baptista – che andrebbe al Tottenham – e Roman Pavlyuchenko, il cui cartellino ha perso un po’ di valore (da 15 a 12 milioni di euro) dando margini al club giallorosso per intavolare una trattativa.
Testuale:
Inter-Roma, Faty e Okaka: giallorossi del presente (e del futuro)
Hanno calcato l’erba di San Siro nel corso di Inter-Roma, e forse nemmeno loro si aspettavano di giocare tanti minuti contro i nerazzurri. Va meglio a Ricardo Faty, che sostituisce già al 34′ della prima frazione di gioco Daniele De Rossi – a cui non resta che la corsa in ospedale – mentre Stefano Okaka entrerà dopo 23′ della ripresa al posto di Mirko Vucinic. Più di una testata in edicola oggi inquadra i due giovanissimi – Faty ha 23 anni, Okaka 20 anni appena compiuti – quali elementi imprescindibili della Roma di domani.
Il Corriere dello Sport:
Roma-Fulham: per Ranieri è turnover
Roma pronta per la gara di Europa League nel corso della quale ai giallorossi tocca dare seguito al risultato utile ottenuto in terra inglese – 1-1 contro il Fulham, rete di Marco Andreolli allo scadere della partita – e alla vittoria di domenica contro il Bologna.
Claudio Ranieri, anche per risparmiare qualche forza in vista del match di fine settimana che vede i suoi uomini impegnati a Milano contro la capolista, punta deciso al turn over.
Ce ne parla Il Messaggero in edicola stamane:
Vucinic, Mexes e i rientri di Burdisso e De Rossi: ripartire dalle note liete
Sotto la lente di ingrandimento ci finisce il gioco della Roma. Vero è che in questa fase potrebbe bastare essere vincenti, che il gioco – poi – verrà. Ma la Roma viene da una striscia di tre sconfitte consecutive interrotta solo domenica, con la vittoria sul Bologna.
Il prossimo appuntamento di campionato vede i giallorossi impegnati con la capolista: la stessa Inter che fino a qui ha doppiato i punti messi in bagaglio dai giallorossi e che pare non avere punti deboli. Nonostante le premesse non siano delle più rosee, sulle pagine de Il Messaggero in edicola oggi si cerca di aggrapparsi a quegli spiragli che la gara contro i felsinei hanno lasciato intravvedere. Per ripartire da lì.
L’articolo:
Totti e Menez: il Capitano è in cura, il francese è un mistero
Fare fronte alle emergenze significa anche gestire una situazione tale per cui occorre fare i conti con ben sette assenze. Claudio Ranieri nel dopo gara di Udine lo ha ribadito a chiare lettere: questa Roma ha fatto il massimo, fermo restando che le mancano sette giocatori, tutti fermi per infortunio. Due degli interessati, ovvero Francesco Totti e Jeremy Menez, sono in fase di stand-by. Di Totti si conosce ogni dettaglio e la fase riabilitativa prosegue con tempi oggettivi; del francese, invece, ancora non si è capito cosa possa affliggerlo. Quale sia il male – o i mali – che ne limitano le prestazioni. Il parallelo della situazione fisica dei due calciatori viene ripreso in un pezzo de Il Messaggero in edicola oggi:
Ranieri a Mexes: “Rosetti, ancora non hai capito perchè ci mandano lui?”
Dopo averne analizzato in più di una modalità le decisioni assunte, ci si ritrova a parlare di nuovo di Roberto Rosetti, giudice poco imparziale – a detta di molti – della gara tra Milan e Roma. Su Il Messaggero in edicola oggi, più di un retroscena relativo alle fasi successive del match: attimi concitati nei quali i calciatori della Roma e il direttore di gara si sono rivolti la parola e hanno puntato l’indice gli uni contro l’altro.
Per Rosetti, ritornello prevedeibile: è colpa della Roma – queste a grandi linee le parole del direttore di gara – se il Milan ha rimontato e vinto. Ancora: responsabilità tutte giallorosse, questa l’evoluzione del Rosetti pensiero, se gli ospiti non sono riusciti a rimontare per esempio sfruttando l’azione nel corso della quale Daniele De Rossi si è fermato in ottima posizione pensando di essere in fuorigioco.
Montali gela Napoli, la Roma nel futuro?
Se ne parlava oramai come di cosa fatta e per diverso tempo abbiamo solo atteso l’annuncio ufficiale.
Già, perchè sembrava certo che Aurelio De Laurentiis fosse riuscito a convincere – con motivazioni importanti e a suon di euro – Gian Paolo Montali ad accettare il ruolo di direttore generale.
E, in realtà, il vulcanico produttore cinematografico lo aveva anche convinto,salvo poi obbligare Montali a fare marcia indietro nel momento della firma di un contratto modificato improvvisamente in dettagli importanti.
Pare che dietro l’angolo ci sia la Roma, decisa a includere le competenze di Montali nell’organigramma societario futuro.
Ecco come Il Messaggero in edicola oggi ha illustrato la faccenda:
Mexes: “Spalletti, mi manca tutto; Ranieri va conosciuto meglio”
Il principale responsabile di una difesa ballerina, neanche a dirlo, si è ritrovato a essere proprio colui che i maligni chiamano “La Ballerina”. Perchè è bello ed elegante anche sul terreno di gioco. Inutile fare finta di no: in questo inizio di campionato, la vita calcistica di Philippe Mexes ha virato improvvisamente: da fenomeno a brocco, da indispensabile a panchinaro di lusso.
Nel corso del mercato estivo, si è fatto a gara – tifosi, dirigenti, compagni di squadra – per convincerlo a restare, lui che di offerte e di contratti ne aveva pronti a volontà. Il Milan, il Chelsea, il mercato spagnolo e quello francese. Carlo Ancelotti, suo grande estimatore, avrebbe fatto carte false pur di averlo in Inghilterra. Mexes ha deciso di restare con l’obiettivo di riscattare il fallimento dello scorso anno.
Non solo, certo, ma anche una questione di onore. Di dignità. Un percorso da vivere insieme all’allenatore preferito, Luciano Spalletti. Mai avrebbe immaginato, Mexes, un avvio tanto disastroso e le dimissioni del tecnico toscano: un incubo. Sei reti prese nelle prime due giornate: l’approdo di Claudio Ranieri determina un lavoro certosino rispetto alla fase difensiva e Philippe Mexes è tra i primi a pagare la scarsa forma con l’esclusione dall’11 titolare. Lui che avrebbe voluto prendere per mano la Roma.
Come fanno Francesco Totti e Daniele De Rossi. Mexes che si era proposto quale riferimento di retroguardia, parte dell’ossatura irrinunciabile. Ranieri ci ha rinunciato eccome. Anzi: ci ha rinunciato e ha inanellato solo risultati utili. Utile, in tal senso, l’intervista rilasciata da calciatore a Il Messaggero in edicola oggi. Le parole del francese aiutano a capire qualcosa in più rispetto al momentaccio del centrale giallorosso. Eccole:
Abete su Totti in Nazionale: “Francesco vorrebbe, Lippi potrebbe: se i conti tornano…”
La speranza è che non diventi un tormentone perchè, qualora fosse così, assisteremmo alla solita cantilena pre Mondiale. Dell’io porterei questo, tu chi porteresti?
Eviteremmo volentieri, anche se va detto che la sensazione di questi giorni è sempre più marcata: Francesco Totti ha davvero diverse possibilità di tornare a vestire l’Azzurro. Magari proprio da prima punta.
Il capitano, con la sua assenza ingombrante, è riuscito ad offuscare – non sarebbe stato altrimenti possibile – la polemica legata alla mancata convocazione di Antonio Cassano e da qualche tempo a questa parte non si parla più di Fantantonio ma del Pupone.
Vuoi perchè quello ha davvero pochissime chance da giocarsi per rientrare nell’orbita di Marcello Lippi, vuoi perchè questi gode al contrario dell’incondizionata ammirazione dell’attuale commissario tecnico. A ciò, aggiungiamo anche il fatto che Daniele De Rossi ha ben spianato la strada al suo capitano con recenti dichiarazioni
“Cassano diverte ma segna meno di altri che in Nazionale non ci sono”
nelle quali leggiamo un assist al bacio. Roba che un passaggio sulla linea a porta vuota vale parecchio di meno. A tornare sulla kermesse di dichiarazioni recenti e proporre uno scenario spalancato al ritorno di Francesco Totti nella lista dei convocati da Lippi, ci pensa Il Messaggero che, nell’edizione odierna, propone le dichiarazioni rilasciate in tal senso di Giancarlo Abete, presidente federale, alle telecamere di RaiTre (Replay):
Ranieri – Menez, prove di convivenza
Dovesse rasserenarsi il clima, in concomitanza con l’inoltrarsi della brutta stagione, che circonda lo spazio nel quale Claudio Ranieri e Jeremy Menez stanno a distanza ravvicinata, significa ritrovare un calciatore che potrà dare una grossa mano nel corso della stagione, soprattutto in vista del trittico Coppa Italia – campionato – Europa League.
I due sono in tregua oggettiva e stanno cercando di ricucire un rapporto cominciato male, malissimo.
Perchè il mister non ha mai fatto grande affidamento sul transalpino e perchè Menez – finora – non ha certo garantito un impegno da “applausi a scena aperta”.
Anzi.
A riprendere e illustrare il tentativo in atto da parte dei due, ci pensa Il Messaggero edizione odierna. Ecco quanto riportato dal quotidiano: