Trigoria: out De Rossi, Lobont e Riise; Borriello fa differenziato. 100 tifosi in festa

 Trigoria:

Otto gradi centigradi: il termometro conferma le sensazioni cutanee e segnala una temperatura in leggero aumento. Non fa freddo, a Trigoria, quando la rosa – qualche minuto dopo le 11 – calca l’erba del Fulvio Bernardini. Il teatro dell’allenamento odierno è il campo B su cui, alla spicciolata, si schierano gli uomini a disposizione di Claudio Ranieri. Unici assenti: David Pizarro, in Cile per curare l’infortunio al ginocchio; Daniele De Rossi, che soffre gli scampoli di una sindrome influenzale che già ieri lo ha tenuto lontano dal terreno di sessione; Bogdan Lobont (si allena in palestra); John Arne Riise (visite di idoneità fisica al Gemelli di Roma). Non si vede Marco Borriello, Adriano regolarmente con i compagni.

La parabola discendente di Pizarro

 Dal Corriere della Sera:

Da titolare inamovibile a precario, per non dire panchinaro. La parabola di David Pizarro nella Roma somiglia a una repentina eclissi. Ma anche adesso, nonostante una sola presenza dal primo minuto (a Palermo) nelle ultime 11 partite disputate, pensare al «Pek» come riserva è complicato per tutti. Forse anche per l’allenatore che, nel furibondo post gara contro il Bari, ebbe il suo daffare per spiegare ai commentatori Sky come la sua decisione fosse dettata solo da motivi contingenti.

Dilemma Ranieri: Julio Sergio o Doni?

 Dal Corriere dello Sport:

Dopo otto giorni di vacanza, oggi pomeriggio la Roma riprenderà gli allenamenti a Trigoria. Saranno presenti tutti i giocatori, tranne i su­damericani ai quali sono stati conces­si due giorni in più e che torneranno a lavorare mercoledì con i compagni. Ranieri ritroverà la squadra dopo la vittoria di Milano e comincerà a pre­parare la partita in programma alla ripresa del campionato, il giorno del­l’Epifania contro il Catania all’Olim­pico. Saranno molti i dubbi dachiarire e neanche il successo che ha riaperto il campionato ha risolto al­cune situazioni delicate all’interno dello spogliatoio.

Julio Sergio-Doni: derby brasiliano

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Storie di voli, rivalità, querele e papponi. Storie che solo la Roma calcistica, a volte ostaggio di personaggi poco raccomandabili, riesce a raccontare. Non è un paradosso, perciò, che per parlare del derby brasiliano tra Doni e Julio Sergio si debba approdare persino nei tribunali, perché quando qualcosa si rompe, le schegge che volano possono finire per far male. Miracolo a Milano La vicenda è nota.

Falcao: “Adriano può essere decisivo”

 Dal Romanista:

«Credo che lui possa essere decisivo». Paulo Roberto Falcao non si riferisce né a Totti, né a De Rossi, né a Messi, né a Ibrahimovic, Paulo Roberto Falcao (capito bene? PAULO ROBERTO FALCAO) si riferisce ad Adriano. Lo dice dal Brasile, al Romanista, lo dice convinto, alla sua maniera, quella che spiazza, quella che non t’aspetti, quella di chi ha il pensiero in più. Il Divino ha puntato l’indice sull’Imperatore: una benedizione che vale molto più di un pollice in su.

La seconda vita di Brighi

 Dal Romanista:

Alla fine gli Stati Uniti sono diventati Stoccolma. Voleva andare lontano, Matteo Brighi, ma poi ha preferito non lasciare l’Europa. Natale con i tuoi, si dice. E così sarà: il centrocampista giallorosso trascorrerà le feste nella sua casa di Rimini con i genitori e i fratelli, mentre in questi giorni si sta rilassando con gli amici nel freddo della capitale svedese. Non è la prima volta che il centrocampista giallorosso preferisce le città ai luoghi esotici di vacanza: un paio d’anni fa andò a Berlino e ne fu conquistato. Adesso è a Stoccolma che, dicono, gli piaccia moltissimo. L’umore con cui Matteo si è imbarcato per il Nord Europa è buono, anzi ottimo. Perché Brighi, a inizio stagione, si sentiva un po’ accantonato. Con l’arrivo di Simplicio, e la permanenza – scontata – di De Rossi e Pizarro, pensava che il suo ruolo venisse ridimensionato.

De Rossi: quasi Luci a San Siro

 Dal Romanista:

Se Abbiati non ci fosse arrivato, se quella palla avesse varcato il confine tra immaginazione e realtà, se da lassù qualcuno lo avesse amato un po’ di più, laggiù si sarebbero dovuti arrendere. Tutti. Addetti ai lavori, tifosi del Milan, tifosi della Roma. Pure la palla. Altro che da cineteca, sarebbe stato un gol modello Totti a Genova. Avete presente? Cassetti pennella per il sinistro del Capitano e Marassi ches’alza per una standing ovation di rara bellezza. De Rossi c’è andato vicino. Molto vicino. Luci a San Siro? Sì, sulla Roma. E su Daniele. Dicevano che era fuori forma, dicevano che aveva bisogno di fermarsi. Una litania. Un disco rotto. Una cretinata. Anzi, più di una. Perché Roma è fatta così.

Milan-Roma: torna De Rossi

 Dal Romanista:

Borriello in maschera, Menez che lavora a parte e Vucinic che non si è visto a Trigoria. Se la gara col Milan si giocasse oggi, Ranieri avrebbe più di un problema per decidere il tridente da mandare in campo. Per fortuna che mancano ancora cinque giorni, compreso oggi, prima della gara coi rossoneri, e nessuno tra i giocatori a mezzo servizio sembra veramente in dubbio. Compreso il brasiliano Juan, che ieri ha interrotto anzitempo l’allenamento, mentre per Lobont e Julio Sergio un recupero sembra davvero complicato. In avanti c’è da vedere la questione-Borriello.

De Rossi: “Milan-Roma partita importantissima”

 Dal Romanista:

«La partita di sabato sarà importantisima, ma era importante anche stasera e non è questo il momento di parlarne». Daniele De Rossi taglia corto, non vuole che si distolga l’attenzione dal motivo per il quale lui e gli altri giocatori della Roma (oltre a quelli della Virtus e della Lazio) erano al Palalottomatica. Ovvero per Roma Scende in Campo, una serata di beneficenza, un occasione per fare del bene ma anche per divertirsi: «Ringrazio tutti quelli che sono venuti qui – ha spiegato Danielino -. Noi che ne abbiamo la possibilità abbiamo il dovere di aiutare chi soffre. Giocare con la Lazio? Spero che l’impegno di stasera serva a stemperare le rivalità cittadine. Se sono meglio in porta o come cestista? Non scherziamo, gioco meglio in mezzo al campo. A me piace cambiare, fare altri sport ma essere bravi è un’altra cosa».

Milan-Roma: torna Pizarro con De Rossi

 Dal Romanista:

Il polverone si è sollevato attorno al suo nome, ma lui è assolutamente un protagonista involontario della vicenda. Lui è David Pizarro, il Pek, l’uomo attorno al quale haruotato il gioco della Roma dal 2006 a oggi. O meglio, fino a un mese e mezzo fa. Era il 27 ottobre quando il cileno si infortunò alla coscia sinistra. Uno stop fastidioso che lo ha tenuto a lungo fuori gioco, per poi rientrare nella sfortunata trasferta di Palermo. Poi ci sono stati Chievo, Cluj e il Bari, tre partite in cui non ha trovato spazio per motivi diversi.

De Rossi: “Incompatibilità con Pizarro? Non mi viene più da ridere”

 Dal Romanista:

De Rossi comincia a essere stufo. Non della Roma. Ma delle cattiverie, anzi delle idiozie, che a Roma si sentono. «Il problema della compatibilità con Pizarro? Tante cose mi fanno sorridere… Non mi viene più da ridere e cominciano a pesarmi queste cose. Non mi piace parecchio del calcio italiano, ma ho tante cose che mi tengono stretto a Roma. Il resto è aria fritta».

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.