Roma, idea tridente: Totti, Menez, e Vucinic

 Questo è l’articolo tratto dalla Gazzetta dello Sport sull’ipotesi del tridente.

Violino, violoncello e piano­forte. Oppure chitarra, basso e batteria. Nella musica funziona così: c’è il trio classico e c’è il trio rock. Nel calcio, di solito, il trio è composto da un trequarti­sta (il pianoforte o la chitarra) e due attaccanti. La Roma, do­ve il trio sta tornando di moda, propone una diversità: un cen­travanti nato trequartista (il chitarrista Totti), un centravan­ti che gioca spesso esterno (il basso Vucinic), un esterno che sa fare il trequartista (la batte­ria Menez). Finora, tutti e tre in­sieme hanno giocato solo 19 mi­nuti: quelli finali di Roma-Ju­ventus, ultima puntata della sa­ga spallettiana.

Ranieri, alla Roma pensaci tu!

Ora, il timone della guida – quello che a suo tempo, parole di Rosella Sensi, Luciano Spalletti decise di mollare quando la barca stava affondando – passa tutto nelle mani di Claudio Ranieri. Chiamato a interpretare un ruolo che non è solo quello del semplice allenatore ma arriva ad assumere caratteristiche più dettagliate che passano attraverso mansioni di motivatore, guida e riferimento unico per i calciatori.
La società ha beghe importanti cui prestare attenzione e per il tecnico testaccino – che già deve far fronte ad una crisi di risultati inanellata con le recenti prestazioni – l’esperienza giallorossa diventa totalizzante. All’orizzonte il Fulham, poi un campionato da rimettere nella retta via. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi sottolinea in maniera nitida l’importanza della figura di Ranieri in questa fase già cruciale della stagione giallorossa:

Damiano Tommasi: “Inzaghi, Zeman e quella volta che…”

35 anni compiuti lo scorso 17 maggio e, per Damiano Tommasi, arriva il momento di appendere gli scarpini al chiodo. Il generosissimo centrocampista veneto, che ha disputato le utlime gare della sua carriera calcistica in Cina alla corte del Tianjin Teda, scrive un articolo di commiato alla Gazzetta dello Sport che – edizione odierna – lo pubblica integralmente. Indimenticabile pre i tifosi della Roma, società nella quale ha disputato 10 campionati – dal 1996 al 2006 – collezionando 234 presenze e mettendo a segno 12 reti. Apice della carriera, ovviamente, lo scudetto conquistato in giallorosso nel 2000/01 per il quale Tommasi ha garantito un contributo imprescindibile, disputando in quell’anno la sua migliore stagione, conquistandosi di riflesso un posto in Nazionale: con la maglia azzurra colleziona 29 presenze segnando un solo gol (il 5 settembre 2001 nella partita vinta 1-0 contro il Marocco; ultima presenza in Nazionale l’11 giugno 2003). Eclettico, tatticamente di intelligenza raffinata, corretto con compagni e avversari: Tommasi è uno dei pochi che, in occasione di un grave infortunio, decise di firmare – era ancora alla Roma e l’allenatore era Fabio Capello – un contratto al minimo sindacale. I ricordi di Tommasi:

Milan-Roma: rassegna stampa

Che il direttore di gara di Milan-Roma abbia conquistato le prime pagine dei giornali, pare francamente inevitabile. Rosetti, infatti, ha contribuito in maniera decisiva – e non sempre puntuale – alla rimonta rossonera, lasciando più di un motivo di recriminazione alla compagine di Ranieri.
Le pagine dei maggiori quotidiani riprendono la tematica approfondendo i vari episodi accaduti ieri sera a Sn Siro. In discussione, innanzitutto, il rigore dato agli uomini di Leonardo: il fallo su Nesta da parte di Burdisso non sembrava così netto. Il Corriere dello Sport è in tal proposito deciso:
“Rosetti ha avvelenato il posticipo tra Milan e Roma, incidendo pesantemente sul risultato. Si discuterà anche oggi, anche domani, all’infinito: era rigore su Nesta? Guardiamola dalla parte di Rosetti e proviamo a dire di sì. Ma allora come si fa, con un metro simile, a non dare un rigore per un fallo ancora più netto e più solare su Menez nel primo tempo? Sarebbe stato il rigore del possibile due a zero”.
Per Epolis, è una Roma alla Diavola:

Totti k.o.: niente Fulham, Livorno a rischio

Lo stato di salute di Francesco Totti costringe il campione alla resa: niente Milan, anche se le speranze di giocare sono state vive fino all’ultimo secondo utile della vigilia, e con tutta probabilità ancora una settimana piena a riposo lasciando perdere gli impegni imminenti che vedono la Roma alle prese con il Fulham in Europa League e con il Livorno nel prossimo turno di campionato.
La risonanza effettuata al ginocchio ha sancito il verdetto: gonfiore evidente, inutile forzare per incappare in eventuali traumi che potrebbero – quelli sì – condizionare in maniera determinante l’andamento della stagione del Capitano giallorosso.
Il Capitano si può scordare il campo per altri sette giorni: allenamento differenziato ed esercizi mirati saranno la sua tabella di marcia.
A chiarire ulteriormente, ci pensa la Gazzetta dello Sport, in un articolo odierno:

Unicredit e Rosella Sensi: rapporto logoro ma nessun pignoramento azionario

Continua, e si arricchisce nei dettagli, la tenelovela societaria che coinvolge Unicredit e l’assetto societario giallorosso.
A spalancare i portoni della querelle nella quale sarebbero coinvolti Unicredit e Rosella Sensi ci aveva pensato, con un articolo di ieri, Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro a cui va il merito dell’anteprima (di cui vi abbiamo messo al corrente ieri mattina, ndr).
I vertici Unicredit non hanno commentato l’articolo ma si sono limitati ad una precisazione.
La vera notizia, tolte le ipotesi conseguenziali, è quella che riporta un’incrinatura nei rapporti tra la massima carica giallorossa e l’avvocato Roberto Cappelli, uomo Unicredit che ricopre un posto nel CdA capitolino.
A dettagliare la situazione ci pensa la Gazzetta dello Sport, alle cui fonti appare evidente che l’azione di pignoramento voluta da Unicredit non comprenda le azioni della Roma.
Articolo testuale:

Burdisso: “Milan-Roma, gara della svolta. Il mio futuro è in giallorosso”

Chi vanta una marcia tutt’altro che negativa contro il Milan e che si esalta quando vede rossonero è Nicolas Burdisso. L’ex nerazzurro, fino allo scorso campionato, ha vissuto le sfide con la società di via Turati in maniera ovviamente speciale: la stracittadina per eccellenza è, da sempre, una delle partite più seguite dalle telecamere di tutto il mondo. Per Burdisso i numeri dicono che su sei derby disputati, quattro si sono risulti in maniera favorevole per l’argentino mentre sono due quelli persi.
L’esordio di Burdisso nella stracittadina è un ricordo positivo: accadde nel dicembre 2005, l’allenatore nerazzurro era Roberto Mancini (al Milan continuava il ciclo di Carlo Ancelotti).
Il club di via Durini mise in cassaforte quella partita – nel corso della quale Burdisso subentrò nel secondo tempo – per 3-2 grazie alla rete decisiva di Adriano.
Difficile non pensare che il ritorno a San Siro non consenta al centrale giallorosso di trovare ulteriori stimoli: la voglia di espugnare il Meazza è enorme, quella di proseguire nell’inanellare prestazioni da applausi anche.
La Gazzetta dello Sport in edicola stamane riporta una bella intervista all’argentino, che riprende, uno a uno, i temi appena enunciati. Testuale:

Ranieri: “Ecco come Totti può tornare in Nazionale”

 L’Italia si è tolta un grande peso qualificandosi con una giornata di anticipo al Mondiale del Sud Africa e ora Marcello Lippi potrà scegliere se puntare su qualche vecchietto, o rilanciare un nuovo giovane.

Ovviamente, l’argomento di discussione resta la possibile presenza di Francesco Totti che, dopo aver rinunciato all’Azzurro pare aver ancora ceduto a quel fascino che la casacca della Nazionale emana su ciascuno.

Dalle pagine della Gazzetta dello Sport, il suo tecnico Claudio Ranieri spiega in una lunga intervista, come il capitano possa riuscire a far parte dei convocati per il Mondiale.

Ne riproponiamo gli stralci più significativi:

Il ritorno a Roma era il suo grande obiettivo?
“E’ stato un sogno”
Se l’aspettava?
“No, dopo la conclusione del rapporto con la Juventus volevo tornare all’estero. Mi aveva contattato lo Zenit di San Pietroburgo ma avevo altro per la testa”
Cosa vi siete detti con Spalletti il giorno del passaggio di consegne?

Totti, la Nazionale e il fascino del Mondiale in SudAfrica

Chi vorrebbe dargli una spinta e portarlo a Coverciano anche a piedi e chi resta fermo nel dire che, dopo aver dimenticato l’Azzurro, il suo nome non debba più essere preso in considerazione.Se ne parlerà spesso, da qui a maggio del 2010.

Continua a tenere banco sui giornali il caso Totti-Nazionale: sembra infatti che il capitano stia facendo il possibile per farsi trovare in condizione (nonostante l’ultimo infortunio) per far parte dell’organico chiamato a disputare i Mondiali del Sud Africa.

Ne parla proprio in mattinata la Gazzetta dello Sport, che riprende l’argomento e avanza una serie di ipotesi:

As Roma, Angelini torna alla carica

 Dopo giorni di silenzio si torna a parlare del discorso societario della Roma, con Francesco Angelini sempre più intenzionato a rilevare la proprietà dei giallorossi. Riportiamo l’articolo della Gazzetta dello Sport sull’argomento.

“È rimasto in silenzio per giorni, rispettando le con­segne: gli era stato chiesto di lavorare sottotraccia, di evita­re la luce dei riflettori. Anche dopo l’incontro con il sindaco Gianni Alemanno (giudicato da en­trambi positivamente), nessu­na dichiarazione ufficiale. Francesco Angelini ha aspetta­to che i suoi advisor completas­sero lo studio sulla Roma e ora è pronto a portare all’attenzio­ne di UniCredit il dossier con la sua proposta d’acquisto del club giallorosso, o almeno di una quota rilevante del pac­chetto azionario. Questo sarà un nodo da sciogliere: Angeli­ni corre da solo o avrà un part­ner? Intanto, si sa che l’impren­ditore farmaceutico è intenzio­nato a fare passi importanti con la banca a breve.

Roma-Cska Sofia: rassegna stampa

La Roma è finalmente tornata a predicare. Lo ha fatto nel deserto di un Olimpico che così vuoto mette davvero soggezione, ma lo ha fatto. Specie nella prima parte di gara, quando gli uomini di Claudio Ranieri hanno saputo imprimere all’incontro un ritmo che gli avversari non sono riusciti a seguire.

Nella ripresa, il Cska Sofia ha spinto con maggiore pressione ma i giallorossi, trascinati da un Nicolas Burdisso autentico leader difensivo e baluardo invalicabile, non hanno temuto nulla. Tutto ciò porta alla felice constatazione che, finalmente, si può parlare di una rassegna stampa tutta positiva per la Roma dei giovani, vittoriosa per 2-0 contro i modesti bulgari del Cska Sofia. Per il Corriere dello Sport:

“Una doppia festa. I giallorossi superano 2-0 il Cska con Okaka e Perrotta, rimettono le cose a posto nel girone e soprattutto non prendono gol”.

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