Mondiali 2010 – GRUPPO H: l’Honduras. Piccolo così, certe volte speri che basti il cuore (e Suazo)

 La Nazionale di calcio dell’Honduras è posta sotto l’egida della Federación Nacional Autónoma de Fútbol de Honduras. E’ una delle nazionali minori del panorama calcistico mondiale: oltre ai Mondiali in Sudafrica, la nazionale sudamericana è riuscita a qualificarsi solamente un’altra volta alla fase finale dei Mondiali, ovvero a Spagna 1982. A tutt’oggi il giocatore più forte della squadra è senza ombra di dubbio l’attaccante David Suazo, attaccante in forza al Genoa (ex Cagliari e Inter), insieme al fantasista Julio César León (ex Reggina e Parma, ora al Torino), ai centrocampisti Wilson Palacios ed Edgar Álvarez e al difensore Maynor Figueroa. Ma siccome nel calcio tutto il mondo è paese, anche l’Honduras ha la sua acerrima rivale: la Nazionale di El Salvador con la quale vive una fortissima rivalità: il famoso spareggio per le qualificazioni ai Mondiali di Messico ’70 tra le due Nazionali, fu la scintilla che degenerò nella Guerra del calcio, sebbene le vere cause del conflitto fossero oggettivamente di diversa natura. Come detto dunque, la Nazionale honduregna si è qualificata solo due volte al Campionato del mondo, in occasione dell’edizione di Spagna 1982 e di quella, più recente, di Sudafrica 2010.

Roma con Toni-Vucinic, Genoa con Suazo-Mesto

Francesco Totti assisterà a Roma-Genoa dalla tribuna, a tenere in vita l’attacco giallorosso ci penseranno Luca Toni e Mirko Vucinic, che hanno finora giocato assieme solo una manciata di minuti (nella gara contro il Chievo, prima che l’espulsione a Doni costringesse Claudio Ranieri a togliere una punta e inserire il secondo portiere): la voglia matta di Toni è di segnare sotto la Curva Sud e innescare quel gesto a svitare l’orecchio anche nella Capitale. Il Genoa risponde con l’attacco affidato a David Suazo e Giandomenico Mesto, solo panchina per Hernan Crespo. Le ultime de Il Romanista:

Toni vs. Suazo: Roma-Genoa si son rifatte l’attacco

Roma e Genoa hanno in comune il fatto che sia giallorossi che rossoblu inizieranno la stagione di ritorno del campionato di A affidandosi ad attaccanti appena inseriti in rosa e sui quali, tanto il club quanto le rispettive piazze, fanno enorme affidamento. Luca Toni e David Suazo: il primo a rimpolpare un reparto nel quale mancava un calciatore con le sue caratteristiche, il secondo a prendere il posto di un Sergio Floccari mai esploso nelle fila dei grifoni (ma che ha già messo in casina, con la Lazio, quattro reti in tre partite). Il confronto tra i due nuovi acquisti lo dettaglia La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. L’articolo:

L’avversaria: il Genoa di Preziosi e Gasperini riparte da Roma (con Suazo e Dainelli)

Mezza serie A 2009/10 è messa in archivio: il campionato ha virato verso la fase di ritorno e si ricomincia dalla prima (che in realtà è la ventesima). Genoa-Roma è stata la gara di cartello di inizio stagione: nella circostanza (23 agosto 2009), al Luigi Ferraris si imposero i rossoblu di misura (3-2, reti tutte nella ripresa di Criscito, Taddei e Totti a dare l’illusione di un avvio capitolino alla grande, Zapater e Biava a regalare la prima gioia al Marassi genoano e i primi tre punti alla coppia Preziosi & Gasperini). Il binomio P & G che tanto bene aveva fatto l’anno precedente (nel 2008/09 il Genoa chiuse il campionato al quinto posto, mancando il piazzamento utile per i preliminari in Champions League solo perchè la Fiorentina, a pari punti, sfruttò il vantaggio degli scontri diretti), lancia la sfida a se stesso e al tifo del Grifone decidendo, in corso di ultima sessione di calciomercato estivo, di stravolgere l’organico. Quasi inevitabile la perdita di un asso offensivo quale è Diego Milito (finito all’Inter a fare l’attaccante titolare della squadra campione d’Italia, già 11 gol per lui fino a oggi), alla cessione del bomber argentino si vanno ad aggiungere la vendita del cartellino di Matteo Ferrari (Besiktas), Thiago Motta (anche lui alla corte di Josè Mourinho), Rubinho (scambio di portieri col Palermo, che cede al Genoa Marco Amelia), Anthony Vanden Borre (Portsmouth). Ovvero, non solo cinque calciatori della rosa ma un pentagono titolare e facente parte dell’ossatura della squadra. Fatta la cassa, pronti all’investimento: ricostruire l’organico, per Gian Piero Gasperini classe 1958 di professione valido allenatore, è stata una sfida di cui l’ex centrocampista (con trascorsi da calciatore nella Juventus e nel Palermo) s’è mostrato all’altezza. Il giocattolo, e Preziosi (quello dei Giochi Preziosi, ndr) in materia non è secondo a nessuno, ha ripreso a funzionare: come un Lego messo lì ad assecondare fantasia e desideri, il Genoa s’è rigenerato a prescindere dal colore, dalla forma. Via un quadratino blu (Milito), ecco un rettangolo rosso (Hernan Crespo), perduto un incastro giallo (Motta) torna utile quel pezzo verde (Alberto Zapater). Emiliano Moretti per Matteo Ferrari, Amelia per Rubinho. Sergio Floccari. E quel talento pregiato che è Houssine Kharja, corteggiato da club di prim’ordine e finito nelle fila rossoblu: avrebbe dovuto dettare tempi di gioco e garantire ripartenze di qualità, poi il 14 ottobre 2009, durante una seduta di allenamento, subisce un grave infortunio. Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, fuori per 6 mesi: mazzata a cui occorre far fronte con chi c’è. Senza paura, senza recriminazione. Perchè, da che mondo e mondo, dire Genoa è equivalso a parlare di sacrificio, sudore, attaccamento alla maglia, cuore. E il cuore, storia vecchia come il pianeta, consente di sopperire alle più grandi lacune.

Regalo sotto l’albero: Toni o Suazo

 Alla Roma serve un centravanti, il denaro per comprarlo, però, non c’è e allora per far fronte alle esigenze bisognerà fare di necessità virtù. Da Il Tempo:

L’attaccante chiesto da Ranieri potrà arrivare soltanto in prestito gratuito, salvo incassi non preventivabili da cessioni eccellenti ma complicatissime: Doni, Baptista e Cicinho sono “prigionieri” del loro ingaggio. Così il ds Pradè, “che lavora senza sosta sul mercato” come rivela Montali, dovrà aspettare che si concretizzi l’occasione giusta. Preferirebbe portare a Roma Toni piuttosto che Suazo. Ma saranno i rispettivi club dei due attaccanti a dettare le mosse.

Toni, Bayern: “Lo lasciamo partire a costo zero”

 La Roma è alla ricerca di un centravanti, soprattutto in questo momento che è tornata nella zona Champions League. David Suazo è il maggior indiziato a varcare i cancelli di Trigoria, anche se per caratteristiche Luca Toni, è il giocatore che meglio andrebbe a colmare le lacune della squadra di Ranieri, visto che un attaccante forte fisicamente, manca dai tempi di Gabriel Omar Batistuta.

Roma, Suazo o Kuranyi: giallorossi sulla punta dell’Inter

Nicolas Burdisso – ex Inter – avrà parlato a Suazo? E Luca Toni è riuscito a lanciare un messaggio al collega Kuranyi per fargli sapere quanto è bella Roma? David Suazo e Kevin Kuranyi: il calciomercato della Roma pareva ruotare intorno ai due calciatori. Salvo ripensamenti: il nerazzurro pare una pista sempre perseguibile e semplice da battere (anche per un eventuale inserimento di Julio Baptista nella trattativa), il tedesco non è più l’uomo dei sogni di Claudio Ranieri (sempre che lo sia stato, il testaccino non si è mai sbilanciato in tal senso ma lo hanno fatto i cronisti). Adriano risale, Toni rimane in stand-by. Questa la situazione relativa agli attaccanti, il Corriere dello Sport – tuttavia – informa di un
“nome misterioso che per la punta, Claudio Ranieri ha fatto capire di esserci. Il mercato di gennaio ormai è alle porte e la Roma non ha mai fatto mistero di puntare a prendere un attaccante con determinate caratteristiche. Il problema, si sa, è l’assenza di un budget. Come ha confermato ieri, con poca eleganza, l’ennesimo procuratore, questa volta è stato il turno di quello di Zigic, Milan Casalan (“La Roma è interessata a Zigic ma non credo abbia i soldi per acquistarlo”)”.
E’ sempre la testata sportiva a fare il punto circa le possibilità concrete che David Suazo e Kevin Kuranyi possano vestire a breve la casacca giallorossa.

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