Con l’arrivo delle offerte non vincolanti per l’acquisizione del club sulla scrivania di Rothschild, si è entrati finalmente nel vivo della gara. La dozzina di info memo inviati dall’advisor ai potenziali acquirenti si è trasformata in sei offerte non vincolanti, la maggior parte delle quali provenienti da investitori stranieri: Asia, Penisola Arabica, Stati Uniti e Italia le nazionalità delle offerte.
![]()
AS Roma
Roma, le offerte sono arrivate
Si parla di offerte che si aggirano intorno ai 140 milioni, Unicredit parte da 130 a salire. Ci sarebbero anche altre due offerte che non sono state prese in considerazione perchè ritenute poco credibili. Le offerte non vincolanti non hanno valore dal punto di vista giuridico. Nelle ultime settimane l’oscillazione del titolo ha creato molto imbarazzo tra gli attuali dirigenti.
La Roma e quel “liceo” autogestito…
La Roma entra in autogestione. Con il maestro (Ranieri) in totale confusione e il preside (la Sensi) ormai senza scrivania, saranno gli alunni a decidere metodi di allenamento e impostazione in campo. Ranieri si è infatti arreso all’evidenza e ha accettato di tornare ai collaudati metodi Spallettiani su richiesta degli stessi calciatori: dalla preparazione atletica agli allenamenti tattici fino al ritorno al vecchio modulo.
La Roma è in vendita
Il più grande assist per l’As Roma, stavolta, non lo ha servito Francesco Totti. Ma la sconosciuta Rachel Sanderson. La giornalista economica dell’autorevolissimo Financial Times ha firmato ieri un articolo in prima pagina che riepilogava le tappe del processo di vendita della società. Per Rothschild, la banca londinese che fa da advisor per la cessione, non poteva esserci pubblicità migliore. Perché, in realtà, di fatto, il Financial Times non rivela nulla di particolarmente trascendentale. La Sanderson scrive da Milano, e non da Londra, sede centrale di Rothschild e fonte primaria per eventuali clamorosi sviluppi nel processo di vendita. Tanto che la giornalista si limita a ripercorrere tempi, modi e procedure già ampiamente descritti dalla stampa italiana.
Il patrimonio della Roma è in negativo
Fare cassa con la cessione di calciatori o bussare alle porte delle banche per contrarre nuovo debito. È tra questa alternativa, in presenza di un patrimonio consolidato negativo per 13,2 milioni di euro e di attese per un 2010-2011 ancora in rosso, che l’As Roma dovrà probabilmente scegliere, secondo quanto riportato nella bozza di bilancio che verrà sottoposta al voto dell’assemblea il prossimo 28 ottobre.
La Roma va verso l’asta
Un’asta competitiva per vendere la As Roma. Il processo partirà formalmente la prossima settimana. Il giorno dovrà essere ancora concordato ma, secondo quanto risulta a Il Messaggero, nel corso di un vertice fra Rosella Sensi e Unicredit si definirà la procedura precisa dell’asta con le modalità e i tempi. Questo sarebbe il risultato di un vertice «preliminare» svoltosi ieri mattina a Milano presso la sede della banca in piazza Cordusio. «Sono incontri di aggiornamento, non decisivi, gli incontri importanti si fanno con la famiglia Sensi», ha detto Paolo Fiorentino, deputy ceo (vice amministratore delegato) di Unicredit poco prima della riunione con Alessandro Daffina, capo della Rothschild Italia, l’advisor ingaggiato di comune accordo fra Unicredit e la famiglia romana nell’ambito del piano di ristrutturazione di Italpetroli. All’incontro, durato un paio d’ore, avrebbero partecipato anche Piergiorgio Peluso, a.d. di Unicredit corporate banking, i legali e il team di Daffina.
La Roma che non cambia
Riparte la rincorsa dei giallorossi (ma anche di tutte le altre) all’Inter campione d’Italia che già ha mandato chiari segnali nella prima uscita stagionale a San Siro qualche giorno addietro. Stavolta però Totti & Co. non saranno soli, ma dovranno anzi sgomitare per meritare il ruolo di anti-Inter che il mercato assegnerebbe di diritto ad altri. Il colpo vero (aspettando che la scommessa su Adriano si riveli davvero «vincente») Ranieri lo ha fatto sul filo di lana, riuscendo a trattenere Burdisso al termine di una trattativa lunga ed estenuante.
Unicredit e Rothschild: oggi l’incontro
Dalla Gazzetta dello Sport: L’accordo definitivo tra Sensi e UniCredit
Baldi: “Sceicco? Roma e l’Italia non sono appetibili”
Dal Romanista:
«Gli sceicchi? Se fosse arrivato o se arriverà veramente uno che garantirà la continuità per una grande Roma, la Sensi non avrebbe fatto e non farà resistenza. Se ancora non ci sono, è un problema di piazza. Roma, e l’Italia in generale, non è appetibile». Michele Baldi, 56 anni, consigliere d’amministrazione dell’As Roma e leader del “Movimento per Roma“, sposta l’attenzione dal dito alla luna. «Allarghiamo il discorso. Guardiamo la realtà italiana».
Perché? Se dei capitali stranieri non si sono mai interessati all’As Roma, il problema non è l’As Roma. Finanziariamente e burocraticamente, Londra è avanti anni luce rispetto a noi. Purtroppo.
Roma: remare tutti dalla stessa parte
Dal Messaggero:
Il calcio non è solo classe, tattica e corsa. E’ soprattutto una questione di motivazioni. Vale in particolare per la Roma, che vivrà una stagione unica nel suo genere. Non ci sono precedenti cui rifarsi. Ciò che è stato l’anno scorso (reazione ranieriana alle brutture iniziali) appartiene al passato e non riguarda l’attualità. Che al volante vede una governatrice, più che una presidentessa. Perché la Roma possa far bene, ci vuole che tecnici e giocatori stiano tutti dalla stessa parte, che è quella di Rosella.
Rosella Sensi tranquillizza tutti
Dal Messaggero:
La squadra lavora, suda, immagina, sogna. Arriva Rosella Sensi a metà mattinata. Entra al Bernardini e convoca tutti nella sala riunioni. Staff tecnico, dirigenti e squadra al completo. Pochi minuti dedicati a raccontare cosa è successo e cosa succederà nei prossimi mesi. Precisa, diretta. Senza troppi giri di parole. C’è chi in quel gruppo s’era fatto prendere dal panico e che quindi aveva bisogno di sentirsi dire quel classico «non è cambiato nulla».
Conti-Roma: aria di divorzio
Dal Messaggero:
Bruno Conti sta seriamente pensando di divorziare dalla Roma. Nonostante abbia ancora un contratto fino al 2013, e la garanzia di poter restare al proprio posto anche dopo i recenti cambi societari, il suo futuro all’interno della Roma non è più così sicuro. E per una sua scelta personale, sia chiaro; non perchè qualcuno abbia intenzione di metterlo alla porta.
Roma, Unicredit: tre mesi per un nuovo acquirente
Dalla Stampa:
L’ultima volta che si sono seduti al tavolo della pace, la sigla sull’accordo sembrava appesa all’inchiostro della penna. Dettagli, questioni fiscali, problemi tutt’altro che insormontabili, per non ritenere di poter chiudere la contesa in meno di tre giorni. Alle 18 di stasera i supplementari del match tra Rosella Sensi e Unicredit saranno agli sgoccioli: ballano circa 325 milioni di euro, che Italpetroli, controllante dell’As Roma, deve all’istituto bancario. All’importo, vanno aggiunti ulteriori 80 milioni di cui è creditrice Monte dei Paschi.