Roma-Udinese: Vucinic rimane in dubbio

 Da Epolis:

Le conseguenze del Livorno. Una ghiotta occasione perduta, l’allungo del Milan e quattro squalificati da rimpiazzare. Pizarro, Mexes, Taddei e De Rossi salteranno l‘Udinese per i gialli collezionati all’Armando Picchi. Quattro assenze assicurate, anzi cinque. C’è anche un Francesco Totti, il cui rientro per sabato è «inimmaginabile» (parola di mister Ranieri). Cinque e basta, si spera. Non sei, anche se il rischio c’è. E riguarda, dopo Pizarro, Mexes, Taddei, De Rossi e Totti, un altro elemento molto importante nell’economia giallorossa: Mirko Vucinic. Il montenegrino è in forse: può farcela ma potrebbe anche non farcela. La situazione, però, non è grave.

De Rossi, Livorno nell’album di Alberto e Daniele

 Da Il Romanista:

Il 13 giugno 1920 Paolino Ferraris, fratello maggiore di Attilio perse contro il Livorno la possibilità di aggiudicarsi il titolo centro meridionale e sfidare l’Internazionale per lo scudetto. La gara finì 3-2 e l’arbitro Gama, milanese, ci mise molto di suo. Fratel Porfirio non capì mai quella sconfitta o forse la capì sin troppo bene, l’Internazionale come avversaria preferiva il Livorno. Comunque sia, da allora, Attilio Ferraris IV quando metteva piede a Livorno aveva sempre brutte sensazioni. Diametralmente opposta è la storia per un altro Campione del mondo romano e romanista, Daniele De Rossi. La prima maglia professionistica indossata da Daniele è infatti stata proprio quella amaranto. Correva la stagione 1983/84 e il Livorno di Alberto De Rossi aveva già centrato matematicamente una bella promozione in serie C. Un’annata magica in cui tutto riusciva. Un campionato senza sconfitte fatto di 14 pareggi e 18 vittorie, compresa quella fantascientifica contro il Pontedera, con una rovesciata di Ilari. Alberto De Rossi, come ha raccontato Tonino Cagnucci nel suo libro “Il mare di Roma“, celebrò quel successo portando il piccolo Daniele in campo, davanti ad uno Stadio Ardenza completamente esaurito.

Livorno, Roma club toscani in massa

 Da Il Romanista:

Alla Roma la Toscana non garbava tanto. Nelle ultime stagioni i risultati non erano stati dei migliori. Tanti punti persi tra Empoli, Siena, Firenze e Livorno. Con Ranieri è cambiato tutto e in Toscana sono arrivate già due vittorie. Domenica, i Roma club toscani puntano alla terza, come dice Flavio Rossignoli del Roma club Pistoia: «Il Livorno è in una situazione di classifica non buona e vorranno fare risultato. Ma dalla nostra parte c’è una grande voglia di rivincita visto che all’andata abbiamo anche perso. E poi il pareggio dell’Inter con il Genoa è stato importante. E non dico di più… Noi saremo presenti, ma non nello spicchio romanista. Abbiamo comprato i biglietti degli altri settori del “Picchi”».

Livorno-Roma, De Rossi: “Ci sarò”

Da Leggo:

Stringere i denti. Lo ha fatto tante volte Daniele De Rossi. Sempre in silenzio, senza polemica, beccandosi anche qualche critica di troppo. Li stringerà anche domenica a Livorno, Capitan Futuro che soffre da settimane per un forte dolore fra la tibia e la caviglia destra.
Un dolore che Daniele avverte dalla trasferta di Cagliari del 6 gennaio e che si è riacutizzato nelle ultime battaglie. Perché Daniele non toglie mai la gamba, neanche in nazionale. La botta rimediata da Gattuso in allenamento ne è un esempio. Nonostante questo Lippi non lo ha risparmiato nell’amichevole (inutile) contro il Camerun.

Beppe Viola, Conti: “Allievi belli e vincenti, sono il futuro della Roma”

 Bruno Conti è stato intervistato da Il Corriere dello Sport sulla vittoria degli Allievi, guidati da Andrea Stramaccioni, al trofeo “Beppe Viola”. Ecco le dichiarazioni del capo del settore giovanile giallorosso:

Conti, si dice sempre che per un settore giovanile è più importante costruire giocatori per la prima squadra che vincere. Però vincere fa sempre bene, no? “Fa benissimo. Ho seguito in televisione, ho sofferto e gioito, alla fine è stato fantastico vedere i nostri ragazzi esultare per la vittoria”.
Il primo grazie per questa vittoria a chi va?
“Al tecnico, Andrea Stramaccioni, che con questi ragazzi sta facendo un lavoro straordinario. È un tecnico preparatissimo, in passato ha già vinto uno scudetto con gli Allievi. Ora sta costruendo un’altra squadra importante, puntando sull’agilità e velocità, piuttosto che sulla fisicità, del resto le caratteristiche dei nostri ragazzi sono più tecniche che fisiche”.
Il secondo ringraziamento?
“A Ivano Stefanelli. Questa squadra degli Allievi l’ha costruita interamente lui, compresi i tre ragazzi che sono arrivati da fuori, Pigliacelli, Piscitella – che è andato a prenderlo dall’Empoli – e Orchi, che vivono nel pensionato di Trigoria”.
Gli altri ragazzi sono tutti di Roma? “Si. Questo è un gruppo che abbiamo costruito due anni fa, i ragazzi sono cresciuti nelle società a noi affiliate, noi gli abbiamo riconosciuto un premio di preparazione e li abbiamo portati a Trigoria.

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