Roma, dal Fulham all’Inter: Doni, sembra forfait

La vittoria del carattere. Della grinta. Con l’arma che contraddistingue in maniera evidente la Roma di Claudio Ranieri – lo si è visto anche nella gara di andata del Craven Cottage, quando il Fulham era stato agguantato nei minuti di recupero da Marco Andreolli -, la squadra giallorossa è riuscita nella seconda rimonta consecutiva.
Vucinic e Perrotta avevano firmato quella contro il Bologna, John Arne Riise e Stefano Okaka hanno messo in cascina quella contro il Fulham. La classifica del gruppo E dice ora che solo il Basilea (che deve ancora giocare all’Olimpico e ci arriverà nel prossimo turno, quello di giovedì 3 dicembre) sta davanti ai giallorossi: 9 punti a 7, il Fulham insegue a 5. Dall’Europa League alla serie A: dal Fulham agli uomini di Josè Mourinho, reduci dall’entusiasmante rimonta di Kiev che ha consentito loro di passare in testa al girone di Champions League.  Nelle fila giallorosse, pare ci sia da preoccuparsi per la ricaduta di Alexander Doni che, nel corso della gara di Milano contro l’Inter potrebbe non esserci: risentimento al retto femorale destro. Ce ne informa la Gazzetta dello Sport:

Ranieri: “La Roma non si arrende mai, il sostegno dei tifosi è stato importante”

 Claudio Ranieri, nel dopo gara di Roma-Fulham, ha commentato l’incontro su Mediaset Premium: “Nel primo tempo non prendevamo le misure, meglio nel secondo. Il gioco? L’importante è che i ragazzi pur subendo non si arrendano, il gioco non è così fluido, la mancanza di alcuni giocatori ha il suo peso ma va bene così. Menez? Quando è entrato è stato bravo, ha fatto aumentare gli spazi e alla fine abbiamo vinto, va bene così. Doni? Vedremo cosa ha e da domani si pensa all’Inter”. Ranieri ha poi commentato la gara in conferenza stampa: “Sapevo che saremmo partiti con il freno a mano dal momento che avevo inserito pedine nuove e c’era la possibilità che ne risentissimo. Avevo necessità di far rifiatare alcuni giocatori. Nel primo tempo siamo stati larghi e lunghi, nel secondo meglio.

Roma-Fulham: per Ranieri è turnover

Roma pronta per la gara di Europa League nel corso della quale ai giallorossi tocca dare seguito al risultato utile ottenuto in terra inglese – 1-1 contro il Fulham,  rete di Marco Andreolli allo scadere della partita – e alla vittoria di domenica contro il Bologna.
Claudio Ranieri
, anche per risparmiare qualche forza in vista del match di fine settimana che vede i suoi uomini impegnati a Milano contro la capolista, punta deciso al turn over.
Ce ne parla Il Messaggero in edicola stamane:

Pizarro: “Sono contento di restare a Roma, ora lavoriamo per raggiungere gli obiettivi”

 Alla vigilia di Roma-Fulham, David Pizarro ha incontrato la stampa al Centro Tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria. Ecco la conferenza:
Nuovo contratto, che sensazioni hai?
“Ne avevo già parlato in estate. Sono molto contento. Il momento non era l’ideale, ma sono comunque contento di poter restare qui”.
Quanto è difficile giocare in uno stadio che non è dalla vostra parte?
“Solo una parte non è dalla nostra, abbiamo visto altri settori che ci incitavano. Dispiace perché a nessuno piace giocare in un ambiente del genere. Il tifoso è così. Non è il momento che ci aspettavamo, ma la squadra sta lavorando per conquistare buone posizioni in Europa e in campionato”.

Ranieri a 360 gradi: “La Roma, Totti, i tifosi e Rosella Sensi: ecco che c’è”

Intervista integrale di Claudio Ranieri concessa ai giornalisti de Il Corriere dello Sport presso la sede del giornale, cui il tecnico testaccino ha fatto visita.

E’ venuto a trovarci in redazione, in un momento delicato per la sua Roma, tornata a vincere contro il Bologna dopo tre sconfitte di fila. Claudio Ranieri è abituato a metterci la faccia e non si nasconde. Più di un’ora a parlare di calcio, nella settimana del doppio impegno contro Fulham e Inter. Si rinnova la sfida con Mourinho, al quale Ranieri tende la mano, riconoscendo il suo valore. Ha preso la Roma esattamente due mesi fa e sta cercando di risollevarla. Lo fa con passione, con entusiasmo, convinto che nonostante le innegabili difficoltà questa squadra possa tornare a dare soddisfazioni ai tifosi, a quegli stessi tifosi ai quali Ranieri anche questa volta chiede un aiuto. Non si è pentito dell’accusa fatta dopo la partita contro il Bologna, ma ce la metterà tutta per riportare il pubblico dalla sua parte. O meglio, dalla parte della Roma. Ranieri è brillante, sicuro di sè, trasparente. Il bagaglio di esperienze accumulato in tutta Europa lo mette a disposizione della squadra della sua città, della quale è tifoso, probabilmente l’ultima squadra di club che allenerà inItalia . Ha preso molte squadre in corsa e le ha fatte ripartire, ha preso la Juve che era una neo­promossa e l’ha portata per due anni in Champions League. Ma riuscire a vincere la sua scommessa con la Roma avrebbe un sapore particolare.
Siamo praticamente a due mesi dal suo arrivo a Roma. Ci fa un bilancio di questo periodo? Ha trovato quel che si aspettava, è andata meglio o peggio delle previsioni?
“Mi aspettavo delle difficoltà, questo è innegabile. Sono già subentrato al Valencia, al Chelsea, al Parma: quando si cambia è perché ci sono dei problemi. Ma è anche vero che quando un allenatore sceglie una squadra, non si deve tirare indietro. Io non l’ho mai fatto e questo lo dice la mia carriera: non lo farò nemmeno stavolta. E’ chiaro che subentrando mi sono posto subito l’obiettivo di rigenerare, dare concetti chiari, capibili, lavorare sotto l’aspetto psicologico. Giocatori importanti si erano infortunati, quelli recuperati non avevano avuto il tempo di allenarsi per rendere al meglio”.
Il quadro che ci fa non è proprio idilliaco.
“Il mio problema, entrando in corsa, era quello di mettere intanto in piedi una squadra che fosse presentabile: l’ho fatto rendendomi conto del fatto che non potevamo essere già belli e pratici con una certa continuità, come piace a me. In più è venuto a mancare il nostro cannoniere principale, Totti. La verità è che molti giocatori io li devo ringraziare per la disponibilità che mi hanno dato nonostante i problemi fisici e il ritmo incessante delle partite. Non si può fare a meno di Burdisso, Juan, Mexes, Pizarro, Vucinic…”.
A proposito degli infortunati: era così con Spalletti, è così con lei. Alla Roma succede più che altrove, come mai?

Ranieri, alla Roma pensaci tu!

Ora, il timone della guida – quello che a suo tempo, parole di Rosella Sensi, Luciano Spalletti decise di mollare quando la barca stava affondando – passa tutto nelle mani di Claudio Ranieri. Chiamato a interpretare un ruolo che non è solo quello del semplice allenatore ma arriva ad assumere caratteristiche più dettagliate che passano attraverso mansioni di motivatore, guida e riferimento unico per i calciatori.
La società ha beghe importanti cui prestare attenzione e per il tecnico testaccino – che già deve far fronte ad una crisi di risultati inanellata con le recenti prestazioni – l’esperienza giallorossa diventa totalizzante. All’orizzonte il Fulham, poi un campionato da rimettere nella retta via. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi sottolinea in maniera nitida l’importanza della figura di Ranieri in questa fase già cruciale della stagione giallorossa:

Ranieri da Testaccio: “Stiamo a metà, tra paradiso e baratro. Sognare si può”

 Claudio Ranieri parla ‘da casa’. L’Utr ha inaugurato una mostra fotografica per gli 80 anni di Campo Testaccio, luogo di infanzia e adolescenza del tecnico: “Sono qui perché sono di Testaccio, questa è casa mia“, ha affermato con orgoglio Ranieri. L’allenatore è tornato sulla prova contro il Bologna e sulla contestazione dei tifosi: “Domenica, il risultato è stato l’aspetto più importante: per noi era fondamentale sconfiggere il Bologna. Adesso siamo concentrati sul Fulham. Loro hanno giocato una grande partita contro il Liverpool, saranno carichi. I ragazzi sono determinati: è brutto giocare con una tensione negativa, dopo un successo c’è molta più scioltezza. La tensione ci sta, ma deve essere nella misura giusta. Io devo difendere la mia squadra e domenica mi è sembrato di giocare con la paura e l’intimidazione perché quando il pubblico ce l’ha con te non giochi sciolto. Vucinic? Si è fatto male al ginocchio prima che io arrivassi e quando sono arrivato io non si è quasi mai allenato. Mai io lo faccio comunque giocare senza allenamento, per cui questo giocatore va aiutato e non criticato. Aiutiamolo, santo iddio!“.

Vucinic, Mexes e i rientri di Burdisso e De Rossi: ripartire dalle note liete

Sotto la lente di ingrandimento ci finisce il gioco della Roma. Vero è che in questa fase potrebbe bastare essere vincenti, che il gioco – poi – verrà. Ma la Roma viene da una striscia di tre sconfitte consecutive interrotta solo domenica, con la vittoria sul Bologna.
Il prossimo appuntamento di campionato vede i giallorossi impegnati con la capolista: la stessa Inter che fino a qui ha doppiato i punti messi in bagaglio dai giallorossi e che pare non avere punti deboli. Nonostante le premesse non siano delle più rosee, sulle pagine de Il Messaggero in edicola oggi si cerca di aggrapparsi a quegli spiragli che la gara contro i felsinei hanno lasciato intravvedere. Per ripartire da lì.
L’articolo:

Roma, tifo spaccato: Ranieri piace a una parte, Spalletti manca a molti

Confusione, dubbi, incertezza e quel sentimento di rabbia frammisto ad amore eterno che porta, sotto sotto, anche il tifo più caldo e più ostile all’attuale corso della Roma, a fischiare ma non troppo. Non con convinzione.
Tra  gli inossidabili contestatori che continuano a mettere sul patibolo di tutto e di più e gli infaticabili acclamatori “a prescindere dal risultato”, a Roma sta crescendo quella parte di tifo a cui manca Luciano Spalletti.
A scapito di Claudio Ranieri. Ce ne parla il quotidiano Il Tempo – edizione odierna – ripercorrendo e riprendendo gli interventi pubblici del tifo nelle ore immediatamente successive alla vittoria contro il Bologna. Testuale:

La Roma ritrova la vittoria, ma il successo non placa la contestazione

 La Roma ha ritrovato punti e gol. Nella gara dell’Olimpico la squadra di Ranieri è riuscita a superare il Bologna grazie alla rete di Mirko Vucinic e di Simone Perrotta. Un’iniezione di tranquillità per l’attaccante montenegrino che non riusciva ad esultare in campionato dal 31 maggio scorso. Grazie alla prova contro gli emiliani sono giunti i primi punti dopo la sosta. Prima del blocco del campionato per le gare di qualificazioni al Mondiale Sudafricano, gli uomini di Trigoria rincorrevano la zona Champions grazie alle tre vittorie e ai due pareggi conseguiti con Ranieri al timone della squadra.

Ag. Santana ad AsRomaLive.com: “La Roma ci piace, il rinnovo con i viola non chiuderebbe il discorso”

 Mario Santana e la Roma. Una storia d’amore sbocciata nell’estate scorsa e conclusasi ad agosto. Forse troppo presto. Le porte di un possibile matrimonio tra l’esterno classe ’81 e la formazione giallorossa sono state riaperte da Marco Piccioli, manager che cura gli interessi dell’argentino, intervistato da AsRomaLive.com: “Il ragazzo ha un contratto fino al 2011 con la Fiorentina, stiamo parlando di rinnovo contrattuale ma questo non vuol dire che in un momento di mercato non si possa sempre valutare l’ipotesi che ci verranno proposte”. La sua stagione viola è passata dalla panchina al gol in Champions League, ma per l’agente questo non cambia il suo rapporto con il club toscano e lancia poi messaggi d’amore verso la Capitale: “Da parte nostra non abbiamo mai nascosto il piacere dell’interesse di una squadra importante come la Roma”.

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