Le parole di Luis Enrique nella conferenza stampa pre-Parma sono state molte chiare.
Le Primavera in Italia sono molto distanti dalle squadre di Serie A e anche da quelle B spagnole. Non era un discorso relativo alla formazione di Alberto De Rossi, ma in generale al sistema calcio italiano.
Il tecnico giallorosso si è soffermato su Federico Viviani, dicendo che in Primavera giganteggia a differenza che con la prima squadra, ma solo perché è esempio che ha sotto gli occhi tutti i giorni.
Nel gelo di Siena, questa sera la Roma tenterà di approfittare delle sconfitte interne di Udinese e Inter, rispettivamente contro il Milan e il sorprendente Novara di Mondonico, che per la prima volta nella sua carriera ha espugnato il San Siro nerazzurro, per avvicinarsi alla zona Champions League.
Il giorno in cui si giocherà Siena-Roma ancora non si conosce (causa maltempo), ma quello che si sa è che Fernando Gago è in dubbio. Il centrocampista argentino è uscito malconcio dai 30’ disputati ieri a Catania, tanto da scendere a fatica le scalette dello stadio Massimino.
E’ passato quasi un mese e mezzo da quell’11 dicembre in cui una Roma incerottata fermò la Juventus capolista. Il rigore fallito da Totti lasciò l’amaro in bocca per una vittoria insperata solo qualche ora prima.
Archiviato il pareggio contro la Juventus, in casa Roma si sta già pensando alla trasferta di domenica prossima contro il Napoli al San Paolo.
Nell’emergenza si è vista una della Roma migliori della stagioni. Non perché giudichiamo con occhio benevole una squadra con molte defezioni, ma perché i giocatori hanno combattuto su ogni pallone e non hanno mostrato quell’arrendevolezza, che si è vista in alcune partite.
Fra qualche ora terminerà l’attesa per la gara, che per importanza è seconda solo al derby. Roma-Juventus chiude la 15esima giornata e per Luis Enrique è una partita nella partita, perché dopo le due sconfitte consecutive contro Udinese e Fiorentina, il suo progetto tattico inizia a scricchiolare.
Nell’esordio brillante di Bojan, nella conferme di Totti e De Rossi e nel giovane Viviani che avanza, Luis Enrique ha avuto la conferma: la strada è quella giusta. Perché contro il Vasas i nuovi José Angel e Heinze hanno dimostrato affidabilità, i vecchi, tranne alcuni casi, hanno dato la sensazione di aver capito cosa vuole il tecnico asturiano.