Il Romanista torna a illustrare i dettagli – in continua evoluzione – della questione societaria. Il destino della A.S. Roma pare sempre più nelle mani di due persone – Rosella Sensi e Francesco Angelini – e di un Istituto, Unicredit. La fresca novità è legata all’offerta che Angelini ha ufficializzato a Unicredit: una cifra che oscilla intorno ai 200 milioni di euro che il gruppo di credito ritiene più che interessante. Ora che succede?
Testuale:
cessione A. S. Roma
Rosella Sensi: “Stadio nuovo per il salto di qualità”
C’è chi vuol comprare – Francesco Angelini – e chi non vuole vendere. Anzi, chi – Rosella Sensi – ha sempre mostrato volontà nell’ascoltare con attenzione le proposte giunte alle sue orecchie salvo non considerarle neppure una.
Per falso interesse dell’interlocutore, dice lei. Che, tuttavia, continua ad aprire ad una eventuale cessione “Ma a persone serie” riuscendo al contempo ad assicurare che la sua Roma, con il nuovo stadio, farebbe il salto di qualità.
Stamane è la Gazzetta dello Sport a riprendere stralci dell’intervista rilasciata dal Presidente giallorosso al Guerin Sportivo:
Angelini a Unicredit: piano per l’acquisto della Roma
Si rincorrono una ad una le voci su possibili interessati all’acquisto della società. Rosella Sensi non vende, Unicredit incalza e resta la forte volontà di uno dei nomi già noti alla platea giallorossa.
Francesco Angelini, infatti, è uscito allo scoperto e, dando seguito all’interesse dichiarato per l’acquisto della A.S. Roma, ha presentato un piano a Unicredit nel quale viene indicato in maniera chiara un percorso di acquisizione del club.
Ad illustrarne i dettagli ci pensa Il Romanista edizione odierna di cui riportiamo fedelmente l’articolo:
Unicredit e Italpetroli, Rosella Sensi e Alessandro Profumo: che fine farà la Roma?
La guerra dichiarata tra Unicredit e Italpetroli, Alessandro Profumo e Rosella Sensi (attraverso i rispettivi avvocati) prosegue con una delle proverbiali tregue che anticipano il passaggio di un uragano. Stando alle indiscrezioni de Il Romanista, infatti, superato il fine settimana non lavorativo, si potrebbe asssitere ad uno scenario risolutorio per decidere e conoscere il destino della A.S. Roma. Testuale:
Unicredit e Italpetroli verso l’arbitrato
La questione societaria potrebbe risolversi in arbitrato. E’ quanto viene indicato sulle pagine de Il Corriere dello Sport edizione odierna, secondo cui la partita tra Italpetroli e Unicredit sarebbe ancora aperta. L’ipotesi dell’arbitrato viene descritta nel dettaglio:
Rosella Sensi ci prova: Gheddafi in soccorso…
E’ ancora una volta il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ad annunciare, nelle pagine sportive, indiscrezioni relative alla condizione societaria della A.S. Roma.
Su Libero in edicola questa mattina, infatti, si parla di una delle possibili soluzioni individuate da Rosella Sensi per andare incontro alle esigenze di Unicredit. Ecco quale:
Shakira, la Roma e Soros: in comune hanno “She-Wolf”
“She Wolf”, il nuovo album della bomba sexy Shakira, ha fatto ingresso nel mercato.
Pare che sia un lavoro dal classico sound un po’ pop e un po’ r&b, un po’ dance-hall e un po’ latinoamericano.
Eppure, “She wolf” è anche qualcos’altro, soprattutto per i giornalisti de Il Romanista.
Due parole che si legano alla A.S Roma in maniera solida perchè utilizzandole entrambe, le pagine del quotidiano in edicola stamane avanzano una richiesta volta a chiarire la vicenda Soros: erano i primi mesi del 2008 e pare che in quel periodo Rosella Sensi abbia trattato con gli americani per la cessione della società.
Il dubbio è lecito.
Ecco il testo fedele:
Unicredit e Rosella Sensi: rapporto logoro ma nessun pignoramento azionario
Continua, e si arricchisce nei dettagli, la tenelovela societaria che coinvolge Unicredit e l’assetto societario giallorosso.
A spalancare i portoni della querelle nella quale sarebbero coinvolti Unicredit e Rosella Sensi ci aveva pensato, con un articolo di ieri, Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro a cui va il merito dell’anteprima (di cui vi abbiamo messo al corrente ieri mattina, ndr).
I vertici Unicredit non hanno commentato l’articolo ma si sono limitati ad una precisazione.
La vera notizia, tolte le ipotesi conseguenziali, è quella che riporta un’incrinatura nei rapporti tra la massima carica giallorossa e l’avvocato Roberto Cappelli, uomo Unicredit che ricopre un posto nel CdA capitolino.
A dettagliare la situazione ci pensa la Gazzetta dello Sport, alle cui fonti appare evidente che l’azione di pignoramento voluta da Unicredit non comprenda le azioni della Roma.
Articolo testuale:
A.S. Roma: Unicredit dichiara guerra alla Sensi?
La notizia è di quelle che merita un richiamo integrale, l’indiscrezione è a cura di Libero che, nell’edizione odierna, mette in pagina una news a cui dare seguito nelle prossime ore: la guerra aperta tra Unicredit – per voce di Alessandro Profumo – e Rosella Sensi. Tornano insistenti i tempi cupi per la società capitolina? Ecco l’articolo:
È scoppiata la guerra fra Rosella Sensi e Alessandro Profumo, il manager di Unicredit che è anche il principale creditore del gruppo Italpetroli-Roma calcio fondato dalcompianto Franco Sensi. Che la situazione da tempo fosse tesa lo indica il debito dei Sensi con il primo gruppo bancario italiano: circa 320 milioni di euro, comprensivi delle rate di interessi che non sono più onorate da tempo. Ma a fare scoccare la scintilla è stata proprio Rosella, la donna-simbolo del calcio italiano.
As Roma, Angelini torna alla carica
Dopo giorni di silenzio si torna a parlare del discorso societario della Roma, con Francesco Angelini sempre più intenzionato a rilevare la proprietà dei giallorossi. Riportiamo l’articolo della Gazzetta dello Sport sull’argomento.
“È rimasto in silenzio per giorni, rispettando le consegne: gli era stato chiesto di lavorare sottotraccia, di evitare la luce dei riflettori. Anche dopo l’incontro con il sindaco Gianni Alemanno (giudicato da entrambi positivamente), nessuna dichiarazione ufficiale. Francesco Angelini ha aspettato che i suoi advisor completassero lo studio sulla Roma e ora è pronto a portare all’attenzione di UniCredit il dossier con la sua proposta d’acquisto del club giallorosso, o almeno di una quota rilevante del pacchetto azionario. Questo sarà un nodo da sciogliere: Angelini corre da solo o avrà un partner? Intanto, si sa che l’imprenditore farmaceutico è intenzionato a fare passi importanti con la banca a breve.
Pietro Mezzaroma ad Asromalive.com: “La Roma? Con lo stadio un pensiero lo farei”. La proposta del figlio: “Un pool di imprenditori per salvare la società”
“Un pensiero. Un pensiero, sì, lo farei“. Il pensiero si chiama A.S. ROMA e nella mente di Pietro Mezzaroma si sta riaffacciando, insieme al progetto per il nuovo stadio. Lo affida ad Asromalive.com, mentre il figlio Massimo, presidente della Roma Volley, nonché tifoso doc, frena lo slancio del padre: “Se mi regalasse la Roma lo farei internare!“. Ma allo stesso tempo lancia un appello: “Se ci fosse un progetto che coinvolgesse un pool di imprenditori e se questo progetto, oltre a salvare la società, fosse utile a svegliare dal sonno questa città, allora sì, mi attiverei domani mattina“. Nello studio del commendator Mezzaroma volano gli aeroplanini del nipotino, due anni, stesso nome del nonno: “Può fare un’intervista a tre generazioni“, ci dice l’ex socio di Franco Sensi. La libreria è invasa da pupazzi di Walt Disney. Hanno tutto l’aspetto dei sogni. Quelli da bambino e quelli “da grande“. Forse in mezzo c’è anche la società di Trigoria. “I pupazzi li ho messi insieme nel tempo, per regalarli un giorno a mio nipote. Ora sto facendo fare una bacheca per il piccolo Pietro. In quella bacheca c’è il lato bambino del nonno. Non ho avuto un’infanzia normale. Ho iniziato a lavorare a nove anni. Quando vennero gli americani a Roma, smisi di andare a scuola e andai a lavorare in uno stabilimento di falegnameria. Prendevo cinque lire a settimana. Le portavo a casa perchè servivano ai miei genitori“.
Cessione A.S. Roma, salta la trattativa. Italpetroli annienta Fioranelli (Fio Sports Group) con un comunicato/Editoriale -1
E’ la prima circostanza, da che abbiamo intrapreso questa avvincente esperienza, in cui capita di rivolgerci agli utenti con un editoriale. Questa volta, francamente, ne sentiamo la necessità.
Ognuno, poi, guardi nel suo orto e faccia quello che meglio ritiene.
Stavolta ci troviamo a scivere un pezzo che non avremmo mai voluto portare a compimento. Molte redazioni utilizzano dei coccodrilli, i cosiddetti articoli già confezionati rispetto ad avvenimenti non ancora accaduti ma in procinto di verificarsi (molto spesso sono legati alla scomparsa di personaggi illustri). Non lo si fa per cinismo, ma per efficienza e organizzazione. Lo si scrive quando una notizia ha il novanta e passa per cento di verificarsi in tempi brevissimi. E la percentuale segue il percorso della storia vera e certificata.
Noi – immaginando soprattutto negli ultimi giorni che potesse andare così – avevamo pensato di farne uno inerente alla telenovela sulla cessione della A. S. Roma per garantire tempestività alla notizia, poi abbiamo desistito. Il motivo? Prima ancora di essere dei professionisti, siamo tifosi. A volte, la scaramanzia diventa un amuleto prezioso, fraterno: il dubbio che qualcosa non andasse più e che le condizioni di settimana scorsa fossero improvvisamente cambiate, lo abbiamo avuto subito.
E gli elementi che avevamo a disposizione – concreti, tangibili – ci portavano tutti in quella direzione. E seppure la professionalità del mestiere ci impone, volente o nolente, d’essere concreti e di attenerci ai fatti (cosa che cerchiamo di fare al meglio), ci si è attaccati questa volta a quel lato che ci appartiene interamente e che, a proposito della A.S. Roma, ci fa sentire prima giallorossi e poi giornalisti. E si è provato a sperare, a contribuire anche solo con il pensiero e con il trasporto emozionale, affinchè tutto andasse per il verso giusto. Avevamo annunciato la cessione, dicevamo, e lo si era fatto anche perchè i protagonisti di questa amara vicenda avevano parlato in tal senso rispetto al passaggio di consegne. Beffando più di un organo di informazione (e facendo fluttuare il titolo in Borsa in maniera evidente).