Mal di trasferta: la ricetta di Montali

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ci sono le cifre – impietose: senza la vittoria nel derby, fuori casa soltanto per le statistiche, raccontano di una media da retrocessione – ma prima vengono i comportamenti (di spallettiana memoria), ancor più preoccupanti perché proiettano un’ombra inquietante sulla Roma: i numeri sono figli dell’atteggiamento, e l’atteggiamento con cui si affrontano le trasferte e/o certe giornate apparentemente più tranquille, «non è da grande squadra». Lo ha detto Gian Paolo Montali appena rientrato negli spogliatoi del Barbera,in realtà va dicendo da un po’ che «qualcosa non quadra, non funziona».

Totti: “Il rigore? bisogna avere sempre il coraggio di prendersi le responsabilità”

 Ecco l’articolo di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:

Martedì abbiamo vissuto una serata da Roma, una di quelle serate magiche che ti restano dentro, che quando sarà grande racconterò a Cristian. E’ stata una serata che rispecchia il carattere della nostra squadra. Non abbiamo mollato mai, dall’inizio alla fine. Nel primo tempo non abbiamo giocato all’altezza delle nostre possibilità, siamo andati sotto di due gol, ma soprattutto non abbiamo giocato da Roma. Siamo stati troppo timorosi contro una grande squadra che nel la scorsa stagione è stata finalista di Champions League.

Dall’incubo al sogno in 45 minuti

 Dal Corriere della Sera:

Ai tempi dell’oratorio capitava che, con un solo biglietto, ti facessero vedere due film. Di solito, uno era a sfondo religioso e uno di avventura. Per esempio, «Marcellino pane e vino» prima e «Viaggio al centro della Terra» poi. Lo stesso è capitato ieri sera ai tifosi della Roma, impazziti di gioia alla fine di una partita che, nel primo tempo, aveva fatto venire i peggiori pensieri possibili. Rimontare da 0-2 a 3-2, in Champions League, è comunque un’impresa.

Champions League: Roma, qualificazione vicina

 Dalla Gazzetta dello Sport:

È la storia di una impresa. Dall’umiliazione di una sconfitta senza attenuanti al trionfo che proietta la Roma a un passo dagli ottavi di Champions League. A Cluj, tra due settimane, basterà un pareggio, o forse nemmeno quello. Un 3-2 incredibile, col Bayern Monaco avanti di due gol e padrone di un primo tempo terribile, e la Roma capace di cambiare pelle nell’intervallo. Metamorfosi difficile da spiegare, perché in questa partita da infarto, bella, emozionante ma giocata da due squadre assai presto lunghissime, c’entrano poco schemi e diavolerie tattiche.

Europa: Roma a caccia della centesima vittoria

 Dal Corriere dello Sport:

Roma, facci dire cento. Vittorie in competizioni organiz zate dall’Uefa. Siamo a quota novantanove dopo il successo sul campo del Basilea, non sarebbe male andare a tre cifre proprio stasera contro il Bayern, un suc cesso che vorrebbe dire un passo avanti probabilmente decisivo per approdare agli ottavi di finale della Champions League, tra guardo che sarebbe centrato per la quarta volta negli ultimi cinque anni. STORIA -Tutto è co minciato nella stagione 1969- 70, il primo successo contro gli irlandesi dell’Ards, tre a uno per i giallorossi che, peraltro, in Europa già da un pezzo bazzicavano, una vittoria nella Coppa delle Fiere in bacheca.

Quando Ribery disse: “Totti il vero fenomeno”

 Dal Romanista:

Lo sarebbe stato comunque, ma senza il capitano van Bommel (per lui problema al ginocchio), Badstuber, Olic, Robben, Klose e Schweinsteiger, sarà Franck Ribery il volto del Bayern Monaco. Nei suoi tratti non belli ma pieni di talento è racchiusa l’immagine dei vice campioni d’Europa, costretti a fare a meno del loro giocatore più fantasioso per questo primo scorcio di stagione. Rientrato da poco dopo l’infortunio alla caviglia, ha giocato in campionato 20 minuti contro il Norimberga e dieci in più contro il Leverkusen.

Voeller: “Roma-Bayern? I tedeschi ci credono fino al 90′”

 Dal Corriere dello Sport:

«L’errore più imperdonabile che potrebbe commettere in que sto momento un avversario del Bayern sarebbe quello di giudicare il valore del la squadra di Luis Van Gaal guardando la sua classifica in Bundesliga». All’in­domani dello stop del Bayern a Leverkusen (1-1) Rudi Voeller mette in guardia i cuori giallorossi. Ieri aveva ancora impresso nella mente il brivido dell’incornata di Mario Gomez che, a tempo scaduto, ha spolverato la traversa di Adler. «Il Bayern ce l’ha nel sangue, fino all’ultimo ci prova sempre a vincere, e ha i campioni che possono metterla dentro quando meno te l’aspetti». Voeller è convinto che sarà una partita di forte intensità. Se la vedrà in tv a casa con la moglie romanista Sabrina.

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