Roma-Cagliari 1-2 e lo sliding doors giallorosso

 Una dirigenza nuova, un allenatore nuovo, 6 acquisti partiti subito titolari; la Roma, però, è la stessa. E’ la stessa squadra degli anni passati, che in due minuti manda in fumo un esordio non eccezionale, ma non tutto da buttare.

Ieri alla prima vera azione, il Cagliari va in vantaggio con Daniele Conti, che sfrutta al meglio un errato disimpegno di José Angel, la cui espulsione dopo un minuto priva Luis Enrique del migliore in campo. In 120” i giallorossi si sciolgono, riuscendo nell’ultimo quarto di gara a creare poco per ribaltare il risultato. A fine partita, il tecnico asturiano fa me culpa, mostrandosi dispiaciuto per i tifosi, che nonostante la sconfitta hanno applaudito Totti e compagni.

L’avversario, il Cagliari: Cossu il pericolo numero uno

 Il Cagliari che affronterà la Roma domenica prossima ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, almeno negli undici titolari. Nella prima parte dell’anno passato, i rossoblu hanno giocato con il 4-3-1-2 per poi passare al 4-3-2-1 dopo la partenza di Matri a gennaio alla Juventus.

La formazione che si presenterà all’Olimpico vede Agazzi in porta, la linea difensiva composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini, Biondini, Conti e Nainggolan a centrocampo con Cossu che agirà dietro a Nenè e a El Kabir, l’unico neoacquisto in scena nell’esordio in campionato.

Per dieci undicesimi, il Cagliari è lo stesso che pochi mesi fa ha ottenuto una salvezza tranquilla. Per questo i ragazzi di Ficcadenti non dovranno far altro che ritrovare la compattezza che sta cercando la Roma di Luis Enrique.

Squalifica Burdisso, due giornate: l’Inter s’infuria

 Dal Messaggero:

Le cose, a voler esser teneri, sono due: o si tratta di una clamorosa caduta di stile oppure è paura. Fate voi. In ogni caso, un’uscita sbagliata. Protagonista l’Inter campione d’Italia di Massimo Moratti. I fatti. L’ex interista Nicolas Burdisso, espulso sabato a Cagliari per quell’entrata su Daniele Conti, è stato squalificato per due giornate di campionato e la decisione del Giudice sportivo non è stata contestata dalla Roma, ma dall’Inter. Incredibile, ma vero. Il club milanese, attraverso un comunicato sul proprio sito internet, ieri pomeriggio si è lamentato perchè la pena comminata all’argentino è stata troppo lieve. «Non sono stati ravvisati gli estremi della “condotta violenta” in relazione al fallo di Nicolas Burdisso nei confronti di Daniele Conti.

Burdisso: pronto per Bayern Monaco-Roma

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Nella roulette dei numeri primi la solitudine ha la faccia malinconica del 29. È quello di Nicolas Burdisso, a cui la sorte sta riservando giorni da montagne russe, dal punto di vista emotivo. Reo confesso a Cagliari per il fallaccio ai danni di Daniele Conti, poi subito in vetrina domani nella sfida di Champions contro il Bayern Monaco e quindi in ghiacciaia per l’inevitabile mazzata in arrivo da parte del giudice. Rivincita «Mister 8 milioni» – forse per la prima volta da quando è giallorosso – sente addosso la pressione di una piazza che, dopo averlo «scoperto», lo vuole sempre ad altissimi livelli. Difficile per ora, se si pensa che col gruppo non ha fatto neppure una settimana di allenamenti e la sua preparazione è cominciata in ritardo per via del Mondiale.

Burdisso-Conti: il rossoblu sta meglio

 Dal Corriere dello Sport:

Prevale le linea dell’otti­mismo in casa rossoblù per le condi­zioni di Daniele Conti, dopo l’infortu­nio rimediato sabato sera, che avrebbe potuto lasciare conseguenze ben più drammatiche. Ieri il centrocampista del Cagliari è rimasto a completo riposo e questa mattina sarà sottoposto ad ulteriori ac­certamenti, dall’ortopedico di fiducia della società, Massimiliano Salvi, per scongiurare definitivamente il perico­lo di lesioni muscolari o ai legamenti del ginoc­chio destro.

Cagliari, Conti: dopo il gol, 30 punti di sutura

 Daniele Conti, dopo aver confermato di essere un castiga Roma affidabile e puntuale, ha chiuso il suo personalissimo Cagliari-Roma con tanta paura: l’intervento di Nicolas Burdisso, infatti, ne ha determinato un taglio al ginocchio che ha richiesto 30 punti di sutura. Ce ne parla La Gazzetta dello Sport:

CONTI 1 IL SOLITO GOL Bruno Conti, una vita per la Roma, e suo figlio Daniele, capitano del Cagliari. Daniele è un «castiga-Roma». Le statistiche dicono che alla Magica ha rifilato 4 gol. Il penultimo, nella stagione scorsa al Sant’Elia, contribuì a un fatale 2-2: è opinione diffusa che proprio lì Ranieri e i suoi abbiano perso i due punti decisivi per lo scudetto. L’ultima rete ieri sera: tiro bellissimo, dal limite. Cagliari 1, Roma 0. Bruno Conti, responsabile dell’area tecnica della Roma, seduto a bordo campo è rimasto impassibile.

Burdisso: “La colpa è solo mia”

 Nicolas Burdisso si assume ogni responsabilità per la sconfitta sonora racimolata dalla Roma a Cagliari: l’argentino, espulso dopo aver costretto Daniele Conti a lasciare il campo in barella e causato il rigore per gli isolani, non ha attenuanti. Lo riconosce a fine gara. Da Il Romanista:

Mai aveva perso così male da quando allena la Roma. Mai. Ranieri bacchetta la squadra. L’accusa è di scarsa attenzione. «Abbiamo provato a giocare. Certo, quando prendi quattro gol su palla inattiva vuol dire che sei poco concentrato e rischi di fare brutta figura… ». Per il tecnico, una parte di colpa del naufragio l’ha avuta anche la scarsa capacità finalizzativa. Di tutti. «Quando crei delle occasioni da gol, loro sono bravi a salvarle e tu no, c’è poco da fare. Ovvio, prendere cinque gol ci fa male. Ma è meglio prenderli subito: ci danno uno scossone. La squadra c’è, i ragazzi ci sono. Dobbiamo sapere reagire. E comunque mi sembra che anche per gli altri (vedi il Milan, ndr) le cose non vadano bene. Anche l’Inter ha faticato nonostante la vittoria ». C’è chi non ha compreso la sostituzione di Totti dopo l’espulsione di Burdisso. Ranieri si giustifica: «Già avevo una difesa super-rimaneggiata. Burdisso era alla prima partita. Quando sono stato costretto a fare la sostituzione, ho dovuto riequilibrare la squadra. E poi tra tre giorni andiamo a Monaco e ho preferito fare riposare Totti ».

L’avversario: il Cagliari di Bisoli recupera Daniele Conti

 CAGLIARI-ROMA (seconda giornata serie A 2010/11).
Sabato 11 settembre ore 20.45 – Stadio Sant’Elia.
L’AVVERSARIO. Massimo Cellino e il Cagliari:
legame indissolubile che prosegue su presupposti che conosciamo a menadito da qualche stagione a questa parte. Il patron della squadra sarda, infatti, porta avanti la linea intrapresa da tempo e, senza sperpero di denaro, investe sul club puntando su calciatori di qualità, prospettiva, affidabilità. Uno scenario simile ha consentito alla formazione rossoblu di portare a termine i campionati più recenti centrando senza difficoltà l’obiettivo della permanenza nella massima serie. Tutti necessari, nessuno indispensabile: neppure la schiera di allenatori che si sono succeduti sulla panchina isolana (gli ultimi: da Arrigoni a Giampaolo, da Ballardini a Massimiliano Allegri hanno in comune il fatto che Cagliari abbia poi spalancato i portoni a una carriera luminosa) – nonostante la capacità di mostrare bel gioco e racimolare punti – è riuscita a sfuggire alla legge per cui, l’onore di guidare l’undici rossoblu è una condizione professionale perseguibile fino a prova contraria. La prova contraria, verosimilmente, è esclusivo appannaggio del patron, sbizzarritosi – tra polemiche, differenze di vedute con i tecnici selezionati in precedenza, esoneri – come altri pochi colleghi di A. Dopo la parentesi felice (con epilogo immaginabile: esonero per crisi di risultati quando i sardi erano ormai certi della salvezza) di Massimiliano Allegri, Cellino ha scelto di ripartire da Pier Paolo Bisoli. Ovvero, altro ex calciatore che la maglia isolana – oltre ad averla indossata – l’ha custodita nel cuore. Bisoli, il cui biglietto da visita è stato quello di un campionato di cadetteria indimenticabile alla guida del Cesena (promosso in A), ha accettato senza alcun dubbio.

Cagliari-Roma: Borriello, esordio al Sant’Elia. Come Toni

 Braccio in orizzontale, con la mano a mettere in moto le dita e loro cinque – le dita – innescate in un movimento rotatorio che non va mai nè troppo avanti nè troppo indietro: osservare quel gesto (che se il braccio fosse stato verticale avrebbe descritto uno a cui era appena venuta l’idea) era come venire piacevolmente sfidati da chi ti stava dicendo: “Visto che ho fatto?“.
DA TONI… Il bomber che Roma invocava per garantire un contributo importante a un attacco depotenziato dalle precarie condizioni di salute di Francesco Totti – lo scorso gennaio – aveva fattezze da marcantonio e rispondeva al nome di Luca Toni. Bastò incrociare – allora – un paio di coincidenze: la necessità capitolina e il malumore del bavarese a cui Van Gaal aveva tolto in sequenza posto da titolare, sorriso, posto da panchinaro. Il resto lo fecero le dirigenza e le capacità di pubbliche relazioni del Capitano, che quando c’è da spendere una parola in favore della Roma riesce in un colpo solo a farlo in fretta e farlo bene. L’ariete dipinse la Capitale d’un “giallo entusiasmo” che motivava la voglia di crederci – in quella rimonta, in quell’aggancio, in quello scudetto – e vanificava d’un colpo il gelo invernale di temperature lineari quanto richiesto dall’inverno inoltrato. Che l’apparizione di Toni in mezzo al campo, con tanto di casacca giallorossa, si concretizzasse nel giorno dell’Epifania pareva allora un dettaglio inserito in un contesto assolutamente benaugurante. Era il 32′ della ripresa, con la Roma in vantaggio di due reti sul Cagliari, quando Claudio Ranieri optava per l’inserimento del neo acquisto. Si stava per scrivere di un capolavoro, l’ennesimo, del testaccino. Ma di come andò a finire quella giornata (tutti: giornalisti della carta stampata e del web, pubblicisti, stagisti costretti a riscrivere pezzi e pagelle in virtù di una manciata di minuti di recupero) lo raccontano oggi le statistiche. Ci si era dimenticati (o si era cercato di farlo, nessuno escluso) di che volesse dire giocare al Sant’Elia. Roba che ci vedi la Roma da quindici anni e capisci per davvero che le partite finiscono solo quando “arbitro fischia”, direbbe uno che sulla panchina giallorossa si è accomodato dopo aver vinto uno scudetto alla Samp. Col senno di poi, quei due punti persi avrebbero consentito di bissare la festa del 2001 al Circo Massimo ma la storia recente e già ingiallita, a questo punto, interessa poco.
…A BORRIELLO. Non servisse ricordarla solo per un assist messo lì dagli intrecci degli eventi: ovvero, quello secondo cui Marco Borriello – come Toni qualche mese fa – dovrebbe debuttare con la maglia capitolina proprio a Cagliari.

Cagliari-Roma, Conti in dubbio

 Tanto papà Bruno staziona nei cuori giallorossi quanto Daniele Conti è inviso ai capitolini: se non altro, perchè sono parecchie le sofferenze riservate dal calciatore isolano al pubblico capitolino. Eppure, stavolta la novità è che il centrocampista potrebbe non essere disponibile per la sfida del Sant’Elia (distorsione alla caviglia). Pier Paolo Bisoli deciderà all’ultimo rispetto al suo impiego. Da Il Romanista:

LUI FARÀ di tutto per esserci, perché quella contro la Roma è sempre una sfida particolare. Ma Daniele Conti deve fare i conti con l’infortunio al piede destro (distorsione alla caviglia rimediata mettendo lo scarpino in una buca del prato dello stadio) che ancora gli dà problemi e difficilmente sabato sera sarà in campo al Sant’Elia contro la squadra in cui è cresciuto. E a cui, spesso e volentieri, si diverte a segnare e dare dei dispiaceri, ultimo caso la rete del 2-2 allo scadere lo scorso 6 gennaio.

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