I numeri di Catania-Roma

Catania e Roma a confronto, in quello che per i giallorossi è un incontro dal sapore particolare. Almeno per tre motivazioni: la prima, occorre rimettersi in marcia al meglio dopo il pari di Palermo (che ha spezzato il bottino di due vittorie su due collezionato da Ranieri); la seconda, al Massimino non ci sarà tifo ospite mentre i supporters locali faranno di tutto (e di più) pere sostenere una squadra partita così e così; terzo, i precedenti in terra etnea non sono per nulla incoraggianti.

Ma questo lo si diceva, lo dicevano i numeri, anche prima diell’incontro con il Siena. Poi vinto con carattere e orgoglio. Claudio Ranieri e Luca Atzori, uno di fronte all’altro. Vent’anni di differenza: cinquantotto il primo, trentotto il secondo. Ranieri chiamato a sollevare il morale e la classifica di una squadra che pareva con il morale a terra; Atzori ingaggiato non appena Walter Zenga, nel più classico dei valzer di calciomercato, ha lasciato Catania preferendo Palermo.

Mirko Vucinic, goleador contro il Catania

Per la prima volta, e lo si è detto, la Roma si trova a vivere problemi di abbondanza. La trasferta a Catania mette Claudio Ranieri nelle condizioni di poter scegliere la formazione: altrenative in difesa, più di una opzione a centrocampo. Unici reparti ai quali viene difficile apportare modifiche rispetto alle ultime prove, la porta e l’attacco.

Nel primo caso, Julio Sergio ha il posto assicurato: Lobont non è ancora utilizzabile, Alexander Doni starà fermo ai box ancora per qualche settimana. Nel secondo caso, occorre fare i conti con il fatto che Julio Baptista è inutilizzabile perché infortunato, ma la cosa non desta particolari preoccupazioni perchè non si può prescindere da un dato di fatto: quando Mirko Vucinic vede rosso azzurro, diventa una furia.

Il montenegrino, tornato in campo dopo l’intervento al menisco, gode della stima incondizionata di Ranieri, che lo reputa fondamentale per la buona riuscita di movimenti e schemi, e, seppur non al massimo della condizione, con la squadra siciliana ha un feeling particolare. Tra tutti gli episodi proponibili, basti pensare allo splendido gol messo a segno due anni fa, quello che illuse la Roma di poter vincere lo scudetto nel rush finale contro l’Inter, in un testa a testa che ha entusiasmato gli sportivi italiani.

Novità in casa Roma: Ranieri ha problemi d’abbondanza

 Seconda trasferta consecutiva in Sicilia per la Roma di Claudio Ranieri. Dopo il pareggio sotto il nubifragio di Palermo, domenica alle ore 15,00 allo stadio Massimino, la Roma incontrerà un’altra formazione sicula: il Catania. L’ondata di maltempo che da giorni tormenta la Sicilia proseguirà anche nel corso del week-end. Per domenica si prevedono probabili piogge e temporali nel corso della giornata. Il clima non aiuterà la formazione giallorossa, ma la Roma targata Ranieri ha dimostrato di poter superare tutte le difficoltà con carattere, determinazione e voglia di vincere. Oltre il clima anche l’ambiente sarà totalmente contro i giallorossi. Anche questa volta il Casms ha deciso di chiudere il settore ospiti, quindi niente tifosi della Roma al Cibali. I fatti accaduti nelle ultime partite tra le due squadre hanno inciso fortemente su questa decisione.

Totti, la forza di Ranieri e i 38 anni di Baggio

 Alla base del nuovo corso giallorosso, c’è una evidente intesa tra Francesco Totti e il tecnico Claudio Ranieri, il quale ha potuto trarre giovamento dal fatto che il talento romano abbia, fin da subito, mostrato di apprezzare il progetto Ranieri.

Al punto da percepire l’allenatore testaccino in maniera ottimale; aveva detto Totti di Ranieri:

“Ha carisma, ha voglia. E’ romano e romanista e non è poco. Penso che sia la persona giusta in questo momento, abbiamo capito lo spirito che ha”.

Coppia unita dall’obiettivo grande, immenso di portare la Roma a conseguire il massimo. Ranieri ha conquistato Totti fin da subito, con la schiettezza di uno che si fa capire al volo; aveva detto Ranieri di Totti:

“Voglio l’attaccante che va a fare pressing sul portatore di palla. Totti è romano come me, si lascia scivolare le critiche addosso. Ma io non ho mai pensato di criticarlo. Gli ho dato solo qualche consiglio. Tra di noi il rapporto è buonissimo, nessuna polemica. Da Totti mi aspetto solo che faccia Totti”.

A cena con il ‘rombo’ di Ranieri

 Il piatto forte di Ranieri non è propriamente una novità del menù di Trigoria. Il ‘rombo salvagente’, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, in realtà era stato già adottato da Spalletti. L’idea, precisamente, risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea all’orizzonte e il cielo di Roma gonfio di nuvole, il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, per la circostanza, a De Rossi (veritce basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi schiantarono i blues per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo.

Il tifo si spacca: bella Roma, brutta Roma

Tifosi divisi nei giudizi dopo il pareggio ricco di emozioni e gol tra Palermo e Roma. La maggior parte dei supporters giallorossi, intervenuti nelle differenti trasmissioni radiofoniche, appena dopo il triplice fischio, esalta carattere, voglia e determinazione della squadra di Claudio Ranieri ma non sono pochi neppure coloro che sottolineano quanto il tre stia diventando il numero – incubo della retroguardia capitolina: Burdisso e compagni continuano a subire tre gol a partita (vedi Genoa, Juventus e Palermo, ndr).

Al termine della gara nei tam tam delle radio si registrano opinioni contrastanti. c’è chi definisce la partita grottesca e non giudicabile per le pessime condizioni del campo che hanno penalizzato in primis la Roma, squadra più tecnica; chi giudica sbagliate le scelte di Ranieri, che da qualche partita a questa parte sembra voler dare fiducia a Faty, poco utilizzato dal predecessore Spalletti, mentre sono finiti nel dimenticatoio calciatori del calibro di Jeremy Menez, Stefano Guberti e Alessio Cerci (quest’ultimo nemmeno convocato).

Palermo-Roma 3-3: Totti, lampi nella pioggia

 Palermo-Roma è finita con le maglie sporche di fango e con un 3-3 bagnato dalle emozioni e dalla pioggia. Forse Ranieri non avrebbe firmato per il pareggio. Soprattutto dopo aver visto i suoi uomini portarsi in vantaggio per due volte. Al triplice fischio di Rocchi, però, il tecnico di Testaccio ha avuto di che rallegrarsi: i suoi uomini non hanno perso la testa. Hanno lottato e sofferto, hanno subito e ribaltato l’azione. Nel maremoto di Palermo, Totti ha tenuto a galla la Roma: l’ha illusa prima, l’ha salvata poi. Con lui il giovane Okaka, che a pochi minuti dal termine si è conquistato il calcio di rigore del pari. La Roma nelle corde ha ancora un pizzico di pazzia. E’ vero. Ma sotto il diluvio, il carattere ha fatto da salvagente.

Ranieri: “Secondo tempo da pallanuoto. Totti fa la differenza”

 “Il campo ha giocato un ruolo fondamentale. Siamo più tecnici del Palermo e questa situazione ci ha penalizzato tatticamente”. Claudio Ranieri, nel dopo gara di Palermo-Roma, spiega il motivo del mezzo passo falso dei suoi uomini rispetto a domenica scorsa: “Dovevamo essere più cinici nel primo tempo. Una volta passati in vantaggio avremmo dovuto mantenere il risultato. Invece ci siamo fatti raggiungere. Il secondo tempo è stato da pallanuoto. Comunque abbiamo lottato fino in fondo e abbiamo ripreso il risultato. Sono contento di quello che i ragazzi mi stanno dando. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento di quelli che sono entrati, in particolare Faty e Okaka, che si è subito dato da fare e ha rimediato il giallo per eccessiva generosità. Questo è lo spirito giusto che voglio io”.

Le pagelle di Palermo-Roma: la difesa fa acqua. Ranieri pesca il salvagente

 Julio Sergio6: Il campo non lo aiuta, sul gol di Miccoli poteva chiudere meglio. Per il resto risulta concentrato.
Cassetti
4,5: Il suo compito non è facile: marcare Miccoli. Il folletto rosanero ha un conto aperto con la Roma (6 i suoi gol segnati ai giallorossi) e Cassetti con molte disattenzioni lo aiuta ad incrementare il bottino. Pessima prova. Dal 15’st Motta5,5: La sua corsia è impraticabile e per questo è scusato, ma invece di alzare la palla si intestardisce con tocchi e tocchetti che di certo non saranno piaciuti a Ranieri.
Burdisso
5,5: Partita tra alti e bassi, grande, grandissimo, in fase offensiva. In calo in difesa rispetto alle ultime prestazioni.
Juan – 5
: E’ lui il comandante del reparto arretrato. Ma se la difesa della Roma fa acqua da tutte le parti la responsabilità è anche sua. Un passo indietro rispetto alla partita contro la Fiorentina.

Doni, prima convocazione: “Titolare tra un mese”

Alexander Doni scalpita e attende l’ok di Claudio Ranieri per potersi riprendere la maglia da titolare. Intanto, complice l’indisponibilità di Artur, è arrivata la prima convocazione e per Doni si prospetta la panchina come vice del vice, il rumeno Lobont.

Il portiere brasiliano è fermo da diversi mesi (ultima apparizione, derby perso contro la Lazio): ora, dopo l’intervento chirurgico al ginocchio e una lunga riabilitazione, sembra pronto al rientro.

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