Siena-Roma 1-0, la squadra di Luis Enrique non c’è

 A Siena, la Roma ha continuato la sua altalena di risultati, ma soprattutto ha evidenziato un’involuzione tecnico-tattico che ha portato il dg Baldini a dire che quella di ieri è stata la più brutta prestazione della stagione.

La squadra di Luis Enrique persevera a tracciare quel solco della discontinuità, che una volta manda in Paradiso (vedi Inter) e una volta all’Inferno (vedi Siena).

L’atteggiamento dei giallorossi era quello giusto, almeno nei primi dieci minuti, salvo poi lasciare il passo alla formazione di Sannino, che è bene dirlo subito, avrebbe meritato una vittoria con un margine più ampio.

Solo gli errori sotto porta non hanno permesso ai padroni di casa di chiudere il primo tempo in vantaggio.

A Siena la Roma si aggrappa a Totti

 Adesso più che mai, la Roma si aggrappa a Francesco Totti. Con le assenze di De Rossi, Gago e Osvaldo a mezzo servizio, la squadra di Luis Enrique fa affidamento sul suo capitano, che questa sera contro il Siena sarà ancora più responsabilizzato rispetto al solito.

In quello che ormai è un 4-3-1-2, il modulo del tecnico asturiano è sempre più incentrato su Totti, che fa da raccordo fra centrocampo e attacco, viste anche le momentanee difficoltà che sta incontrando Lamela.

Al Franchi, i giallorossi dovranno fare di tutto per conquistare una vittoria, che la riattaccherebbe al treno per la Champions League. Dopo la pesante sconfitta di Cagliari, la Roma si è risollevata, vincendo contro l’Inter e pareggiando a Catania nel recupero.

In Siena-Roma si rivedrà Osvaldo

 L’aveva promesso. Quando Pablo Daniel Osvaldo si infortunò all’inizio di gennaio, disse subito che sarebbe tornato prima due mesi e più diagnosticati dallo staff medico.

Ieri l’attaccante italo-argentino si è allenato con il resto del gruppo e questo fa ben sperare per una sua convocazione per la gara di lunedì prossimo a Siena contro la squadra di Sannino.

Roma-Siena 1-1, Luis Enrique: “Abbiamo paura”. Ma di cosa?

 Scrivere i numeri stagionali della Roma di Luis Enrique sarebbe un inutile esercizio di retorica. Sarebbe come dire che è tutto da buttare, che il lavoro fatto fin qui non va rivisto e corretto, ma rispedito nelle Asturie con la prima valigia disponibile.

Nel post partita contro il Siena, il tecnico spagnolo ha detto che la sua squadra ha paura. Ma paura di cosa? Dopo la sconfitta interna con il Cagliari, l’Olimpico ha applaudito Totti e compagni. Dopo il pareggio contro l’Inter, i giallorossi sono stati ricoperti di elogi.

Ieri sera alla fine di un primo tempo brutto in cui la formazione di Sannino ha giocato e prodotto di più, Osvaldo stava firmando una vittoria immeritata.

Quindi la domanda iniziale ritorna. Di cosa ha paura questa Roma? Prima del deludente pari contro i toscani, l’ambiente si era più o meno compattato per far parte di una rivoluzione che per ora ha portato una squadra di calcio a tirare raramente in porta.

Roma-Siena: Sannino elogia Luis Enrique

 Questa sera all’Olimpico si presenta il Siena di Sannino. La squadra toscana in questo campionato ha collezionato un pareggio in trasferta a Catania e una sconfitta in casa contro la Juventus.

Nella partita contro la squadra di Montella, i bianconeri hanno dimostrato in un campo difficile come il Massimino di poter giocare nella categoria. Nel ko interno di domenica scorsa, mister Sannino ha messo in difficoltà il suo predecessore Conte.

Al Franchi di Siena, infatti, Buffon e compagni non sono stati brillanti come nell’esordio contro il Parma. Merito della tattica maniacale dell’ex tecnico del Varese, che ha fatto in modo di non lasciare troppa libertà a Pirlo, che contro i gialloblu era stato il migliore in campo.

Per questo, la partita odierna è tutt’altro che semplice. Già nella gara contro il Cagliari, la Roma ha sofferto il pressing degli avversari che hanno spesso ostacolato De Rossi nella fase della costruzione del gioco.

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