Toni: “Sogno una festa al Circo Massimo”

 Luca Toni, intervistato da Il Messaggero ha parlato di Roma, della Roma e non solo:

L’infortunio al polpaccio ha rovinato i suoi piani di rivincita. Un imprevisto che è anche una novità: è vero che, nella sua carriera, non si era mai fermato per un problema muscolare?
«Mai. Solo caviglie e tendini. E normali contusioni. Gli stiramenti proprio non li conoscevo. Ormai è andata…».
Ha spiegato tra l’altro che il freddo, venendo dalla Baviera e dalla Bundesliga, non c’entra niente.
«Sì, è così. Ma in questi giorni ci ho riflettuto e forse il clima di Torino può aver inciso. In Germania i campi sono riscaldati, quello dell’Olimpico, la sera di Juve-Roma, era ghiacciato e al tempo stesso molle. Quindi, brutto».

Info biglietti Panathinaikos-Roma

 L’As Roma, attraverso il proprio sito ufficiale, rende note le modalità d’acquisto dei tagliandi per la gara FC PANATHINAIKOS – A.S. ROMA, andata dei sedicesimi di finale di Europa League, che si svolgerà all’“ OAKA” Stadium  di Atene il 18 febbraio prossimo con fischio d’inizio alle ore 22.05 (ora locale).

PREVENDITA CON PRELAZIONE DEI BIGLIETTI:
A.S. ROMA informa tutti coloro che hanno partecipato ad almeno tre delle cinque precedenti trasferte internazionali (Fasi di qualificazione: Gent del 06/08/09; Kosice del 20/08/09. Fase a gironi: Basilea del 17/09/09; Fulham del 22/10/2009; CSKA del 16/12/2009), che verrà Loro riconosciuto un diritto di prelazione per l’acquisto del biglietto d’ingresso della presente gara. Per esercitare tale diritto di prelazione sarà necessario recarsi dalle ore 10.00 del 29 gennaio, alle ore 18.00 del 4 febbraio 2010 esclusivamente presso l’A.S. ROMA STORE di Via Appia Nuova 130 dove, presentando un valido documento di riconoscimento insieme ai tagliandi di almeno tre delle cinque precedenti gare acquistati a proprio nome, sarà possibile acquistare e ritirare immediatamente il biglietto valido per l’ingresso alla gara F.C. PANATHINAIKOS – A.S. ROMA del 18/02/2010.

L’avversaria: L’imprevedibile Chievo di Di Carlo

L’AVVERSARIA. Sabato 9 gennaio ore 18 stadio Olimpico: Roma-Chievo. Il Chievo Verona somiglia al Cagliari: due squadre solide e arcigne, con difese attente e chiuse, centrocampi muscolari imbottiti di uomini di fatica, attacchi tonici e funzionali alla coralità del gioco. Neppure gli uomini di Mimmo Di Carlo, come quelli di Massimiliano Allegri, vantano in rosa il fuoriclasse in grado di garantire il salto di qualità ma la forza del gruppo in quota al club di Luca Campedelli – maggior azionista dell’azienda dolciaria Paluani – è quella di assemblare 90′ all’insegna di una pressione costante.
Squadre da metà classifica, lo dice la graduatoria, alla ricerca di una salvezza immediata che possa consentire di guardare, all’occasione, un po’ più in là. L’Europa League, per entrambe le formazioni, equivarrebbe a uno scudetto. Team abituati per antonomasia a soffrire fino in fondo, a non mollare mai: se allo spirito di sacrificio, poi, aggiungiamo una qualità generale quantomeno discreta, ecco spiegato l’appellativo di squadre “rivelazione” che, da inizio stagione, tanto i veneti quanto i sardi si portano dietro. Claudio Ranieri lo sa bene: distrarsi un attimo, con club di tale struttura, significa pagarla cara. Il 2-2 di Cagliari insegna in tal senso qualcosa.
CHIEVO VERONA STORY. La seconda squadra di Verona, dopo decenni di grande calcio osservato dalla finestra per l’ombra – pesante come un macigno – dell’Hellas Verona, si è trovata in un colpo solo a rappresentare il mondo del pallone che conta a nome della città di Giulietta: hanno contribuito, in tale ottica, sia la crescita del Chievo – una scalata incredibile cominciata nel 1929 con l’iscrizione al campionato dei Liberi Veronesi e culminata con l’approdo in serie A in seguito alla storica promozione dalla Cadetteria nel 2000/01 – che il declino penoso dell’Hellas – dallo scudetto conquistato nel 1984/85 alla miseria dell’attuale militanza in Lega Pro.

L’avversaria: Cagliari, Matri e Jeda per affossare la Roma. Panchina per Ariaudo e Nenè

Il calciomercato invernale ha provvisoriamente sancito: Cagliari-Roma finisce 1-1. Un innesto per parte a rinforzare due organici con potenzialità già importanti e in ballo per obiettivi evidentemente differenti. Forse l’acquisto di Lorenzo Ariaudo (giunto dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto, contratto quadriennale) non vale – per importanza e entità – quello di Luca Toni, ma il gioiellino va a rimpolpare un reparto – quello difensivo – che Massimiliano Allegri ha bisogno di accrescere quantitativamente (nulla da dire sulla qualità, le 21 reti incassate dai sardi pongono quella del club di Cellino come uno dei reparti arretrati più affidabili: solo sei squadre hanno incassato meno reti) per consentire un turn over più efficace.
Tant’è, il Cagliari che si appresta a ricevere la Roma per il diciottesimo turno di serie A (sessantaduesima sfida tra sardi e capitolini: nelle gare fin qui disputate, 24 vittorie giallorosse e 14 sarde, 22 i pareggi) è una squadra tonica, solida, in salute. Lo dice la graduatoria: 23 punti in classifica, a sole quattro lunghezze dall’Europa League e a dieci punti di distanza dai play out. Per nulla male, visto che l’obietttivo dichiarato di Matri e compagni è quello di conquistare una salvezza tranquilla. Venisse qualcosa di più, tanto meglio.

L’Inter ripiomba su Baptista

 Da Il Corriere dello Sport:

Via Vieira, dentro Julio Baptista. L’Inter non si ferma ed è pronta a regalare un altro rinforzo a Josè Mourinho. Un rinforzo diventa­to una necessità nel momento in cui il club nerazzurro ha raggiunto un accordo con il Manchester City per il trasferimento del francese. L’emer­genza a centrocampo contro il Chie­vo (squalificati Stankovic e Thiago Motta, infortunati Muntari, Khrin e quasi certamente Cambiasso), scon­siglia di correre rischi in prospettiva Chelsea.

Riise: “Nel 2010 voglio vincere due coppe”

 L’intervista di John Arne Riise rilasciata al canale tematico della società giallorossa Roma Channel:

Come hai passato le vacanze?
“Molto bene, anche se al freddo. Eravamo 15 gradi sotto lo zero. A me il Natale piace passarlo con la famiglia e gli amici”.
In Inghilterra si gioca anche il 26 dicembre.
“Qui è meglio. Preferisco fare un po’ di vacanza. Ci sono troppe partite anche in Italia, ma a Liverpool non mi fermavo veramente mai”.
Sei d’accordo con Platini, quindi. Meno partite.
“Le vacanze sono importanti per tutti”.
Ne risente la qualità?
Sicuro. Adesso, per esempio, sto molto bene fisicamente”.
Ti sei allenato?
“Mi sento bene, ho perso mezzo kilo. Mi sono allenato per due ore tutti i giorni. Questo è un periodo importante per me e la squadra e vogliamo continuare così”.

Natale in Champions: la Roma già brinda al 2010

Motivi per brindare, la Roma ne ha già qualcuno. Il 2010, infatti, comincia nel segno di Francesco Totti, fresco di rinnovo di contratto, e con un derby appena archiviato in maniera positiva – anche se la Lazio di questi tempi non è avversario irresistibile -; riparte con il ritrovato amore tra tifosi e squadra, con la voglia di lottare per traguardi importanti.
Non più una chimera il quarto posto in campionato, per i giallorossi la Champions League è adesso un obiettivo primario.
Tratto da Il Tempo edizione odierna:

Tra la Roma e la Champions c’è di mezzo Panucci

 La Roma si prepara alla sfida di domenica prossima contro il Parma. L’Olimpico si fa bello e si veste con l’abito delle grandi occasioni, quelle che in casa giallorossa non si vedono da più di un anno. Sette stagioni e sei mesi dopo quel Roma-Parma del 17 giugno 2001 che consegnò alla Roma di Fabio Capello e Francesco Totti il terzo tricolore della storia giallorossa. Duemilasettecentoquarantuno giorni di distanza sarà sempre il Parma l’avversaria da superare per conquistare l’obiettivo di una stagione; il prestigio sarà diverso e più modesto, è vero, ma l’attesa per un piazzamento Champions – che a Trigoria manca ormai da due anni – è grande, per quel quarto posto mai raggiunto lo scorso anno e che ora è a soli 3 punti. Per raggiungerlo “basterà” vincere contro la squadra di Giudolin e, soprattutto, di Christian Panucci. L’ex difensore romanista, che in giallorosso ha lottato per 8 stagioni, nella conferenza stampa improvvisata in un hotel parmigiano di qualche giorno fa, ha lanciato la sfida ai suoi ex compagni: “Non mi piace perdere, ora sono del Parma e mi batterò fino alla morte. Lo farei anche se la Roma l’allenasse mio padre”. Tra le parole di sfida, però, l’ex Grinta della Curva Sud si è lasciato scappare anche un attaccamento ai colori giallorossi: «Roma è la città della mia vita, il mio amore, ci ho passato nove anni fantastici e sono legato a tutti. Non avrei, fino a sette mesi fa, mai voluto giocare questa partita». Il difensore di Savona, però, ha già affrontato la Roma da avversaria in 6 occasioni: il suo bottino contro i giallorossi è di  4 vittorie (66,7 %), 1 pareggio (16,7 %) ed 1 sconfitta (16,7 %) datata 13 ottobre 1996, quando Cappioli, Balbo e Totti (con un pallonetto a Sebastiano Rossi) superarono il Milan per 3-0.

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