A.S. Roma comunicato ufficiale. Rosella, basta! Non se ne può più

La bellezza delle barzellette è che, oltre ad essere corte, alla fine fanno ridere.

La storia della cessione della A.S. Roma, invece, pare più simile ad una di quelle telenovelas infinite che di certo non strappano il sorriso.

Vorremmo raccontare di una società pronta ad investire sul mercato – regalando ai tifosi un certo David Trezeguet che farebbe proprio al caso della Roma; vorremmo riferire di un club che si impone per trattenere un tecnico, Luciano Spalletti, che merita la riconferma; vorremmo dire della voglia di riscatto che pervade tutti.

E invece, eccoci all’ennesimo comunicato che dice tutto per non dire niente.

Bruno Conti: “Spalletti e Mexes restano a Roma”

Dopo aver comunicato di aver rinnovato il contratto con la As Roma, il direttore tecnico Bruno Conti ha rilasciato una lunga intervista dove tocca diversi punti: dalla conferma di Spalletti e Mexes, e al futuro giallorosso. L’ex campione Mundial 82’, riferimento imprescindibile e collante tra società e tifosi in queste settimane difficili, è stato ben chiaro e vuole spegnere tutte le chiacchiere che in questo momento si dicono sul discorso del tecnico, che molti lo vedrebbero alla Juventus.

“Posso affermare con assoluta certezza che Luciano Spalletti resta con noi fino al 2011 ed anche oltre se vorrà. Con lui c’è un rapporto di stima e amicizia che va al di là del discorso professionale. E’ stata un’annata dove ci è andato tutto storto, basti pensare come siamo usciti dalla Champions con l’Arsenal, ai tanti infortuni che ci hanno letteralmente massacrato. Ma dobbiamo avere la forza di andare avanti, purtroppo a volte a Roma si dimentica di quello che Luciano ha fatto. Ha preso una squadra allo sbando, l’ha portata ad esprimere il miglior calcio, abbiamo sfiorato uno scudetto vinto dei trofei importanti, ed adesso per una stagione nera vogliamo mandare all’aria tutto il suo lavoro?”.

Luciano Spalletti: più no che sì

Luciano Spalletti sembra veramente deciso ad abbandonare la Roma a giugno, non rispettando i due anni di contratto che scadono nel 2011. Quando ci sarà l’incontro con Rosella Sensi, il tecnico di Certaldo spiegherà al presidente i dubbi legati a proseguire il suo lavoro nella Capitale ripetendo in maniera pressochè identica tuttociò che è già risaputo. Spalletti è stufo di sentir parlare del suo problema dei soldi, e lo ha fatto capire domenica nell’intervista che ha seguito l’incontro contro il Chievo:

“Se è questo il problema, ovvero i soldi che guadagno, teneteveli: io mi faccio da parte senza alcuna difficoltà. Molte volte mi sono prestato a sostenere le scelte societarie e non sempre l’effetto è stato positivo. Sono convinto che non ci sia un problema di organico ma che ad incidere siano state cause esterne ed imprevedibili. La classica annata storta”.

Parole che richiamano alla mente quelle di Daniele De Rossi che, qualche giorno fa, aveva sostenuto che alla Roma non serviva una rivoluzione ma solo qualche innesto.

Spalletti chiude il ciclo, la Juventus è alla finestra

Nel dopo- Chievo Luciano Spalletti ha esplicitamente parlato di “chiusura di un ciclo”.  Il tecnico di Certaldo ha ormai perso il feeling con la tifoseria (eloquenti in questo senso sono stati gli striscioni in curva con scritto “vattene” indirizzati a lui e alla società”), e anche lo spogliatoio non è più coeso come i mesi scorsi.

A.S. Roma smentisce il Messaggero. E spunta lo striscione “Rosella vattene”

Contestazione annunciata, quindi nessuna novità: i tifosi si sono presentati a Trigoria in un numero crescente col passare dei minuti. Sono arrivati in più di cento a lamentare lo stato delle cose: da una parte una squadra che ha smesso di girare e che è apparsa quantomeno demotivata, dall’altra l’incertezza in cui prosegue la vicenda della presunta vendita societaria. A tal proposito, ennesimo comunicato stampa della A.S. Roma a smentire un articolo apparso in mattinata sul Messaggero nel quale era riportato che la richiesta dei Sensi per la cessione fosse troppo elevata rispetto all’offerta.

Questo il testo del comunicato.

Se gli italo-franco-tedeschi cominciassero a parlare giallorosso…

A rendere vana l’attesa odierna, giornata nella quale ci si attendeva, come da indiscrezioni un incontro tra la dirigenza giallorossa e la cordata capitanata da Flick, ci aveva già pensato un comunicato stampa diffuso nella serata di ieri da A.S. Roma e Italpetroli:

“In merito alle notizie diffuse in data odierna da taluni organi di stampa e di informazione, aventi ad oggetto il pacchetto di controllo di A.S. Roma S.p.A., Compagnia Italpetroli S.p.A., nella sua qualità di controllante indiretta di A.S. Roma e congiuntamente a quest’ultima, nel ribadire ancora una volta quanto già espresso nei precedenti comunicati stampa in merito a tale questione, precisa che non vi sono nuovi elementi al riguardo. Diversamente da quanto riportato, infatti, nessun incontro e colloquio ha avuto luogo in questi giorni, tra i legali di Compagnia Italpetroli e i soggetti chiamati in causa dagli organi di stampa, né con qualsiasi altro soggetto, così come nessun documento e fax, di alcun genere, avente ad oggetto la partecipazione in questione, è stato trasmesso o analizzato tra gli stessi”.

Cessione A.S. Roma, quanta confusione!

Ripartire con chiarezza e con delle certezze. Innanzitutto Volker Flick, il magnate tedesco che pare a questo punto essere il capo della cordata di cui fanno parte svizzeri e italiani. Il suo mondo, inteso dal punto di vista professionale, è quello dell’impiantistica. Potrebbe integrarlo con quello del calcio. O meglio, vorrebbe farlo.

Comunicato A.S. Roma: “Infondate le voci di cessione”

Come non bastasse, il periodo di concentrazione assoluta richiesto ai giallorossi per tentare la scalata alla classifica e raggiungere il quarto posto – ultimo utile all’accesso in Champions League per la stagione 2009/10 e unico biglietto da visita per una campagna acquisti di primo ordine – viene intoppato anche da clamorose voci di mercato. Per tutta la giornata di ieri sono rimbalzate nella Capitale false notizie – che non fossero veritiere lo apprendiamo in seguito agli sviluppi odierni – relative ad una presunta vendita societaria imminente.

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