Ranieri, ruolino da Champions

 Da Il Corriere dello Sport:

Numeri da Champions. Quelli di Claudio Ranieri. Da quando, all’inizio di settembre scorso, ha coronato il sogno della sua carriera, mettersi seduto sulla panchina della Roma. Dove, adesso, ci sta bene come un papa, reduce da una vittoria nel derby che ha il suo peso sia presa singolarmente, sia nel suo complesso, cioè se unita a quello che è stato il cammino della Roma ranieriana nelle tredici partite sin qui andate in scena. E’ vero, la continuità di gioco è un obiettivo ancora da inseguire, ma il primo a saperlo è lo stesso Claudio Ranieri che pure nell’immediato dopo derby, quindi in una situazione di euforia alla massima potenza, non ha dimenticato di sottolineare come non sia per nulla soddisfatto del gioco della squadra, “c’è ancora molto da lavorare e migliorare”, parole che possono essere la migliore garanzia per il futuro prossimo.

Cassetti, l’eroe dell’Olimpico: la gioia nel derby è la terza della sua storia in giallorosso

 Minuti conclusivi della prima frazione del derby capitolino numero 131 da quando il campionato italiano di serie A è passato a girone unico. Mexes, che fino a quel momento era stato uno dei migliori in campo, è costretto a chiedere la sostituzione per via di un problema al collaterale del ginocchio destro. A sostituirlo il numero 77, Marco Cassetti, inizialmente escluso dalla formazione titolare, ma protagonista del derby tutto nel segno della lupa. A dieci minuti dal termine della gara, la svolta: al minuto 77’ Vucinic crossa dal settore destro del manto erboso dell’Olimpico, e con un destro al volo l’esterno giallorosso nato a Brescia trafigge Muslera. Subito dopo il boato e l’esultanza sua e di tutto lo stadio, quello colorato di giallorosso, quello che canta e che vede avvicinarsi la vittoria numero 43 nelle stracittadine (dieci in meno quelle dei biancazzurri, 33, mentre 54 sono i pareggi). I compagni gioiscono con lui per il 157° gol della Roma (per la Lazio sono 126) in 80 anni di derby.

Mazzone: “Ranieri è come me, Julio Sergio è una sorpresa e la Roma può arrivare quarta”

 Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso, ha espresso un giudizio sul derby di ieri vinto dalla formazione giallorossa grazie ad un gol di Marco Cassetti: “Onestamente nel primo tempo la Roma è andata così e così. Nel secondo meglio. Però, senza lasciarci accecare dalle nostre rivalità, la Lazio ha giocato bene. Erano sciolti e disinvolti. Noi invece eravamo un po’ più nervosi. Forse il risultato è stato un po’ bugiardo per quello che si è visto. Un pareggio sarebbe stato più giusto, poi ovviamente da romanista dico meglio così. Ranieri? Il problema della Roma sono i gol subiti. Ieri finalmente i giallorossi sono riusciti a non prenderne e guarda caso hanno vinto – continua Mazzone a Romanews.eu -. I tre attaccanti? Se i giocatori sono in buone condizioni la Roma può anche non trovare problemi a giocare in modo così offensivo. E’ chiaro che quando non si ha il possesso della palla, con tre punte in campo, si deve fare molta attenzione. Francesco Totti? Il capitano lo vedo sempre bene, è in netta crescita.

Ranieri sotto la Curva: “La gioia più grande”

 L’articolo del Corriere dello Sport sulla vittoria giallorossa nel derby di ieri sera:

Non potrà negare di averlo sentito, come forse non avrebbe mai immaginato. Il derby è stato per Claudio Ranieri la partita che gli ha consegnato le chiavi della Roma, del cuore dei suoi tifosi. Gli applausi del pubblico, la composta esultanza stotto la curva, il misurato modo di festeggiare, alla fine, con i giocatori. Il pudore di voler nascondere la sua enorme felicità. L’imperatore Claudio oggi è orgoglioso di essere allenatore della Roma e benedice il giorno che ha accettato di guidare questa squadra: “E’ stato molto bello, continuo a fare questo mestiere per le emozioni che sa trasmettere. Questa è una delle più grandi emozioni calcistiche della mia vita.

Ranieri: “Lazio motivata, la mia Roma verso una grandissima partita”

Claudio Ranieri lo sa: il derby è una gara a sè e va affrontata in quanto tale. Per il tecnico testaccino, al primo Roma-Lazio della carriera vissuto da protagonista, nessun dubbio: ha subito messo in chiaro le cose e, nel corso della conferenza stampa della vigilia, ha esordito col botto. Dicendosi pronto ad assistere alla grandissima prestazione che forniranno i giallorossi.
IL DERBY –
Lo sfottò è il sale di Roma, ma ci si limiti a quello senza trascendere. Poi, che le squadre facciano il loro dovere sul campo di gioco. Non mi è sempre stato possibile assistere al derby romano ma ogni volta mi faceva piacere sapere delle vittorie della Roma. Onestamente non ne ho visti poi tanti. La Lazio è una squadra determinata che lotterà dal primo all’ultimo minuto. Non credo ad una crisi, le differenze con noi sono minime. Abbiamo solo fatto qualche vittoria in più. Hanno una difesa ermetica, la quarta in Italia. Sono momenti che passano“.

Missione capitolina per il Portsmouth: Baptista e Cicinho nel mirino. Due club israeliani su Pit. Alla Roma sarà offerto Vagner Love

 “Non solo Baptista” è il titolo della missione capitolina del Portsmouth di Avram Grant. Il tecnico israeliano dovrebbe atterrare a Roma domenica mattina. Ufficialmente per vedere il derby, in realtà per allacciare i contatti con la dirigenza giallorossa e conoscere le condizioni per potersi aggiudicare, a gennaio, il diritto alle prestazioni di Julio Baptista e Cicinho. Il club inglese è convinto di risolvere l’embargo (il mercato del Portsmouth è bloccato) e di poter operare sin dalla prossima sessione: dalla Roma preferirebbe ottenere i due brasiliani in prestito, ma sarebbe disposto ad ascoltare la richiesta della società di Trigoria anche per i cartellini dei giocatori.
Sempre sul fronte cessioni, gli israeliani del Maccabi Petah Tikva stanno attendendo una risposta dalla Roma per il prestito (gratuito) di Pit. Il club israeliano ha chiesto di inserire un’opzione per il prossimo anno. Su Pit ci sarebbe anche l’interessamento del Beitar Jerusalem. Questi ultimi, però, non hanno ancora avanzato una richiesta ufficiale, come invece hanno fatto i connazionali del Maccabi Petah Tikva.

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