Totti, la Nazionale e il fascino del Mondiale in SudAfrica

di Redazione Commenta


Chi vorrebbe dargli una spinta e portarlo a Coverciano anche a piedi e chi resta fermo nel dire che, dopo aver dimenticato l’Azzurro, il suo nome non debba più essere preso in considerazione.Se ne parlerà spesso, da qui a maggio del 2010.

Continua a tenere banco sui giornali il caso Totti-Nazionale: sembra infatti che il capitano stia facendo il possibile per farsi trovare in condizione (nonostante l’ultimo infortunio) per far parte dell’organico chiamato a disputare i Mondiali del Sud Africa.

Ne parla proprio in mattinata la Gazzetta dello Sport, che riprende l’argomento e avanza una serie di ipotesi:

Francesco Totti vuole il Mondiale. Non lo dice, ma lo pensa. Lo vuole per due motivi: perchè avverte il fascino di un Mondiale in Africa e perchè, dopo i guai fisici degli ultimi anni, sarebbe una rivincita personale. La strada è però lunga, con tre problemi da affrontare: il primo è la salute.

Il motore di Totti è potente e fragile. Quando sta bene, Totti fa la differenza: la partita contro il Napoli è l’ultimo esempio. Ma il secondo goal di domenica è il simbolo del Totti moderno, un capolavoro costato una “pizzicata” ad un menisco, quello del ginocchio destro operato nel 2008 per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. Ieri stava meglio e potrebbe giocare contro il Milan: la visita di oggi al prof Mariani servirà per fare il punto.

Se ad aprile Totti starà bene, la sua candidatura sarà automatica. Ma non sarà invece automatica la convocazione. Per richiamare Totti bisogna preparare il terreno con i giocatori che hanno conquistato la qualificazione. Totti non vuole apparire come un usurpatore. Ma poi c’è Marcello Lippi, al quale spetta l’ultima parola. I due sono in ottimi rapporti, il CT ha detto pubblicamente di considerare chiuso il capitolo Totti. Ma se lui ad aprile scoppierà di salute, cosa farà Lippi?”


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