Roma, Mazzone ti consegna lo scudetto

 Da La Signora In Giallorosso:

Roma Scudetto – Sono molto ottimista. Credo che la Roma farà un grandissimo campionato e lotterà per lo scudetto. Spero solo che abbia più fortuna dello scorso anno. Perchè, onestamente, è stata sfortunata visto che ha – anzi abbiamo – perso lo scudetto per quella partita con la Samp, nella quale la Roma meritava di vincere minimo per 2 a 0. E poi se quel centravanti si ricorda di essere un fuoriclasse…
Adriano – Mi sembra che sia venuto a Roma con le migliori intenzioni del mondo. Da quello che vedo, si sta allenando seriamente per tornare ad essere quello di un tempo. Ha capito che Roma è una città che dà tanto, ma che allo stesso tempo pretende molto. Sono fiducioso che possa fare un grande campionato. Per sua fortuna ha vicino grandissimi giocatori come Totti, De Rossi, Vucinic e Pizarro.

Mazzone: “Con Adriano e Totti al top è una Roma da Scudetto”

 Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma, in una intervista a Sky Sport ha affrontato vari argomenti, tra cui la prossima stagione giallorossa: “Roma da scudetto? Penso che se Adriano riesce a ricordare chi era qualche anno fa la Roma può avere da lui un grande contributo. Sempre se la salute di Totti sia al top. Speriamo che possa ricevere il massimo dal rendimento di questi giocatori, sarebbe una Roma importante”. De Rossi primo capitano dell’era Prandelli. “Mi sembra l’uomo indicato a fare qualcosa di utile. Non solo per la nazionale ma questi due ragazzi che stanno diventando uomini. Può essere da esempio”.
L’ex tecnico ha poi commentato la nomina di Zahoui alla guida della Costa d’Avorio, nazionale che l’Italia di Prandelli affronterà questa sera a Londra.

Roma: il filotto iniziale vuole dire scudetto

 Dal Corriere dello Sport:

Sì, ogni tifoso romanista l’­ha pensato dopo una prima occhiata al calendario: 4 partite, 12 punti, tan­to per mettere paura all’Inter che ar­riva all’Olimpico alla 5ª giornata. In effetti, anche senza esagerare con l’ottimismo, la partenza della Roma è molto più semplice rispetto all’anno scorso: Cesena in casa, Cagliari fuo­ri, Bologna in casa, Brescia fuori. Due neopromosse, due provinciali. Un ottimo incentivo alla corsa per Claudio Ranieri. Nel 2009 la strada fu invece tosta. Talmente tosta da eli­minare la macchina di Luciano Spal­letti: due sconfitte nelle prime due par­tite contro Genoa e Juventus e tanti salu­ti. Una partenza che a conti fatti ha deciso la volata per lo scudetto.

Mazzone a Totti: “I valori di un romano, altri se li sognano”

 Carlo Mazzone giounge a dare man forte a Francesco Totti, al centro di una polemica politica costante con gli esponenti della Lega Nord. Per il tecnico romano, il Capitano dovrebbe stare attento a quel che dice perchè il rischio di essere strumentalizzato è sempre elevato ma su una cosa non prescinde: “I valori di un romano, gli altri non ce li hanno“. Da Il Romanista:

«Mazzone e Zeman sono stati i miei due allenatori preferiti. Mazzone prima di tutto, perché mi ha trovato mentre stavo crescendo, ero un ragazzo e mi ha saputo gestire nel migliore dei modi». Ha risposto così Francesco Totti ai microfoni di Radio Radio Tv-Roma Uno alla domanda su quali fossero stati gli allenatori che lo avevano influenzato di più nella sua carriera. Pochi istanti dopo è arrivata alla radio la telefonata di Carlo Mazzone.

Mazzone: “Sarò sempre grato alla famiglia Sensi”

 Carlo Mazzone, contattato da Centro Suono Sport, non dimentica il suo passato in giallorosso ed in particolare Franco Sensi che gli ha dato l’opportunità di allenare la Roma, la squadra per cui tifa da bambino. Questa le sue parole:

Mister, siamo al termine dell’era Sensi. Un ricordo della usa esperienza con questa famiglia?

“Un bellissimo ricordo e una grande gratitudine. Peccato manchi oggi “il grande capo” verso cui ho avuto un affetto immenso. Non vincevamo mai, mi chiedevo sempre “quand’è che mi caccia?” e lui mi diceva sempre “Carlè stai tranquillo pensa a domenica”. Alla fine poi riuscimmo a fare anche buone cose.”

E’ cominciata la nuova stagione, chi appare già in grande forma è un giocatore che lei ha allenato con grande cura, Francesco Totti. Che augurio si sente di fare al numero 10 giallorosso?

“Che la prossima stagione sia la migliore. Che non ci siano per lui guai fisici, e che possa fare una stagione senza infortuni così da poter vedere il Francesco Totti al top che tutti amiamo, che segna e fa segnare”.

Mazzone: “Fallimento Italia? Dopo Totti e Nesta è finito un ciclo”

 Scommettichevinco.com, un sito che fa parte del nostro network, ha intervistato Carlo Mazzone, ex allenatore giallorosso che ha fatto un pezzo di storia del calcio italiano. Prima, durante e dopo l’esperienza sudafricana dell’Italia si è fatto un gran parlare di due giocatori rimasti fuori dalle convocazioni di Lippi: Balotelli e Cassano. Sui grandi esclusi dal ct azzurro, Mazzone dice: “se mettono la testa a posto possono dare qualcosa in più“. Il decano degli allenatori ha parlato del Mondiale, del fallimento dell’Italia e del giocatore più forte che ha lanciato e allenato: Francesco Totti.

Cause del fallimento dell’Italia? “Credo sia finito un ciclo dopo Totti e Nesta. L’Italia fa fatica a trovare dei sostituti all’altezza, l’assenza di Pirlo prima e Buffon poi hanno peggiorato la situazione.

Mazzone: “Toni al Genoa? Grande acquisto”

 Carlo Mazzone affronta l’argomento Luca Toni e – dopo l’addio del bavarese alla Capitale – lo fa per ribadire che solo per colpa degli infortuni, l’ariete non ha avuto modo di dimostrare ancora di più il proprio valore. Non solo: per il Genoa, afferma l’ex tecnico giallorosso, si tratterebbe – qualora Toni finisse lì – di un gran bell’acquisto. Da Il Romanista:

Ancora poche ore e Luca Toni sarà ufficialmente un giocatore del Genoa. L’ormai ex attaccante giallorosso è a tutti gli effetti il nuovo centravanti della formazione di Gasperini. Il presidente genoano Preziosi domani dovrebbe ufficializzare l’acquisto del centravanti campione del mondo in carica. Si chiude così il rapporto del Numero 1 con la Roma, un rapporto fatto di alti e bassi, di gol importanti ma anche di un infortunio che gli ha impedito di esprimersi al meglio nei suoi sei mesi romani e romanisti.
In questi giorni Toni ha parlato molto della sua avventura, manifestando il rammarico per le scelte della società, che gli ha preferito la scommessa-Adriano. Se fosse dipeso da lui, insomma, Toni sarebbe rimasto a Roma. «Alla Roma sarei rimasto volentieri, però la società ha deciso di fare altre scelte e io, a quel punto, ho deciso di farne altre a mia volta».

Lazio-Roma, Mazzone: “A Ranieri dicevo che non poteva capire senza quei brividi…”

 Da Il Romanista:

Mazzone e il derby sono un qualcosa di inscindibile nella memoria collettiva dei romanisti. La sua corsa sotto la Sud dopo il 3-0…
«Aspetta, mo’ ti fermo, prima di andare con i ricordi ti voglio dire una cosa su questa partita di domani – ci stoppa subito il mister – stavolta la Roma non deve scendere in campo per giocare il derby, ma per giocarsi lo scudetto. Questa partita non è importante per la supremazia cittadina, ma per quella in campionato. Se arriverà alla gara con questa mentalità ne trarrà un grande vantaggio, altrimenti rischierà di essere coinvolta dalle emozioni del derby finendo con l’esserne troppo condizionata. Se vince contro la Lazio si mette alle spalle un’altra partita e accorcia il distacco dal traguardo. Dunque deve fare come contro l’Inter, rigiocare proprio come quella volta. Ranieri deve far rivedere il dvd di quella partita ai suoi ragazzi e dirgli di ripeterla. Ma lui è bravo e sono sicuro che già l’ha fatto».
Mazzone è un fiume in piena, si sente che ci tiene tantissimo a questo primato della Roma e del “suo” Ranieri:
«Claudio è stato un mio giocatore ed è un uomo vero e un bravo allenatore. Non è uno di quelli che si pavoneggiano quando vincono, è sempre rispettoso con tutti e ha un curriculum da far paura. Uno con la sua carriera alle spalle sa come si fa ad allenare una grande squadra come la Roma e non ho mai capito perché, quando in passato il suo nome era accostato a quello della società giallorossa, c’era sempre qualcuno che storceva il naso. Quest’anno ha dimostrato a tutti di essere l’uomo giusto al posto giusto. Ha preso una squadra quasi allo sbando e con calma e tanto lavoro l’ha rilanciata. Guardate che venendo a Roma lui ha rischiato tantissimo, ma ha vinto una delle sue sfide più difficili».
E pensare che lei glielo aveva  sempre detto di tornare a casa.

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