Roma-Basilea: svizzeri all’ultima spiaggia

 Dal Corriere dello Sport:

Somiglia già alla trasferta della disperazione, Roma, per il Basilea. O della speranza, a seconda delle dosi di ottimismo. Ancorati a zero punti nel girone E di Champions League, gli svizzeri sono in cerca di ossigeno: le batoste rimediate da Cluj e Bayern Monaco (amarissima la sconfitta subita in rimonta contro i tedeschi, al St. Jakob Park) hanno lasciato il segno.

Pizarro: “Va tutto male, ma siamo una grande squadra”

 Dal Corriere dello Sport:

Il cileno ha gli occhi di chi ha un diavolo per capello. Dà proprio l’impressione di uno che non riesce a capacitarsi di questa partenza sbaglia­ta di una Roma che in estate, per la pri­ma volta, aveva definito da scudetto. Qui all’Al­lianz Arena, invece, ha dovuto prendere atto che pure in Champions la partenza è stata sba­gliata, un’altra sconfitta che fa male al cuore e alla testa, un altro rinvio per quel ritorno alla vit­toria che ormai manca dall’ultima ami­chevole del ritiro a Riscone di Brunico, un’altra notte di pensieri negativi. Eppure il primo tempo, complice probabilmente un Bayern Monaco che nel suo piano partita dove­va aver previsto i primi quarantacin­que minuti come una sorta di allena­mento lento davanti a sessantaseimila spettatori, di cui circa tremila arrivati da Roma che mentre scriviamo stanno ancora lì a cantare, la Roma tutto era sembrato meno che una squadra con mille interrogativi senza risposta.

Roma: 10 gol subiti, 5 su palle inattive

 Dal Romanista:

Va male, ragazzi. Alla Roma non basta un primo tempo tatticamente perfetto per portare a casa il punticino al quale aveva mirato fin dall’inizio. Nella ripresa il Bayern la schiaccia nella propria metà campo e alla fine, quasi inevitabilmente, trova la vittoria. Un rotondo 2-0 uguale a quello con cui chiuse l’unico precedente casalingo con i giallorossi nella Coppa delle Coppe dell’84-85. Per la Roma è così arrivata la terza sconfitta nelle prime 4 partite ufficiali stagionali. Quattro sconfitte con 2 soli gol all’attivo (quelli inutili di Riise all’Inter e di De Rossi al Cagliari) e ben 10 al passivo, di cui 5, la metà, subiti su palle inattive.

Ranieri non fa drammi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

In conferenza, i due allenatori si comportano come hanno fatto le loro squadre in campo. Picchia duro, attacca, va giù di grinta Van Gaal. Gioca in difesa, alla ricerca di un motivo per uscirne fuori senza danni Claudio Ranieri. L’ANALISI – Il tecnico romanista è moderatamente soddisfatto, ma non di tutto. Dice: «Abbiamo tenuto bene il campo. Volevamo fare un altro tipo di partita, loro hanno un buon possesso palla. Come noi, del resto. Dovevamo fare circolare palla più veloce mente, ma la gara di Cagliari ancora non l’abbiamo smaltita. Eravamo impauriti ogni volta che do vevamo ripartire. Parlerò con i ragazzi per capire il perchè di questo atteggiamento. Sono comunque soddisfatto di quello che ho visto. Siamo sulla buona strada, anche se è chiaro che non parlo del gioco. Voleva mo di più. Ma la squadra si sta ritrovando. E questo è importante».

Ranieri e il 4-4-2 senza ali

 Dal Romanista:

Regola numero del gioco del calcio: Totti deve giocare. Se poi stai perdendo 1-0 a dieci minuti dalla fine e da pochi secondi hai preso il gol, non è più una questione di pallone, di tattica, di ragione, ma quasi di morale non togliere dal campo chi può, chi già solo con la presenza dà la speranza, anche perché il messaggio che fai passare alla squadra è quello di avere alzato bandiera bianca. Ma fosse “solo” questo… Fosse solo il problema di un cambio anche se stai sostituendo l’insostituibile. La Roma che ha perso a Monaco ovviamente non ha perso soltanto per il cambio di Totti a 10’ della fine. Fosse stato così sarebbe stato rassicurante. La Roma che a Monaco di Baviera perde 2-0 contro il Bayern mentre gli U2 cantano è un mistero che nemmeno la voce di Bono Vox stanotte potrebbe saper cantare. Silenzio nella notte in cui si sarebbe dovuto sentire alta Pride, l’orgoglio.

La Roma tiene solo un tempo

 Dal Corriere dello Sport:

La Roma soffre, ma lotta. Resiste fino a 11′ dalla fine, poi è costretta ad arrendersi. Il Bayern fatica a portare a casa la partita, ma quando alza il ritmo delle giocate, mette sotto i rivali. Per un intero tempo si è limitato al possesso palla, si è accontentato di tenere il pallino in mano. Quasi stesse studiando quello che poi avrebbe reso operativo nella ri presa. In quel clima, a bassi ritmi, la Roma si è trovata bene. Ha tenuto botta, ha azzerato sul nascere qualsiasi tentativo di verticalizzazione, qualsiasi pensiero dei tede schi di andare a rendersi pericolo si. Poi qualcosa è cambiato.

Juan: “Bayern-Roma? Importante fare risultato”

 Dal Corriere dello Sport:

Da queste parti è di casa o giù di lì. I tedeschi lo conoscono bene, lui conosce bene la Bundesliga. Il tedesco della Roma non può che essere Juan, cinque stagioni con la maglia del Bayer Leverkusen, 139 in presenze nel cam­pionato tedesco, 9 gol, zeru tituli, soprattutto per colpa del Bayern Monaco che, in quegli anni, come lo è oggi l’Inter per la Roma, è stato l’avversari da battere. L’ideale, per questa Roma incerottata uscita con cinque pap­pine sul groppone dalla prima tra­sferta di campionato a Cagliari, sa­rebbe farlo stasera, esordio in Champions sul campo dei vice­campioni battuti proprio dall’Inter nella finale di Madrid, quasi a chiudere un cer­chio immaginario.

Totti: “Siamo uniti e concentrati”

 Ecco l’intervista che Francesco Totti ha rilasciato al Messaggero:

Van Gaal ha detto: «Totti è un grande giocatore, ma non sarà decisivo in questa sfida». Che cosa risponde al tecnico olandese del Bayern?
«A parole, no. Non l’ho mai incontrato. E’ un bravo allenatore, al quale mi auguro di poter replicare sul campo. Io sto bene…».
La Roma, però, ancora non ha mai vinto nelle tre partite ufficiali fin qui giocate. Che cosa sta accadendo?
«Non lo so. Nè io nè i miei compagni riusciamo a trovare una spiegazione.

Bayern Monaco: la Roma deve reagire

 Dal Messaggero:

L’Allianz Arena è il teatro ideale per entrare in scena. Dunque per la Roma, ancora senza successi nelle prime tre gare ufficiali. E che nella notte del suo ritorno in Champions, si presenta a Monaco, contro i vicecampioni d’Europa del Bayern, in piena emergenza: è qui senza sei giocatori, come a Cagliari, nell’ultimo weekend. Ma non c’è da voltarsi indietro, proprio nello stadio che più guarda al futuro e che per le gare Uefa cambia nome, diventando Munich Arena, e spegne la luce dello sponsor che lo ha costruito. «Noi veniamo qui senza paura, anche se arriviamo rimaneggiati: perché la Roma è sana. Viva. Ce la giocheremo, vedrete, contro il Bayern, grandissima squadra». Claudio Ranieri non è quello della vigilia di Cagliari.

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