Brescia-Roma: staffetta Vucinic-Adriano?

 Dal Romanista:

Senza Totti, De Rossi, Burdisso, Riise, Castellini, Taddei e Okaka, Claudio Ranieri deve necessariamente ridisegnare la sua Roma per la partita di oggi contro il Brescia. Il tecnico, come da tradizione, si prende la sera precedente al match per decidere la formazione da mandare in campo. Tanto più questa volta, perché c’è da scegliere se partire cauti per non esporre ad eccessivi rischi una squadra già fragile, o se invece continuare con tre giocatori spiccatamente offensivi, come gli stessi calciatori avevano detto di gradire. Quello che appare certo è il ritorno di Vucinic, che è un altro aspetto fondamentale di questa partita. Dopo le deludenti prestazioni contro Inter e Cesena, il montenegrino si è fatto male, e la mancanza dei suoi strappi si è fatta sentire. Stasera tornerà al suo posto anche se non è al meglio.

Ranieri: “Il problema della Roma è la testa”

 La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Brescia-Roma:

Brescia – Ultimamente stiamo facendo di necessità virtù. Dopo la sosta per le Nazionale sono tornati in pochi in campo dei miei ragazzi. A Brescia sarà dura. Ci sarà da lottare, correre e soffrire.
La situazione
– Io non devo lanciare messaggi, credo che quello che stiamo facendo lo vedono tutti. Non ci piace essere partiti così, volevamo fare bene e non ci sta riuscendo. Qui nessuno regala niente e vale lo stesso in Europa. Per me la Roma c’è ed è compatta.

Crisi Roma: la ricetta di Ranieri

 Dal Messaggero:

Senza far ricorso alla lavagna, domenica pomeriggio Claudio Ranieri, nel pieno della crisi della Roma, ha provato a spiegare che cosa ha in mente per risolvere i problemi della squadra disorientata e impaurita. Quelli che si vedono in ogni partita, dal 21 agosto, notte della Supercoppa italiana lasciata all’Inter. Legati alla posizione dei calciatori in campo, per evitare di subire troppi gol, già 12 in 5 gare, per dare equilibrio a un assetto che ultimamente, qualsiasi esso sia, risulta fragile e impotente. La precaria condizione atletica, sempre stando alla sua analisi, non è frutto della preparazione sbagliata, perché il giudizio sul lavoro fatto a Riscone si potrà dare solo più avanti, ma all’utilizzo forzato dei soliti giocatori, alcuni dei quali con meno allenamenti nelle gambe perché reduci dal mondiale o da infortuni. Colpa, insomma, dell’organico in questa fase spesso dimezzato.

Roma in affanno: colpa della preparazione?

 Dal Corriere dello Sport:

La preparazione atletica della Roma è sotto accusa. La squadra va in affanno in tutte le partite, nel finale i giocatori vanno in sofferenza al cospetto di qualsiasi avversario. E´ accaduto in tutte le partite giocate fin qui giocate. In Supercoppa la Roma era passata in vantaggio con Riise. Alla fine del primo tempo il pareggio dell´Inter, nella ripresa il bis nerazzurro. Col Cesena, dopo un buon primo tempo, la squadra di Ranieri nel secondo tempo ha concesso troppe occasioni ai romagnoli. A Cagliari De Rossi era riuscito a pareggiare al gol iniziale di Daniele Conti. Poco dopo il rigore e l´espulsione di Burdisso, quindi il 3-1 del Cagliari, che nella ripresa avrebbe potuto segnare anche oltre il quinto gol. A Monaco la Roma ha resistito fino a 11´ dalla fine, poi il crollo, e domenica è successo qualcosa di simile con il Bologna. SERVE PAZIENZA. Ranieri ha detto che per valutare la preparazione atletica ci vuole tempo. Quest´anno la preparazione è stata affidata al professor Riccardo Capanna, che dalla stagione di Parma lavora con il tecnico romano.

Burdisso: un nome, una garanzia

 Dal Romanista:

L’importanza di chiamarsi NicolasBurdisso, nel nostro caso. L’argentino non ci sarà domani a Brescia perché deve scontare la seconda giornata di squalifica dopo l’espulsione di Cagliari, ma sabato sera contro l’Inter (sciopero dei calciatori permettendo) sarà regolarmente al suo posto al centro della difesa. E’ stato l’oggetto del desiderio della campagna acquisti giallorossa, l’unico giocatore richiesto da Ranieri, lo ha confessato lui stesso, alla fine della scorsa stagione. E’ arrivato in giallorosso dopo che l’Inter, che lo scorso anno lo aveva messo fuori dalla lista lista Champions e che lo considerava il sesto difensore centrale, lo aveva già venduto per 8 milioni alla Juventus solo per fare un dispetto alla Roma. C’è voluto l’intervento del presidente Sensi (con l’avallo di Unicredit) in persona e la presa di posizione netta del giocatore per riportarlo a Trigoria quando ormai tutti lo avevano vestito di bianconero e per fare felice Claudio Ranieri.

Conti: “Ranieri non si tocca”

 Dal Romanista:

La Roma sta con Ranieri. Lo ha ribadito il tecnico domenica pomeriggio nella conferenza post-Bologna, riferendosi alla squadra, lo hanno ribadito tutti i dirigenti giallorossi. In questo momento di grande difficoltà bisogna remare tutti dalla stessa parte, come ha voluto sottolineare anche il presidente Sensi nell’ultimo colloquio che ha avuto con la dirigenza dopo la sconfitta di Cagliari, e il messaggio è stato recepito da tutti all’interno di Trigoria. Non c’è stato nemmeno bisogno di ribadirlo ieri mattina, in occasione della foto sociale della squadra. C’era il presidente Sensi, ma non si è fermata a parlare né con la squadra né con i dirigenti, e il perché lo spiega il direttore tecnico Bruno Conti.

Brescia-Roma: scatta l’ora di Simplicio?

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Foto di gruppo con sorrisi di plastica compresi nel costo dell’ingaggio. Insomma, giornata da Actor’s Studio per i giocatori della Roma che, fissato da tempo l’appuntamento per la foto stagionale, si sono trovati a dover fingere serenità almeno per il tempo di un clic. Invece l’atmosfera a Trigoria non è quella dei giorni migliori. D’altronde, è un quindicennio che in campionato non si partiva peggio (2 punti in 3 gare) ed il pari col Bologna ha riacceso il fuoco delle polemiche che il j’accuse di Claudio Ranieri ai giornalisti della vigilia aveva messo in sordina. Nel mirino è finita ancora la preparazione fisica, che al momento sembra essere – insieme agli infortuni – il vero tallone d’Achille della squadra. De Rossi & Simplicio. Per questo doppio ordine di motivi domani a Brescia l’allenatore pensa a dei cambiamenti, anche alla luce delle risposte dello staff medico.

Ranieri: tutto in sette giorni

 Da Leggo:

Sette giorni per conoscere il futuro. Della Roma, ma soprattutto di Claudio Ranieri: il pianista che suona sopra ad un oceano sempre più in burrasca. Domani il Brescia al Rigamonti, sabato (sciopero permettendo) l’Inter e martedì prossimo la sfida di Champions con il Cluj. Un trittico di ferro dal quale dipendono le sorti di un allenatore che ha dimostrato di non saper sopportare le tensioni tipiche di una piazza particolare come Roma.

Roma, Ranieri non sbroglia la matassa

 La sfuriata della vigilia, con tanto di monologo in conferenza stampa, avrebbe dovuto garantire una sterzata ma Claudio Ranieri si è trovato, alla fine di Roma-Bologna, a prendere atto del fatto che le difficoltà dei giallorossi non sono ancora archiviate. Da Leggo:

Povero Ranieri. Ieri pomeriggio, dopo aver raccattato un punto col Bologna (che ne meritava 3), non ha potuto neppure battere i pugni in sala stampa e urlare che questa Roma «ha due palle così». Di palla ieri ne ha confermata una soltanto ai piedi: il tecnico.

I mali della Roma

 Imperversa sui quotidiani la caccia ai problemi della formazione capitolina. Tra i tanti mali, Il Tempo edizione odierna ne individua tre: troppi infortunati, involuzione tattica e di gioco, mancanza di riferimenti fuori dal campo. Testuale:

Un «male» contro il quale Ranieri ha provato a lottare in ogni modo chiedendo alla Roma tutto e di più, cercando anche di spostare l´attenzione del mondo dalla squadra. Come in occasione dello sfogo di sabato scorso quando ha provato a dare un´ulteriore spinta emotiva ai suoi: ma poi ha dovuto fare i conti con quello che non ha.  Problemi per i quali la partita contro il Bologna è servita, qualora ce ne fosse stato bisogno, da cartina tornasole: la Roma tiene mezz´ora prima di crollare, ha troppi infortunati, sembra vivere una fase di involuzione tattica e di gioco e, dulcis in fundo, fatica a trovare i soliti riferimenti fuori dal campo.

Brescia-Roma: ballottaggio Cicinho-G. Burdisso

 Dal Romanista:

Come se non bastasse la delusione per la mancata vittoria contro il Bologna, Ranieri dovrà fare i conti anche con i nuovi infortuni di Cassetti e De Rossi, che ieri hanno lasciato il campo anzitempo costringendo il tecnico a due cambi forzati. Il difensore ha avuto un problema muscolare, un risentimento al flessore della coscia destra, e difficilmente ce la farà a recuperare per il Brescia, anche perché si gioca tra 48 ore. Oggi saranno valutate le sue condizioni, ma le speranze di vederlo in campo al Rigamonti sono davvero poche. Qualche speranza in più per De Rossi, che ieri ha preso una botta al ginocchio e ha un ematoma. Se non avvertirà dolore, mercoledì sarà a disposizione. Se invece non dovesse farcela è pronto Brighi.

Vucinic, Taddei e Riise: assenze che pesano

 Dal Tempo:

«Almeno ci capissero di calcio bofonchia» Ranieri lasciando la sala stampa dell´Olimpico. Dopo il monologo della vigilia, anche la conferenza post-partita trasuda di nervosismo. Il tecnico non è tranquillo ma prova a difendersi. Mentre la Sensi se ne va infuriata senza parlare, i giocatori non possono farlo, lui parla e stavolta risponde alle domande. «La squadra – dice sulla gara con il Bologna – aveva reagito bene, è un peccato ma ora va come deve andare». Perché va così? «Non vinciamo da agosto in amichevole e questo ci sta portando ansia. Non ritroviamo gli automatismi: non ci sono i giocatori dello scorso anno». Gli fanno notare che in realtà gli assenti sono pochi. «Ho dovuto fare due sostituzioni obbligate. Riise, Vucinic e Taddei non ce li ho – si difende – non ho i ragazzi giusti per il modulo che la squadra conosce». Cioè il 4-2-3-1.

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