De Rossi rischia 4 turni di squalifica

 Dalla Gazzetta dello Sport:

C’è un sottile paradosso nella storia odierna di Daniele De Rossi. Proprio nel giorno in cui il tricolore torna di moda per i 150 anni dell’unità, il romanista — pur legatissimo all’azzurro— potrebbe perdere i due match dell’Italia in programma il 25 e 29 marzo (Slovenia e Ucraina). Prova tv A meno di slittamenti non previsti, infatti, oggi la Disciplinare dell’Uefa giudicherà attraverso la prova tv la gomitata che De Rossi ha dato a Srna nel corso del match contro lo Shakhtar. Il gesto non è stato visto dall’arbitro Webb e da tutti i suoi collaboratori, ma il delegato Uefa lo ha segnalato e così il romanista— difeso dall’avvocato Juan Crespo (affiancato da Antonio Conte)— andrà a giudizio, con l’aggravante psicologica dell’essersi salvato da un episodio analogo avvenuto nella gara d’andata e l’attenuante che Srna non ha riportato danni. Il rischio è di uno stop di 3-4 turni, anche perché in questa sede non saranno prese in considerazione le dichiarazioni di Lucescu, che aveva ammesso come Srna avesse provocato. Imbarazzo federale Il rischio azzurro esiste perché col nuovo corso prandelliano è stato varato un codice etico che prevede l’esclusione (temporanea) di chiunque sia condannato per atti antisportivi.

Roma, De Rossi: “Sta finendo l’amore per il sottoscritto”

 Da Il Tempo:

L’amaro viene servito dopo il dolce. «Prima le critiche venivano dal Nord, adesso vengono dalla mia città, da casa mia e questo mi fa male. Le cose che mi inorgogliscono di più le sento dire da fuori Roma, qui ero più coccolato in passato. Sta cambiando qualcosa». L’amaro Daniele De Rossi viene servito dopo il dolce del quinto derby di fila. Parole mai sentite prima, parole di un amore, quello indiscutibile tra De Rossi, Roma e la Roma, ferito. «Ultimamente sta cambiando il vento, ma ho i miei compagni, i miei amici e la mia famiglia e io vado avanti. Non voglio fare la vittima, ma certe cose che sono state dette non mi sono piaciute. La ferita, però, si rimargina».

Questione di dignità: vogliamo De Rossi, quello vero

 Daniele De Rossi arriva all’appuntamento con il derby con un fardello sulla coscienza. La gomitata a Srna nel corso della gara di ritorno della sfida di Champions League tra Shakhtar Donetsk-Roma è un momento di follia che il giallorosso pagherà caro e sembra poter incidere sul momento psicologico del 16 capitolino. Il derby alle porte è arma a doppio taglio: occasione per archiviare in fretta quel gesto oppure gara in cui peserà in maniera negativa l’aspetto mentale. Le accuse per quel fallo volontario sono piovute da ovunque: critiche meritate, doverose. Per De Rossi, ora, diventa anche questione di dignità. Da Il Corriere dello Sport:

Torna la Roma romana e romanista. Totti e De Rossi titola­ri. A loro si affida Vincenzo Mon­tella per vincere il quinto derby consecutivo e dare un senso al fi­nale di stagione, semifinale di Coppa Italia a parte. Su Totti, una volta risolto il problema al pol­paccio, non c’erano troppi dubbi dopo la panchina per novanta mi­nuti a Donetsk. Qualche dubbio in più, invece, poteva esserci per il biondo centrocampista di Ostia, reduce dai novanta minuti in Ucraina in cui è tornato sul ban­co degli imputati, giustamente, per un altro episodio che ha poco a che fare con il calcio gioca­to.

Cesari: “Parliamo del fallo di De Rossi solo perché ha segnato…”

 Graziano Cesari, ex-arbitro professionista, ha parlato a Radio IES del delicato momento in casa Roma.
Non penso che a Genova i giocatori non si siano impegnati, li sono intervenuti altri fattori, quello psicologico su tutto. Di ieri bisogna tenere e salvare i tre punti, per tutto il resto è difficile fare un’analisi ora”. “Piuttosto mi ha incuriosito la malizia nei confronti di Pizarro, ritenuto indegno perchè finora non aveva giocato”.

Ranieri su De Rossi: “Ha sbagliato, rischia squalifica importante”

 Claudio Ranieri, alla fine della gara tra Chievo-Roma ha ripreso anche il momento dell’intervento scomposto che è costato l’espulsione di Daniele De Rossi. Da Il Tempo:

La Roma perde punti ma non il vizio di premere spesso e volentieri il tasto dell’autodistruzione. Stavolta anche per colpa di un campo balordo, in condizioni pietose e pieno di trabocchetti. «Era impossibile gestire la gara con un terreno così – ha spiegato Ranieri – sembrava un campo da beach soccer. Sono felice che nessuno si sia fatto male». La Roma se lo è fatto, in maniera metaforica, da una rimessa laterale: «Sono cose che non dovrebbero succedere. Si vedeva solo la riga del campo da rugby, non quella del fallo laterale. Ce ne siamo accorti solo io, che gridavo a Taddei di indietreggiare, e il quarto uomo». Un campo che ha condizionato anche l’espulsione di De Rossi e la formazione iniziale.

Roma, Trigoria: De Rossi non c’è, l’Udinese si allontana

 Dal sito lasignoraingiallorosso.it:

TRIGORIA – Ultimo allenamento in vista della sfida di sabato sera contro l’Udinese. Mister Ranieri dovrà valutare le condizioni fisiche dell’acciaccato Mexes e sopratutto di Daniele De Rossi. Molto difficile il recupero di “Capitan Futuro” per domani sera.
Ore 10.45 – Taddei è già in campo per effettuare differenziato. Gli altri giocatori stanno entrando in questo momento.
Ore 10.55 – La squadra è entrata sul campo B per fare riscaldamento. Assenti De Rossi, Okaka, Mexes e Perrotta. Baptista e Adriano, ieri assenti, sono regolarmente a disposizione.
Ore 11.10 – Il gruppo si sposta sul campo C per effettuare esercizi di circolazione palla e tecnica individuale sotto l’occhio vigile del preparatore Capanna.

Roma, De Rossi sicuro: “Giocassimo sempre così? Avanti il prossimo”

 Laddove la Roma riuscisse a dare continuità allo spirito di abnegazione mostrato nelle ultime uscite, i giallorossi non devono temere nessuno. Parola di Daniele De Rossi alla fine di Juventus-Roma. Da Il Romanista:

Basterebbe giocare sempre così“. Basterebbe dominare sempre. Sempre più leader, sempre più fulcro del gioco e anima robusta di una Roma padrona, De Rossi vede il bicchiere mezzo pieno. «La classifica è più corta, secondo me siamo un´ottima squadra con grandi  palleggiatori, e se prendiamo le partite di petto possiamo giocarcela con chiunque, bisogna dare però continuità ». Non c´era Pizarro e Ranieri gli ha affidato nuovamente le chiavi del centrocampo. In assenza del metronomo titolare, ci ha pensato Daniele. De Rossi dove lo metti lo metti. «Il ruolo? Mi va bene tutto. Mi adatto ovunque, l´ho sempre fatto. Pizarro tornerà a breve, lui è tra i più forti centrocampisti con cui ho giocato». Capitan Futuro commenta: «La Juve è più quadrata rispetto all´anno scorso. Ha più giocatori di qualità come Alberto (Aquilani, ndr), e non lo scopriamo oggi, è tra i più forti in Italia. Borriello in panchina? Non basta la rosa, non basta essere tanti, basterebbe giocare sempre così. Se non vengono meno l´impegno e la concentrazione, siamo una grande squadra».

La fascia di Totti, l’orgoglio della Roma: daje, capità!

 Il ricorso alla memoria lascia intendere che Daniele De Rossi non avrà dormito. Succede sempre, alla vigilia di un derby. L’ostiense evita ogni sorta di ritualità mondana e si lascia trasportare verso la stracittadina alle porte con il solito problema d’insonnia. Che penserà. Se un mediano sogni il gol decisivo o l’assist pennellato, se immagini di non far toccare palla al centrocampo avversario o ripercorra i fotogrammi custoditi nel bagaglio. Che penserà. Aggrappato al passato più glorioso o proiettato verso il bello che deve ancora venire. Chiude gli occhi, Capitan Futuro, e prova a prendere a pugni una notte – tra le più lunghe – con cui convivere. Passerà. Ma intanto il fermo immagine del mare di Ostia si fa nitido. Prendi la sabbia in un pugno, a volte, e la getti davanti: decide il vento.
E in casa De Rossi, il 24 luglio del 1983, spirò una folata giallorossa a impregnare quei 6 chilometri di lungomare. Fiocco azzurro, nasce Daniele. Passerà. E nell’attesa si srotolano le aspettative di un frammento della costola della capitale che s’adagia sul Mediterraneo. Per i romani è il Capitan Futuro della Roma, per gli italiani è già bandiera del calcio nostrano, per tutti è uno degli ultimi esemplari rimasti di calciatore capace di incarnare qualità e quantità, ferro e fosforo, estro e tecnica. Rannicchiato, come per dormire, ma con gli occhi spalancati, quasi a essere lì lì per tirarsi su. E’ notte anche in casa De Rossi ma nonostante i fiumi di parole spesi per tenere a battesimo Marco Borriello; al di là della carica che ha voluto trasmettere ai compagni scegliendo con criterio perfino la mimica; sebbene la vita dello spogliatoio, negli ultimi tre giorni, imponesse a De Rossi il dispendio di energie richiesto a un leader riconosciuto. Includendo perfino ciò, la notte della vigila è un avambraccio del giorno dopo verso cui Capitan Futuro pare già proiettato. Non c’è stanchezza, non c’è paura. Semmai vagonate di aspettative interessate, la sensazione di doverne accontentare parecchie, una capriola abbozzata a mezz’aria tra i derby impolverati e quelli imminenti che piano piano diventa una rovesciata sognata a occhi aperti. Stacco, contatto, tiro. Poi, a capo chino, il punto di osservazione diventa congeniale a mettere in bella vista la fascia che giganteggia sul braccio sinistro. Sarà speciale ancora di più, il primo derby con la fascia da capitano. Come fai a prendere sonno, certe volte.
De Rossi, in nove stagioni da professionista, ha incontrato la Lazio in tredici circostanze e il bottino evidenzia sei vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte.

Lazio-Roma: De Rossi capitano nel derby

 Lazio-Roma: Daniele De Rossi indosserà la fascia di capitano nel derby di domani pomeriggio. Dal Corriere dello Sport:

Ranieri affida a De Rossi la guida della Roma. […] In passato l´aspetto emotivo ha condizionato il centrocampista di Ostia. Questa volta De Rossi non vuole sbagliare. […] Questa volta il derby vuole viverlo da protagonista, per cercare di riportare la Roma nelle zone alte della classifica. Non ha mai affrontato la Lazio in testa alla classifica, ha quasi sempre giocato il derby guardando i ´cugini´ dall´alto di una migliore posizione.
LUI E LA FASCIA – Daniele De Rossi è il vice- capitano della Roma, da quando Spalletti tolse i gradi a Panucci per motivi disciplinari. […] E´ stato lui nei colloqui con il presidente Rosella Sensi, il più convincente sull´inutilità dei ritiri punitivi. De Rossi è destinato a raccogliere l´eredità di Totti, come il numero dieci ha scelto di giocare tutta la carriera sempre con la stessa maglia. […] I compagni riconoscono la sua leadership. Per il centrocampista ha un significato importante avere la fascia di capitano nel derby. […] Una vittoria nel derby darebbe continuità e permetterebbe di fare un grosso passo avanti in classifica.

Lazio-Roma: De Rossi, Capitan riscatto

 Non avrà dimenticato la sostituzione nel corso dell’intervallo dell’ultimo derby. La gioia della vittoria capitolina, in quel caso, ha lenito il dispiacere di Daniele De Rossi ma non gli ha certo consentito di mettere nel dimenticatoio quel cambio. Domenica 7 novembre, in seguito alla squalifica di Francesco Totti, il biondo ostiense torna dalla porta principale. Con la fascia di capitano intorno al braccio. Da La Repubblica:

Sarà un derby senza Francesco Totti, questa è la certezza che preoccupa i romanisti. Assenza che in parte snatura la storia della stracittadina, a questo punto destinata a finire sulle spalle di De Rossi, capitano d’eccezione nella sfida che sente di più. Mentre il capitano aspetta di conoscere le giornate di squalifica per l’espulsione di domenica scorsa, a Daniele il compito di guidare i compagni, spirito romano all´interno di un gruppo che sta cercando, a fatica, di ritrovarsi.

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