Una settimana da Dio. Difficilmente Leandro Greco dimenticherà gli ultimi cinque giorni: da Basilea al derby sola andata, appena il tempo di realizzare di aver segnato il primo gol in Champions ed ecco che Ranieri lo butta dentro per la sua prima stracittadina con la prima squadra. «Sono contento – ha detto alle telecamere di Roma Channel con l’aria ancora leggermente frastornata -, ho lavorato tanto e ora mi sto togliendo qualche soddisfazione. Sono rimasto consapevole del fatto che qui ci sono tantissimi campioni, ma ero tranquillo prima e lo sono ancora. C’è ancora tanto da lavorare e spero di avere un’opportunità in più».
derby
Grande Roma, la Lazio rimane a bocca asciutta
Per se stessa e per gli altri. La Roma rilancia la sua stagione e accorcia la classifica del campionato vincendo un derby che, come sempre, ha lasciato tante polemiche nella coda. Gli episodi sono stati importanti: la Roma ha segnato due volte su rigore, la Lazio ne ha chiesti almeno due non concessi, è stato annullato un gol di Greco per millimetrico fuorigioco di Borriello, Fabio Simplicio e Foggia hanno colpito due traverse a portieri strabattuti.
Lazio-Roma, Hernanes: male la prima
Quando Vucinic realizza il secondo rigore a tre dalla fine, la telecamera impietosa va dritta su di lui. Hernanes ha la mano sinistra appoggiata nella parta superiore della panchina e gli occhi lucidi. La Lazio ha perso il derby e lui reagisce come se la responsabilità fosse tutta sua. Ovvio che non è così. Era il giocatore più atteso, questo sì, ma la sconfitta nel derby non è certo colpa sua.
E il piccione dove sta?
«E il piccione dove sta?». Quelli della sud si trattengono all’interno dell’Olimpico improvvisando il ritornello. L’aquila laziale, già esposta ma tenuta a terra per motivi di sicurezza, viene declassata al rango di commestibile pennuto. È il bello, o il brutto, a seconda dei punti di vista, del derby. Che la Roma vince 2-0 interrompendo la fuga della Lazio e facendo un bel regalo a se stessa e a un campionato tornato alla portata di tutti. Finisce con le squadre quasi abbracciate al centro del campo e non si tratta di una rissa, anche se mille episodi da moviola e relative polemiche avrebbero potuto suggerire un epilogo meno tranquillo. Meglio così. Rigori & moviola – Derby di rigore, da quelli (netti) trasformati da Borriello e Vucinic all’inizio e alla fine del secondo tempo, a quelli che la Lazio reclama in quantità industriale.
Vucinic: gol con dedica
Una settimana da sogno, iniziata lunedì con la nascita di Aleksandar e terminata domenica con il rigore della sicurezza trasformato sotto la Sud. Mirko Vucinic, al quarto centro nella stracittadina e al settimo contro la Lazio, non poteva chiedere di meglio. La dedica, con tanto di maglietta, è scontata. «È per mio figlio. Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto, il resto non conta». Neanche le proteste laziali: «Come diceva Boskov, rigore è quando arbitro fischia». Il futuro, dopo un pomeriggio così, ha tutta un’altra prospettiva.
Crepuscolo: Falqui-la
La regola riporta il principio che il calcio è un
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E’ successo negli ultimi scampoli di gara. Mentre Lazio-Roma si
Totti – Zarate, lo strano derby dei numeri 10
Da Il Tempo:
Un derby vietato ai numeri dieci. Esclusi e arrabbiati. Totti per una squalifica «inventata» da Gervasoni in Roma-Lecce, Zarate per il voltafaccia di Reja che nelle ultime cinque partite l´ha sempre schierato dall´inizio e ora lo mette in panchina nella sfida più importante. Come un pilota di Formula Uno che conduce la gara e viene richiamato ai box all´ultimo giro. Ma se l´argentino può comunque sperare di ribaltare la sua domenica nel corso della partita, Totti la seguirà sconsolato da casa. Stare fuori dal derby per uno come lui è un boccone amarissimo da mandare giù. Nei giorni scorsi ha provato comunque a “infilarsi” nella partita. A modo suo. Con l´ironia che, a quanto pare, ha colpito nel segno.
Vucinic – Floccari, ricordate?
Inevitabile tornare con la memoria all’ultimo Lazio-Roma. Era aprile, per Sergio Floccari un incubo, per Mirko Vucinic un sogno. Da La Gazzetta dello Sport:
Che cos´è un incubo, che cos´è un sogno: chiedere a Sergio e a Mirko. Sergio quel 18 aprile masticò un calcio di rigore, Mirko il rigore lo mangiò, poi digerì pure il dessert su punizione. Sergio i compagni lo trovarono solo nello spogliatoio a piangere, Mirko i compagni lo portarono in trionfo, mentre lui continuava ad urlare mondo “Vamos”. Sergio non se ne faceva una ragione: il derby aveva cambiato segno per colpa sua. “È molto bellissimo”, commentò invece Mirko in un italiano sconcertante almeno quanto i suoi momenti di apatia in campo.
Il Pek si candida, Burdisso ci prova
David Pizarro e Nicolas Burdisso: Lazio-Roma dovrebbe vederli in campo nonostante le precarie condizioni fisiche. Da La Gazzetta dello Sport:
I due grandi dubbi di Ranieri si chiamano Nicolas Burdisso e David Pizarro. Perso Juan per il fastidio al flessore sinistro (non è certo il rientro mercoledì con la Fiorentina), si sta lavorando duro per recuperare l´argentino. A Trigoria c´è ottimismo, puntando su una imbottitura speciale a protezione della caviglia sinistra “pestata” mercoledì a Basilea. In ogni caso, è probabile che a Burdisso sia somministrato anche un antidolorifico sulla parte.
Sprint Pizarro. C´è ottimismo anche per Pizarro. Il giocatore, in realtà, da lunedì sta lavorando sottotraccia per giocare il derby e il piano sembra essere riuscito. A questo punto Ranieri è pronto a varare un rombo a centrocampo, col cileno vertice basso.
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Ranieri: “Timore? Mai”
La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Lazio-Roma raccontata da La Gazzetta dello Sport:
Facciamo outing: nonostante i toni come sempre sobri, noi cacciatori di slogan pre-derby riusciamo a trovare anche stavolta qualcosa che ci piace, che faccia titolo. Ciò che invece si perde, nelle parole di Claudio Ranieri, è un doppio dato: la straordinaria cavalcata del 2010 (che vedete a fianco) ed il fatto che nella sua carriera italiana ai massimi livelli, fra Roma e Torino, non abbia perso neppure un derby (5 vittorie e un pari). È questi numeri, in fondo, dovrebbero dare ottimismo all´universo giallorosso assai più delle frasi ad effetto. Fuochi & Divari. Ovvio, comunque, che l´apprezzamento per la Lazio è pari almeno alla voglia di batterla. “Reja è una grande allenatore e sta facendo benissimo – dice Ranieri . La Lazio è in testa e io dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se è un fuoco di paglia, problemi loro. Noi comunque proveremo a dargli fuoco sicuramente”.
Clima di tensione, paura incidenti
Le poche ore che separano dal derby Lazio-Roma raccontate da Il Corriere della Sera:
Pezzi di asfalto, tubi d´acciaio, bottiglie di vetro. Moltissime bottiglie. Oggetti che sono saltati fuori nelle ultime ore dalle siepi attorno allo stadio Olimpico. A trovarli sono stati i poliziotti impegnati nella continua bonifica delle strade che portano all´impianto sportivo. Non è chiaro se siano stati nascosti da qualcuno con l´intenzione di usarli oggi pomeriggio, oppure se si tratta di rinvenimenti casuali da parte degli agenti. Scarti di cantiere, che però i teppisti potrebbero trasformare in armi pericolose. E per questo sono stati portati via. Per tutta la scorsa notte l´area dell´Olimpico è rimasta chiusa.
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