Ranieri non fa drammi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

In conferenza, i due allenatori si comportano come hanno fatto le loro squadre in campo. Picchia duro, attacca, va giù di grinta Van Gaal. Gioca in difesa, alla ricerca di un motivo per uscirne fuori senza danni Claudio Ranieri. L’ANALISI – Il tecnico romanista è moderatamente soddisfatto, ma non di tutto. Dice: «Abbiamo tenuto bene il campo. Volevamo fare un altro tipo di partita, loro hanno un buon possesso palla. Come noi, del resto. Dovevamo fare circolare palla più veloce mente, ma la gara di Cagliari ancora non l’abbiamo smaltita. Eravamo impauriti ogni volta che do vevamo ripartire. Parlerò con i ragazzi per capire il perchè di questo atteggiamento. Sono comunque soddisfatto di quello che ho visto. Siamo sulla buona strada, anche se è chiaro che non parlo del gioco. Voleva mo di più. Ma la squadra si sta ritrovando. E questo è importante».

Ranieri e il 4-4-2 senza ali

 Dal Romanista:

Regola numero del gioco del calcio: Totti deve giocare. Se poi stai perdendo 1-0 a dieci minuti dalla fine e da pochi secondi hai preso il gol, non è più una questione di pallone, di tattica, di ragione, ma quasi di morale non togliere dal campo chi può, chi già solo con la presenza dà la speranza, anche perché il messaggio che fai passare alla squadra è quello di avere alzato bandiera bianca. Ma fosse “solo” questo… Fosse solo il problema di un cambio anche se stai sostituendo l’insostituibile. La Roma che ha perso a Monaco ovviamente non ha perso soltanto per il cambio di Totti a 10’ della fine. Fosse stato così sarebbe stato rassicurante. La Roma che a Monaco di Baviera perde 2-0 contro il Bayern mentre gli U2 cantano è un mistero che nemmeno la voce di Bono Vox stanotte potrebbe saper cantare. Silenzio nella notte in cui si sarebbe dovuto sentire alta Pride, l’orgoglio.

A Monaco una Roma con i cerotti

 Infortuni eccellenti per la prima giallorossa in Champions League: della sfida tra Bayern Monaco-Roma, non saranno parte Mexes, Vucinic e Taddei. Nicolas Burdisso chiamato al riscatto dopo la sciagurata prestazione di Cagliari mentre Claudio Ranieri dice: “Gli avversari non ci spaventano“. Da Leggo:

Difficile dire quale sia la partita più importante della Roma in questi giorni: se quella conto il Bayern Monaco, difficile debutto in Champions a pochi giorni dall’1-5 di Cagliari, o piuttosto quella che si gioca dietro le scrivanie per l’acquisizione della società. Lo si scoprirà stasera, al fischio di chiusura del match all’Allianz Arena.

Adriano e quel gol all’Allianz Arena

 Dal Corriere dello Sport:

Qui ha già fatto gol. Dove qui sta per l’Allianz Arena, basta veder­la dall’esterno per capire perché il no­stro calcio sta perdendo colpi, uno sta­dio proiettato nel futuro , una specie di enorme omino Michelin senza testa, or­ganizzato che basta dire che siamo in Germania per capire, per dire, nella conferenza stampa di ieri di Claudio Ranieri, per i giornalisti tedeschi muni­ti di cuffia c’era un traduttore simulta­neo per accorciare i tempi e consentire un maggiore botta e risposta, sessanta­seimila posti a sedere che altro che te­levisione, tecnologie che mancava solo un robottino che ci portasse il caffè, bar, ristoranti, palchi, store, non abbiamo vi­sto le majorette ma siamo sicuri che sta­sera le troveremo. Qui, dicevamo, ha già fatto gol.

Bayern Monaco: la Roma deve reagire

 Dal Messaggero:

L’Allianz Arena è il teatro ideale per entrare in scena. Dunque per la Roma, ancora senza successi nelle prime tre gare ufficiali. E che nella notte del suo ritorno in Champions, si presenta a Monaco, contro i vicecampioni d’Europa del Bayern, in piena emergenza: è qui senza sei giocatori, come a Cagliari, nell’ultimo weekend. Ma non c’è da voltarsi indietro, proprio nello stadio che più guarda al futuro e che per le gare Uefa cambia nome, diventando Munich Arena, e spegne la luce dello sponsor che lo ha costruito. «Noi veniamo qui senza paura, anche se arriviamo rimaneggiati: perché la Roma è sana. Viva. Ce la giocheremo, vedrete, contro il Bayern, grandissima squadra». Claudio Ranieri non è quello della vigilia di Cagliari.

Squalifica Burdisso, due giornate: l’Inter s’infuria

 Dal Messaggero:

Le cose, a voler esser teneri, sono due: o si tratta di una clamorosa caduta di stile oppure è paura. Fate voi. In ogni caso, un’uscita sbagliata. Protagonista l’Inter campione d’Italia di Massimo Moratti. I fatti. L’ex interista Nicolas Burdisso, espulso sabato a Cagliari per quell’entrata su Daniele Conti, è stato squalificato per due giornate di campionato e la decisione del Giudice sportivo non è stata contestata dalla Roma, ma dall’Inter. Incredibile, ma vero. Il club milanese, attraverso un comunicato sul proprio sito internet, ieri pomeriggio si è lamentato perchè la pena comminata all’argentino è stata troppo lieve. «Non sono stati ravvisati gli estremi della “condotta violenta” in relazione al fallo di Nicolas Burdisso nei confronti di Daniele Conti.

Bayern-Roma: la sorpresa Adriano

 Dal Romanista:

Non ci sono Vucinic e Okaka. C’è Adriano. Solo per fare numero? Chissà. Quando ieri intorno all’ora di pranzo la Roma ha diffuso l’elenco dei convocati per la trasferta con il Bayern Monaco, c’è chi è rimasto sorpreso. In lista figura Adriano Leite Ribeiro. In teoria, il brasiliano doveva tornare a disposizione di Ranieri, e dunque convocabile, per la partita con l’Inter del 25 settembre. A esattamente un mese dall’infortunio che lo aveva fermato tre giorni prima del debutto in campionato con il Cesena. È il 25 agosto. Adriano sente una fitta all’adduttore.

Champions League, Ranieri: è emergenza

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma partirà stamattina per Monaco di Baviera tutta incerottata. Per il clamoroso 1-5 subìto a Cagliari – l’ultima volta che i giallorossi avevano preso 5 gol in campionato era il 1999, con Zeman in panchina, ma ne avevano almeno segnati 4 – e perché delle tante speranze di recuperare qualche giocatore da opporre al Bayern se ne sono realizzate ben poche. Nella lista dei convocati di Claudio Ranieri, infatti, non ci sono né Rodrigo TaddeiMirko VucinicPhilippe Mexés, oltre naturalmente a Riise, Castellini e Okaka.

Ranieri ripensa a Doni

 Da Leggo:

Otto gol in tre partite: tanti, troppi per un difesa che lo scorso anno (da quando arrivò Ranieri) era risultata la seconda di tutto il campionato. I primi a salire sul banco degli imputati sono i portieri. A Milano Lobont era sembrato improponibile, ma a sorprendere è lo scarso periodo di forma di Julio Sergio. L’eroe della scorsa stagione, che in poche settimane si era conquistato il posto da titolare a discapito del ribelle Doni, a Cagliari è capitolato cinque volte di fronte a Matri e compagni. Il meno sorpreso, a dire la verità, è proprio Ranieri che dal preparatore dei portieri Pellizzaro aveva ricevuto qualche segnale negativo circa le condizioni fisiche di Julio Sergio. Tanto che la Roma si era messa alla caccia di un sostituto. Prima Sorrentino, poi Marchetti (che potrebbe arrivare a gennaio), infine Rubinho.

Bayern Monaco-Roma: Rosella Sensi vuole la reazione

 Dal Corriere dello Sport:

«Il fondo non è stato ancora toccato», sussurra una autorevole voce di Trigoria. Oggi la Roma parte per Monaco per l’esordio in Champions League, ma Ranieri si porta dietro tutti i proble mi che attanagliano la squadra in questo tribolato inizio di stagione. Recupera Totti e Adriano, non gli altri infortunati. Durante l’allenamento alza spesso la voce, parla per qualche minuto a tu per tu prima con De Rossi e poi con Rosi. Chie de grinta, concentrazione, più incisività in attacco. Ma le sue parole non hanno l’effetto di qualche mese fa. Rosella Sensi arriva a Trigoria quando la squadra è già in campo. Non è previsto nessun incontro con l’allenatore e non c’è nemmeno il tempo per i saluti. Il presidente arriva quando l’allenamento è già cominciato, lascia Trigoria, dopo due ore di consi glio di amministrazione, quando Ranieri se ne è già andato. Nessun accenno al rinnovo del contratto, ne anche con i dirigenti.

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