Le dichiarazioni di Paolo Fiorentino non sono piaciute completamente alla famiglia Sensi. Il numero due di Unicredit ha partecipato a una conferenza stampa a pochi chilometri dal quartier generale della squadra, a poche ore dall’esordio in Champions League. Ora la banca cerca di valorizzare il prodotto, anche perchè il numero uno Alessandro Profumo spera di risolvere al più presto la questione Roma.
Champions League
Ranieri e il 4-4-2 senza ali
Regola numero del gioco del calcio: Totti deve giocare. Se poi stai perdendo 1-0 a dieci minuti dalla fine e da pochi secondi hai preso il gol, non è più una questione di pallone, di tattica, di ragione, ma quasi di morale non togliere dal campo chi può, chi già solo con la presenza dà la speranza, anche perché il messaggio che fai passare alla squadra è quello di avere alzato bandiera bianca. Ma fosse “solo” questo… Fosse solo il problema di un cambio anche se stai sostituendo l’insostituibile. La Roma che ha perso a Monaco ovviamente non ha perso soltanto per il cambio di Totti a 10’ della fine. Fosse stato così sarebbe stato rassicurante. La Roma che a Monaco di Baviera perde 2-0 contro il Bayern mentre gli U2 cantano è un mistero che nemmeno la voce di Bono Vox stanotte potrebbe saper cantare. Silenzio nella notte in cui si sarebbe dovuto sentire alta Pride, l’orgoglio.
La Roma tiene solo un tempo
La Roma soffre, ma lotta. Resiste fino a 11′ dalla fine, poi è costretta ad arrendersi. Il Bayern fatica a portare a casa la partita, ma quando alza il ritmo delle giocate, mette sotto i rivali. Per un intero tempo si è limitato al possesso palla, si è accontentato di tenere il pallino in mano. Quasi stesse studiando quello che poi avrebbe reso operativo nella ri presa. In quel clima, a bassi ritmi, la Roma si è trovata bene. Ha tenuto botta, ha azzerato sul nascere qualsiasi tentativo di verticalizzazione, qualsiasi pensiero dei tede schi di andare a rendersi pericolo si. Poi qualcosa è cambiato.
Juan: “Bayern-Roma? Importante fare risultato”
Da queste parti è di casa o giù di lì. I tedeschi lo conoscono bene, lui conosce bene la Bundesliga. Il tedesco della Roma non può che essere Juan, cinque stagioni con la maglia del Bayer Leverkusen, 139 in presenze nel campionato tedesco, 9 gol, zeru tituli, soprattutto per colpa del Bayern Monaco che, in quegli anni, come lo è oggi l’Inter per la Roma, è stato l’avversari da battere. L’ideale, per questa Roma incerottata uscita con cinque pappine sul groppone dalla prima trasferta di campionato a Cagliari, sarebbe farlo stasera, esordio in Champions sul campo dei vicecampioni battuti proprio dall’Inter nella finale di Madrid, quasi a chiudere un cerchio immaginario.
Bayern Monaco: la Roma deve reagire
L’Allianz Arena è il teatro ideale per entrare in scena. Dunque per la Roma, ancora senza successi nelle prime tre gare ufficiali. E che nella notte del suo ritorno in Champions, si presenta a Monaco, contro i vicecampioni d’Europa del Bayern, in piena emergenza: è qui senza sei giocatori, come a Cagliari, nell’ultimo weekend. Ma non c’è da voltarsi indietro, proprio nello stadio che più guarda al futuro e che per le gare Uefa cambia nome, diventando Munich Arena, e spegne la luce dello sponsor che lo ha costruito. «Noi veniamo qui senza paura, anche se arriviamo rimaneggiati: perché la Roma è sana. Viva. Ce la giocheremo, vedrete, contro il Bayern, grandissima squadra». Claudio Ranieri non è quello della vigilia di Cagliari.
Bayern Monaco-Roma: Borriello vuole il riscatto
Voglia di riscatto. Nella comitiva romanista in partenza questa mattina per Monaco di Baviera, c’è un giocatore che ha dovuto faticare per chiudere in valigia tutto il suo desiderio di rivalsa. Quel giocatore è Marco Borriello, l’ultimo arrivato in casa giallorossa. Dopo l’accoglienza trionfale riservatagli dai tifosi, il debutto al Sant’Elia non è andato come avrebbe voluto. Per questo, la gara dell’Allianz può essere vista come il suo vero esordio con la maglia della Roma, e forse non è un caso che la storia cominci proprio là dove si era interrotta. Già, perché quella contro il Bayern è una partita che Borriello avrebbe potuto giocare, ma non ha mai giocato.
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Burdisso: pronto per Bayern Monaco-Roma
Nella roulette dei numeri primi la solitudine ha la faccia malinconica del 29. È quello di Nicolas Burdisso, a cui la sorte sta riservando giorni da montagne russe, dal punto di vista emotivo. Reo confesso a Cagliari per il fallaccio ai danni di Daniele Conti, poi subito in vetrina domani nella sfida di Champions contro il Bayern Monaco e quindi in ghiacciaia per l’inevitabile mazzata in arrivo da parte del giudice. Rivincita «Mister 8 milioni» – forse per la prima volta da quando è giallorosso – sente addosso la pressione di una piazza che, dopo averlo «scoperto», lo vuole sempre ad altissimi livelli. Difficile per ora, se si pensa che col gruppo non ha fatto neppure una settimana di allenamenti e la sua preparazione è cominciata in ritardo per via del Mondiale.
Bayern Monaco-Roma: anche Van Gaal ha i suoi problemi
Tremila tifosi, molte donne e bambini, cori di simpatia, applausi, autografi, abbracci, il sor riso rivolto al telefonino che scatta la foto ricordo dell’abbraccio con il campione del cuore. L’allenamento del Bayern ieri mat tina è stato una festa. Il mezzo capitombolo casalingo col Werder Brema (0-0) non lascia traccia nell’umore dei fedelissimi, ma induce il gruppo all’autocritica. L’anno scorso, la partenza era stata ancora più insoddisfacente (solo 2 punti dopo tre partite, ora i punti sono 4) però alla fine sono arrivati scudetto, coppa di Germania e finale di Champions. Van Gaal ha dimostrato che di lui ci si può fidare.
Totti-Ranieri: qualcosa non va
Si può essere sull’orlo di una crisi di nervi a settembre appena iniziato Chi ne dubita può chiedere informazioni a Trigoria, dove la Roma ieri si è ritirata a leccarsi le ferite dopo l’1-5 di Cagliari e in attesa della trasferta di Monaco di Baviera, contro il Bayern, nel debutto in Champions League. I risultati sono chiari: tre partite ufficiali (due di campionato più la Supercoppa italiana), due sconfitte, un pareggio, zero vittorie, otto gol subiti e solo due segnati. Altrettanto sconfortanti sono altri segnali: la condizione atletica, il numero degli acciaccati, l’umore di Ranieri, alcune scelte tecniche incomprensibili, il rapporto tra l’allenatore e Francesco Totti.
Ranieri-giocatori: faccia a faccia in vista del Bayern
Francesco Totti ieri ha vomitato. Non siate maliziosi, non è perché ha rivisto la partita giocata dalla Roma a Cagliari. Semplicemente per colpa di un attacco influenzale (con dissenteria) che di fatto lo ha tolto di scena per l’allenamento. Insomma, se i 5 schiaffi di Cagliari non fossero già stati un promemoria utile, è un momento nero per la squadra giallorossa, che almeno sul fronte del capitano sembra limitare i danni, nel senso che per la trasferta di Champions a Monaco di Baviera quasi sicuramente sarà a disposizione, così come Taddei e forse Vucinic (out invece Mexes). Faccia a faccia – Detto questo, le buone notizie per ora finiscono qui.
Rientro Riise: Napoli o Genoa
Lo hanno dimesso ieri dall’ospedale di Oslo. Era ovvio. Perché per spezzare Riise, per piegare la forza di volontà di uno dei giocatori più coraggiosi che abbiano avuto la fortuna di vestire la maglia della Roma, ci vuole ben altro. La botta in allenamento, lo scontro con il compagno Espen, la capocciata per dirlo alla romana, è stata di quelle memorabili. Commozione cerebrale pesante. Questa è stata la diagnosi. La Tac ha escluso danni ulteriori. Perché Thunderbolt possa tornare a Roma passerà ancora del tempo. John Arne dovrebbe essere abile e arruolato tra quattro settimane. Riise salterà sicuramente sia l’appuntamento di Champions con il Bayern Monaco, il 15 settembre, sia la madre di tutte le sfide.
Biglietti Bayern Monaco-Roma: disponibili 1200 posti
Anche per i tifosi “non privilegiati”, quelli che non hanno aderito all’As Roma Club Privilege Card, è partita la vendita libera per la gara contro il Bayern Monaco di mercoledì 15 settembre. Nella mattinata di ieri, intorno alle 9.30, con un discreto anticipo rispetto all’orario previsto, i terminali del Roma Store di via Appia Nuova 130 (l’unico deputato a stampare) hanno cominciato la vendita dei tagliandi per la trasferta di Champions League: in un’oretta sono andati via 700 ticket (costo 30 euro ciascuno).
Julio Baptista: ora diventa un caso
Quello di Julio Baptista rischia di diventare un vero e proprio caso e la Roma vuol portarlo davanti alla Fifa. Due anni fa per convincerlo a lasciare il Real Madrid la società giallorossa fece ponti d’oro, un contratto faraonico e telefonate per fargli dire sì da parte dei giocatori, Totti in testa. Al primo anno in giallorosso la “Bestia” conquistò tutti. Un gol nel derby che permise di conquistare una vittoria scacciacrisi, undici reti tra campionato e Champions League gli valsero la promozione, nonostante un grossolano errore contro l’Arsenal, che costò l’eliminazione.












