Bayern Monaco-Vucinic: alla Roma un “tesoretto”…

 I nomi di Vucinic e Toni attivano l’asse Roma-Bayern Monaco. Calciomercato già in fermento e la prima notizia che giunge come un fulmine a ciel sereno è che le trattative che coinvolgono la società giallorossa e quella bavarese potrebbero farsi intriganti attorno al nome del montenegrino (valutato 30 milioni di euro).
ESPEDIENTE. Appena dopo Pasqua, il procuratore di Luca Toni – Tullio Tinti – dovrebbe incontrare la dirigenza capitolina per iniziare a discutere della situazione del proprio asssistito: Toni vuole la Roma ma il contratto del centravanti ex Fiorentina è di proprietà dei tedeschi che ne detengono il possesso fino al 30 giugno 2011. Il Bayern Monaco ha acconsentito al prestito gratuito della punta accollandosi anche metà dell’ingaggio ma l’opzione giallorossa è in via di scadenza. A conti fatti, Toni dovrebbe tornare a Monaco di Baviera il 30 giugno 2010. La volontà – fortissima – del calciatore è quella di restare nella Capitale: sarebbe disposto a ridursi (si vocifera della metà) l’ingaggio a patto di una buonuscita dalla Germania ma occorre trovare un accordo con il club di Rummenigge, già magnanimo verso il calciatore e la Roma nel corso della sessione di mercato invernale.
VUCINIC. Il dialogo aperto per il cartellino dell’ariete potrebbe coinvolgere anche Mirko Vucinic. La notizia, trapelata nelle ultime ore, è clamorosa ma ha motivo d’essere. Ovvero, il tesoretto (30 milioni di euro circa) che il Bayern Monaco incasserebbe dall’inevitabile (per volere del calciatore e per mantenere fede a una promessa fatta dal club tedesco nella passata stagione) cessione di Frank Ribery, il talentuoso 26enne corteggiatissimo da Barcellona e Real Madrid (a cui si è già promesso?). Entrambi i club spagnoli farebbero carte false pur di assicurarsene le prestazioni e, a fronte di un introito economico importante (i 30 milioni, appunto) al Bayern non resterebbe altro che salutare definitivamente il francese. Ecco, motivato l’accostamneto di Mirko Vucinic ai bavaresi.

L’idea: Doni dalla Roma al Bayern per riscattare Luca Toni

Si comincia a ragionare intorno alla prospettiva di lasciar partire Alexander Doni, il cui ingaggio pesante sta diventando un fardello, per risparmiare soldi e fare cassa. Il motivo? riscattare il cartellino di Luca Toni, che da Roma non vuole andare via. Quel che potrebbe venir fuori è uno scambio di cartellini con conguaglio in favore dei bavaresi. L’articolo integrale de Il Corriere dello Sport in edicola stamane:

Doni per Toni. Che, per l’attaccante, potrebbe pure sembrare un Babbo Natale che ha perso il senso del calendario, ma che in realtà potrebbe essere un’operazione di mercato che andrà in scena tra giugno e luglio prossimi. Perché Toni vuole rimanere alla Roma e la Roma è intenzionata ad acquisirlo definitivamente. Perché Doni è uno di quei giocatori dallo stipendio pesante che, per scelta di entrambe le parti, non pare più far parte del progetto Roma, sempreche si possa parlare di progetto. La società giallorossa ha ormai deciso di riscattare il cartellino di Toni, arrivato in prestito nel gennaio scorso, ma tuttora di proprietà del Bayern Monaco con cui l’attaccante che domani a Livorno tornerà in campo da titolare, ha un contratto in scadenza il trenta giugno del 2011 in cambio di sei milioni cash che fanno quasi il doppio al lordo.

Roma 2009/10: Doni vs. Julio Sergio, i numeri dicono che…

 Roma-Milan alle porte con tanto di novità legate alla difesa dei pali giallorossi: Alexander Doni sta per accomodarsi in panchina, Julio Sergio è in procinto di riprendersi il ruolo da titolare. Destini, quelli dei due brasiliani, diametralmente opposti rispetto a quanto accadeva lo scorso anno, nel corso del quale la titolarità di Doni non veniva messa in discussione da nessuno. Anzi, pilastro indiscusso di una Roma che se barcollava, non lo faceva certo per demeriti del suo estremo. Poi, una svolta radicale nel giro – appunto – di dodici mesi: Doni messo in panca per fare posto a Julio Sergio, in quella che è da leggersi come la prima, vera decisione effettuata da Claudio Ranieri da che fa l’allenatore della Roma. L’ex riserva, in questo lasso di tempo, ha a tal punto convinto piazza, squadra e società che i tifosi lo invocano a gran voce quando non c’è, il reparto di retroguardia sembra risentire della sua assenza, i vertici societari non possono esimersi dal considerare Julio Sergio quale pedina della Roma. Presente e futura.

Doni: “Sbagliare capita, ma sono contento per il sostegno dei tifosi”

Hai giocato tranquillo nonostante le critiche.
“Sì, ho cercato di fare una buona partita, di aiutare la squadra. Sono contento per l’aiuto che mi hanno dato i tifosi. Quando perdi prendi i fischi, se vinci gli applausi. Sono contento che mi hanno sotenuto”.
Catania poco pericoloso.
“Ci siamo comprtati bene. Il campo era bruttissimo, difficile giocarci. Però cerchiamo sempre di vincere. Abbiamo fatto la gara giusta. L’importante era vincere”
I tuoi compagni ti hanno difeso.
“A me piace sentire il capitano, il vicecapitano e l’allenatore. Alla fine si dicono tante bugie in giro. Poi arrivano glia altri, chi ti conosce, e dice la verità Sono contento per questo. La voro qui da cinque anni. Abbiamo un bel gruppo, stiamo tutti i giorni insieme e la verità viene sempre fuori”
Hai fatto un dribbling al cardiopalma…
“L’ho stoppata male e ho dovuto fare quella cosa. Per giocare nella Roma un portiere deve essere sempre tranquillo e fare bene. Non sempre ci si riesce. Bisogna solo pensare alla partita”.
A Roma escono voci particolari. Vuoi smentire di essere in competizione con Julio Sergio?
“Il rapporto con Julio è ottimo. Stiamo sa tanti anni qui, poi è normale che magari non stai bene con tutti, ma solo con alcuni. A volte andiamo a cena con i brasiliani a volte con tutti”

 Le dichiarazioni di Doni nel dopo gara di Roma-Catania: “Ho cercato di fare una buona partita, di aiutare la squadra. Sono contento per l’aiuto che mi hanno dato i tifosi. Quando perdi prendi i fischi, se vinci gli applausi. Sono contento che mi hanno sostenuto. La gara? Ci siamo comportati bene. Il campo era bruttissimo, difficile giocarci. Però cerchiamo sempre di vincere. Abbiamo fatto la gara giusta. L’importante era vincere. A me piace sentire il capitano, il vicecapitano e l’allenatore. Alla fine si dicono tante bugie in giro. Poi arrivano glia altri, chi ti conosce, e dice la verità Sono contento per questo. La voro qui da cinque anni. Abbiamo un bel gruppo, stiamo tutti i giorni insieme e la verità viene sempre fuori. Il dribbling? L’ho stoppata male e ho dovuto fare quella cosa. Per giocare nella Roma un portiere deve essere sempre tranquillo e fare bene. Non sempre ci si riesce. Bisogna solo pensare alla partita. In competizione con Julio Sergio? Il rapporto con Julio è ottimo. Stiamo sa tanti anni qui, poi è normale che magari non stai bene con tutti, ma solo con alcuni.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.