Champions League, ecco la Roma

 Dalla  Gazzetta dello Sport:

Un tempo ostaggio dei teppisti. Un tempo a giocare al calcio. Vince la Roma, perché  ci prova più della Lazio, perché  è più forte e perché è anche più fortunata. Il secondo tempodel derby romano, che  proietta i giallorossi nelle immediate  vicinanze della zona  Champions e fa sprofondare  sempre più in basso i biancocelesti,   restituisce a tutti un po’  del sapore del buon calcio antico. Per carità, niente di straordinario, ma il palo di Zarate, la  parata miracolo di Julio Sergio su Mauri, e quelle di Muslera su Perrotta e Riise in mezzo alle quali c’è il gol-partita dell’operaio Cassetti, profumano di pulito. Quel che accade durante un primo tempo nel quale in pratica non si gioca, decisamente no: la guerriglia in Tribuna Tevere mentre le curve,  composte in modo come minimo curioso, stanno a guardare, il numero inspiegabilmente alto di bombe carta che chissà  perché continuano a entrare  nello stadio, la sospensione di otto minuti imposta a Rizzoli dal responsabile dell’ordine  pubblico, i tre annunci dell’altoparlante con la minaccia di  sospendere il match. Tutto orribile. Tutto da non dimenticare.

Ranieri: “L’emozione di un bambino in Curva Sud”

 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel dopo gara di Roma-Lazio:
LA PARTITA – “L’interruzione nel primo tempo non ha agevolato nessuno. Nella prima frazione è stata una partita brutta, il secondo tempo è stato più equilibrato e bello. La Lazio è andata vicina al vantaggio, poi siamo stati bravi a trovare l’azione del gol. Il segreto? La grande giocata che abbiamo fatto coralmente. A centrocampo dovevamo restare stretti, ho dovuto cambiare Menez a fine primo tempo perchè eravamo in sofferenza nel centrocampo in inferiorità numerica. Quando abbiamo ricompattato il centrocampo è li che abbiamo vinto la partita. Con Brighi è andata molto meglio. Io credo che dopo lo spavento la squadra abbia fatto qualcosa in più. Dopo il gol si è vista la Roma che mi piace, che pressa e che mette in difficoltà“.
SENSAZIONI – “E’ stata una delle emozioni più forti della mia vita. Avevo uno sconvolgimento interno notevole. Mi torna il mente il batticuore di quando ero ragazzino in Curva Sud. Se mi sono buttato in mezzo al campo, io che sono timido, potete capire… Da romani ci tenevamo. La squadra è stata nervosa“.

Le pagelle di Roma-Lazio: Juan Mondiale, Mexes con tutta l’anima, Cassetti dal “cielo”

 Julio Sergio 7,5: Neutralizza con un guizzo un insidioso tiro-cross che i compagni di reparto lasciano sfilare. Niente a confronto del miracolo con cui, nel secondo tempo, si oppone ad una conclusione a botta sicura di Foggia.
Burdisso 6: Ranieri lo piazza a destra per contenere le fiammate biancocelesti. L’argentino ha grinta e tempi giusti per il derby, anche se l’attitudine lo porta ad accentrarsi. Nella ripresa soffre un po’ i giri alti di Zarate. Una sua leggerezza per poco non costa lo svantaggio. Impiega poco a recuperare la concentrazione.
Mexes 7: Con tutta l’anima. Prende a battagliare dal primo minuto di gioco. Allontana senza fronzoli ogni pallone che gli pare minaccioso. Un infortunio al ginocchio lo costringe alla resa. Dal 44′ Cassetti 7: Il gol della vita. Nel mezzo di una prova sufficiente, prende la rincorsa dal paradiso e spedisce la Lazio all’inferno.

Derby, l’Olimpico si fa bello

 Dal Corriere dello Sport:

Sessantamila, forse più. Sarà un derby con le atmosfere e il clima dei derby migliori, con due tifoserie che al motto il derby viene prima di qualsiasi altra cosa, hanno messo da parte i rispettivi malumori, per stringersi attorno alla loro squadra con l’obiettivo di poter vivere una notte da ricordare a lungo. Con il ritorno anche delle coreografie che hanno fatto la storia dei derby.
ROMA – Sono rimasti a disposizione soltanto un po’ di biglietti di Tevere centrale, un po’ di più di Monte Mario, per il resto l’Olimpico stasera presenterà uno spettacolo da applausi. Ci saranno più tifosi romanisti visto che il calendario ha indicato la Roma nella squadra di casa. Tutti i gruppi della Sud e i Roma club si sono mobilitati per questo appuntamento. Alcuni hanno scelto di trascorrere una vigilia di solidarietà, come il Roma club Tevere che ieri è stato in Abruzzo a portare materiale sportivo raccolto grazie alla generosità dei tifosi. Oggi, però, saranno tutti sugli spalti. E nella Sud, dopo anni di assenza, ci sarà una grande coreografia. Sono state spese diverse migliaia di euro per allestirla. Ovviamente è top secret. Di sicuro pare che ci sarà un grande striscione con un disegno e tutto attorno cartoncini colorati. In più una lunga scritta, il contenuto non viene rivelato neppure sotto tortura (non è da escludere che possa essere citato il presidente della Lazio Lotito).

Quando si dice uomo squadra: Totti 9 gol, gli stessi della Lazio

 Dal Messaggero:

Nove gol in campionato Francesco Totti; nove gol tutta la Lazio. Cioè un uomo da solo ha realizzato le stesse reti di una squadra. Il capitano della Roma, nelle quattordici partite di campionato fin qui disputate, ha detto presente solo nove volte. Un gol a partita. Totale minuti in campo, ottocentoundici. La Lazio di Zarate invece stenta sotto porta. Solo nove reti, con l’argentino fermo a due. Un dato, questo, che regalerà sicuramente il sorriso a Totti in vista di questo derby. Anche perché il suo rapporto con il derby ha vissuto momenti così e così. Trenta i derby giocati, ventisei in campionato, quattro in coppa Italia. In campionato dieci sconfitte (dodici in totale, subito dopo c’è Silvio Piola che ne ha persi dieci), sette vittorie e nove pareggi. Sei i gol segnati, può sempre raggiungere Delvecchio e Da Costa. Non va in rete contro la Lazio dal 23 ottobre del 2005, un gol che lo portò a festeggiare con il pallone sotto la maglia e un bambolotto in braccio, dedicato alla moglie Ilary, in quel periodo in attesa del primogenito Cristian.

Fuoco e brividi: ecco il derby di Claudio Ranieri

 Il battesimo nel derby, un romano, non lo dimenticherà mai. Un battesimo per il quale Claudio Ranieri ha dovuto attendere tanto. Anche per questo la veste di tecnico “razionale e distaccato” lascerà il posto, per una notte, all’anima testaccina del ragazzo di San Saba. Perché “per un romano e romanista il derby è il derby“. E’ un battito in più degli altri. Un fuoco da gestire: perché riscaldi, senza bruciare. Lo sa Ranieri, lo sanno più di lui Totti e De Rossi: “Francesco sente la partita in modo particolare – ha commentato l’allenatore nella conferenza stampa della vigilia -, ma ne ha vissute talmente tante che saprà come affrontarla. Il fatto che la Lazio non abbia alcun romano in rosa si traduce nel fatto che la gara la sentiamo un po’ di più. Non credo sia un vantaggio per noi. Sarà importante essere determinati, occorre grande concentrazione. In generale, i giocatori stanno bene, sono fiduciosi. Sanno della posta in palio, vogliono fare una grossissima partita“. La posta in palio non sono solamente i tre punti. Roma-Lazio non è una partita come le altre. Forse Zeman è rimasto l’unico a credere il contrario. Viceversa, Ranieri è consapevole di dover fare i conti con una squadra che punterà sulla stracittadina per dare una sterzata alla stagione: “Loro lotteranno dal primo all’ultimo minuto – avverte il tecnico -. Le differenze con noi sono minime. Abbiamo solo fatto qualche vittoria in più. Hanno una difesa ermetica, la quarta in Italia. So che la Lazio non vince da tanto: spero solo che non inizi a girare da domani sera, anche se prima o poi, per la legge dei grandi numeri, dovrà farlo“. E a chi gli dice “magari dalla prossima settimana“, Ranieri sorride e replica “ecco“. Che non è scaramanzia. Perché il tono è deciso. Lo stesso con il quale ha chiesto ai suoi ragazzi un solo risultato.

Ranieri: “Lazio motivata, la mia Roma verso una grandissima partita”

Claudio Ranieri lo sa: il derby è una gara a sè e va affrontata in quanto tale. Per il tecnico testaccino, al primo Roma-Lazio della carriera vissuto da protagonista, nessun dubbio: ha subito messo in chiaro le cose e, nel corso della conferenza stampa della vigilia, ha esordito col botto. Dicendosi pronto ad assistere alla grandissima prestazione che forniranno i giallorossi.
IL DERBY –
Lo sfottò è il sale di Roma, ma ci si limiti a quello senza trascendere. Poi, che le squadre facciano il loro dovere sul campo di gioco. Non mi è sempre stato possibile assistere al derby romano ma ogni volta mi faceva piacere sapere delle vittorie della Roma. Onestamente non ne ho visti poi tanti. La Lazio è una squadra determinata che lotterà dal primo all’ultimo minuto. Non credo ad una crisi, le differenze con noi sono minime. Abbiamo solo fatto qualche vittoria in più. Hanno una difesa ermetica, la quarta in Italia. Sono momenti che passano“.

Euforia derby, esauriti Distinti e Tevere laterale

 In città già impazza la voglia di derby. Ecco l’articolo de Il Romanista:

Distinti Sud? Finiti. Tevere Laterale Sud? Finita. A noi malati di Roma, che però in coda per il derby ci siamo messi colpevolmente troppo tardi, restano i biglietti di Tevere Centrale (75 euro, altrimenti c’è la Monte Mario a 110). Dilaga l’entusiasmo, c’è ottimismo o semplicemente un unico grande amore, è il “Ti amo” espresso numericamente al botteghino. Sono, siamo, diecimila romanisti al prossimo stadio.  Olimpico. Tanti sono stati i biglietti venduti in sette ore. Quelli dei Distinti sono stati la vera manna dal cielo, l’oro nero, la numero uno di Zio Paperone. Chi era in fila da ben prima di mezzogiorno è riuscito a procurarseli. Leggende metropolitane vogliono che siano terminati in dieci minuti. Leggende  solo in parte, alle 15 non c’erano più per davvero. Assolutamente reale è invece il dato dei (presunti) cugini. Avvisate il Wwf, si stanno estinguendo i laziali. La prelazione biancoceleste si è chiusa iera sera a una cifra irrisoria: poco più di seimila unità. Magari si scateneranno in vendita libera, dicevano ieri a Trigoria. O magari no. Nel dubbio, chiamate la protezione animali.

Alberto Aquilani: derby e rinnovo del contratto

La caviglia fa ancora male, e purtroppo per la gara con il Bologna, Alberto Aquilani non sarà ancora disponibile. Però, il centrocampista di Montesacro sta per firmare il contratto più importante della sua giovane carriera, il rinnovo fino al 2013. Alberto è al sesto anno alla Roma, e finora ha indossato soltanto la maglia giallorossa da quando militava nel settore giovanile. Il suo esordio nella Serie A è datato 10 Maggio del 2003 contro il Torino.

Aquilani ha collezionato 102 presenze in campionato, e 18 in Champions League. In questa travagliata stagione, è stato titolare 7 volte su quattordici, realizzando due reti al Napoli (all’esordio) e alla Reggina. Anche in Champions ha giocato poco, appena quattro volte sulle otto in cui è scesa in campo la Roma. Una sola presenza invece in Coppa Italia.

Francesco Totti è sicuro: “Il quarto posto? Uniti si può fare. Contento per Panucci”

Facendo i dovuti scongiuri affinchè non accada nulla durante la settimana che sta per iniziare, Francesco Totti è pronto al rientro contro il Bologna per lasciare il segno in questa ultima e cruciale fase di campionato nel corso della quale la squadra di Luciano Spalletti si gioca la stagione. La sua ultima presenza risale in Champions League nella sfortunata gara persa contro l’Arsenal dopo la lotteria dei penalty, dove ha giocato con un tutore al ginocchio, segnando anche uno dei rigori della fase finale.

Il capitano è il primo fondamentale tassello da recuperare per poter ancora puntare al quarto posto, distante ora di cinque lunghezze, ed occupato dal sorprendente Genoa che sta sbalordendo tutti andando oltre ogni previsione. Il numero dieci è stato prescelto per spegnere il Colosseo nell’iniziativa del Wwf, ma ha voluto fare il punto della situazione della sua Roma.

“Il derby non conta adesso, pensiamo prima al Bologna, perché se non dovessero arrivare i tre punti sarebbe poi molto dura battere la Lazio”.

Una risposta a chi lo critica.

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