Verso Bari-Roma: la Capitale è in fermento, Ranieri crede nel “progetto”…

 ROMA – Aria di festa a Trigoria. Il cammino della Roma in campionato accende l’entusiasmo dei romanisti. Questa mattina, circa settanta tifosi si sono ritrovati fuori dai cancelli verdi del Fulvio Bernardini per incitare la squadra in vista della partita di sabato contro il Bari. Ma non solo. Oggi, Mexes ha compiuto 28 anni. E alcuni tifosi (tifose?) hanno dedicato al difensore francese due striscioni di auguri. “Tanti auguri Philippe per il tuo compleanno… Ti prego resta a Roma sei il nostro angelo” e “30-3-1982 E’ nata una stella per difendere i nostri cuori“.

Ranieri: “Per 4 anni la Roma, poi la Nazionale. Mai visto uno come De Rossi”

 Intervenuto alla presentazione del libro di Enrico VarrialeA Bordocampo“, Claudio Ranieri ha concesso alcune dichiarazioni all’Ansa:

“Il progetto Roma sta prendendo corpo, voglio vedere di portarlo avanti altri 3-4 anni. Insomma, fatemi godere un altro pò. Io resto qui, dopo 30 anni sono tornato a casa e mi volete già far ripartire? La Nazionale? Voglio chiudere con la Nazionale o una nazionale nel caso l’Italia non pensasse a me tra qualche anno. Ma ripeto che per ora penso, alleno e vivo da romanista”.

Sacchi: “Scudetto? Dico Roma”

 Ecco l’articolo di Arrigo Sacchi su La Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan e della Nazionale fa il punto sulla lotta scudetto:

Si infiamma il campionato. Arde «er core de Roma» e si brucia l’Inter, mentre il Milan s’impantana con la Lazio. L’astinenza di risultati dei nerazzurri e la sconfitta rimediata a Roma sono segnali preoccupanti. Ora gli uomini di Mourinho hanno trovato dei rivali attendibili ed estremamente pericolosi.
Il Milan sembra chiamarsi fuori da questa lotta che potrebbe portare ad esiti insospettabili. I nerazzurri stanno accusando l’usura di chi è sempre primo e in lotta contro tutto e tutti. Ma la causa principale di questo brusco rallentamento è nella Champions.

Totti: “Roma, sono pronto”

 Come ogni settimana è arrivato l’appuntamento con Francesco Totti sulle colonne de Il Corriere dello Sport. Ecco le parole del capitano giallorosso:

Solo lo sport e il calcio in particolare oggi riescono a far vivere giornate così emo­zionanti per i tifosi. Sabato la passione, la tecnica, l’agonismo sono andate di scena al­lo stadio Olimpico e queste tre componenti ci hanno permesso di battere l’Inter, una grande squadra, guidata da un grande alle­natore, con una rosa importante di giocato­ri a livello mondiale.

Perinetti: “Roma, quanti ricordi. Ranieri, mia scoperta”

 Giorgio Perinetti fa ora di mestiere il Direttore Sportivo del Bari. Ma Roma, per lui, non è affatto un sostantivo buttato lì a cadere nel vuoto. Per Bari-Roma di sabato prossimo? Anche, ma non solo. Nella società capitolina, Perinetti ci ha vissuto 19 anni: i ricordi non sono ami andati perduti perchè fanno parte di quel bagaglio che il biancorosso porterà sempre con sè. Lo ha ripetuto ai microfoni di Sky Sport, rivendicando nella circostanza la paternità della scoperta (o del rilancio) di Claudio Ranieri:

Roma e Inter, Ranieri e Mourinho: filosofie a confronto

 Da Il Giornale:

Dice il bravo opinionista che ormai sono gli episodi a decidere il risultato. Riduttivo. Ormai gli episodi decidono tutto: le nostre opinioni, le nostre certezze, la nostra stessa vita. Ancora freschissimo di cronaca, ora troneggia sulla storia italiana il palo dell’Olimpico. Apparentemente è un modestissimo tubo che regge la rete nel campo sportivo di Roma, dall’altra sera è il re assoluto della scena: più di una divinità mitologica, in pochi attimi è riuscito a ribaltare il destino di tanti uomini e la fermezza di tanti dogmi. Come al palo della cuccagna, appeso al palo di Milito c’è veramente di tutto. Ranieri, prima di tutto. Senza quel palo, adesso sarebbe ancora il Fracchia del grande calcio, perennemente vittima dei suoi limiti, l’eterno incompiuto con un glorioso avvenire dietro le spalle. Questo fino all’altra sera era Ranieri: persona per bene, certo, ma intesa come noialtri intendiamo le persone per bene, un po’ così, un po’ banalotte, anonime, senza carattere e senza virilità. Vogliamo dirlo?

Roma: scatta l’operazione Bari

 Da La Gazzetta dello Sport:

Cena fuori consentita sabato sera, ma senza esagerare. Ammessi tete-à-tete, gruppi di tre o quattro persone, non di più. Grandi tavolate considerate eccessive. Se proprio insistete, una capatina in discoteca. Ma la domenica in famiglia, a riposo. Ottimi cinema, teatro, musei, parco con i bimbi, tv in salotto. Consentita pure la visione di Milan-Lazio, ieri sera. Ma al fischio finale, subito a letto. Oggi si ricomincia. Anzi, «comincia la settimana più importante della stagione— dice un dirigente —, quella in cui dovremo confermarci». Scelte di vita Entusiasmo tutto sommato contenuto. Caroselli sì, ma senza bloccare la città.

Montali: “Scudetto? La Roma ci crede, ma non ci sono tabelle”

 Gian Paolo Montali è intervenuto alla trasmissione Rai, Radio Anch’io Lo Sport. Ecco le parole del dirigente giallorosso:

Quale è il suo ruolo all’interno della Roma? “La definizione è molto particolare, sono il coordinatore dell’area sportiva. In realtà sono uno dei tre direttori che si occupa dell’organizzazione della società, io mi occupo della gestione della prima squadra, quindi giocatori allenatore e parte organizzativa”.

Il futuro del calcio ha bisogno di manager? “Non spetta a me dirlo, di sicuro la Juventus è stata la prima chiamandomi, poi lo ha fatto la Sensi dandomi questa opportunità. E’ un alibi dire che nel calcio ci vogliono solo persone ‘del calcio’. Mourinho, Capello o Benitez, se li mettessero in una società di basket, farebbero bene lo stesso, sono abituati a comandare e vincere”.
Il risultato della Roma è frutto anche di questo progetto?
“All’inizio il mio arrivo era visto un po’ così, anche per questa definizione strana. Il mio ruolo è quello di manager a tutto tondo, è chiaro che ho un passato di allenatore, ma non sono solo un motivatore. Avevo bisogno di entrare in punta dei piedi, io ho accettato questo lavoro non per apparire, ma per essere.

Mazzone: “Ranieri è garanzia di scudetto onesto”

 Carlo Mazzone è un giallorosso verace, uno di quelli che crede nella Roma in tempi di tempesta. Figuriamoci poi se la classifica vede i giallorossi in lizza per la conquista dello scudetto. Accorato e passionale come suo solito, Sor Carletto esorta a non mollare perchè “può succedere di tutto”. La certezza dell’ex tecnico giallorosso, inoltre, è che Claudio Ranieri sia sinonimo di onestà e lealtà oltre che di grande professionalità. Da Ansa:

«Non bisogna meravigliarsi dell’ottimo lavoro fatto da Ranieri – spiega Carlo Mazzone, uno che sulla panchina giallorossa ha dato tutto senza però nemmeno sfiorare il sogno del tricolore -. Non capisco perchè ci siano state tante perplessità intorno alla figura di questo tecnico.

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