Cavani e Sanchez: due sogni per la Roma che verrà

 Da Il Corriere dello Sport.

«Qualche giocatore sarà venduto, cinque- sei nuovi arrive­ranno ». Così ieri, mattina, in un’in­tervista rilasciata allaGazzetta del­lo Sport,mister Tom DiBenedetto ha dato la prima indicazione sulle future operazioni di mercato, aven­do come obiettivo quello di costrui­re« una Roma in grado di lottare ogni anno per lo scudetto». In atte­sa di sapere chi farà il mercato del­la Roma, se l’attuale dirigenza (Montali e Pradè) o un organigram­ma del tutto nuovo (Franco Baldini e Walter Sabatini), qualche indica­zione su quello che potrebbe succe­dere nel mercato d’entrata. Indi­cando in un portiere, un difensore centrale (per il probabile addio di Mexes), due esterni, un centrocam­pista e un attaccante gli obiettivi prioritari della Roma che verrà. Per quasi tutti i ruoli c’è un sogno.

La Roma torna su Isla

 Dal Friuli/Udineseblog:

Dopo le estenuanti esternazioni quotidiani della scorsa estate del procuratore Rodriguez su Isla, ora la srtampa sudamericana sembra aver riscoperto il gusto di prevedere il futuro affermando che la società della Sensi (finchè l’americano a Roma non diverrà realtà), starebbe pensando seriamente all’esterno bianconero. Di cifre non se ne parla, ma secondo indiscrezioni raccolte tra i colleghi cileni si parla di 10 milioni. A nostro parere sembrano pochi oggi come oggi, così come sembra prematuro parlare di queste cose.

Juan: “Il gol mi mancava, con la Roma in stagione non sono riuscito a segnare”

 Dal Romanista:

Solo chi non lo vede giocare tutte le domeniche con la maglia numero 4 della Roma può rimanere stupito dallo straordinario Mondiale che sta disputando Juan. Il difensore giallorosso della Seleçao dopo il gol che ha spianato la strada alla vittoria contro il Cile è finito su tutte le prime pagine brasiliane, che lo hanno riscoperto leader di una squadra che più passano i giorni e più rafforza la propria candidatura per la vittoria finale. E il merito non è solo dei gol di Luis Fabiano o delle giocate di Kakà, ma anche di Juan che ha letteralmente chiuso tutti i varchi davanti a Julio Cesar. Contro il Cile due giorni fa ha segnato il suo ottavo gol con la maglia della Seleçao, ma la curiosità è che la metà li ha realizzati proprio contro la squadra di Isla e Sanchez, con la quale deve avere un conto aperto.

Calciomercato Mondiali: Ponce, dal Cile non solo Isla e Sanchez

 La Roma guardi con interesse i Mondiali del Sudafrica! Mi viene da dire. Che di calciatori interessanti, ce ne sono. La speranza è che la manifestazione possa regalare qualche nome nuovo agli osservatori di mercato giallorossi. Occhio al bilancio, è vero: ma gli affari sono tali proprio perchè capaci di tenere in buon equilibrio il rapporto qualità-prezzo. Prendete il Cile, per esempio: tutti a puntare gli occhi sul laterale destro, Mauricio  Isla, e sul funambolico attaccante, Alexis Sanchéz. Al punto che – credo io – l’Udinese non vede l’ora che si chiuda la rassegna per cominciare a riempirsi la pancia. Però, i cileni da scoprire anche anche altri: a me, per esempio, ha colpito (a tratti impressionato) il difensore Waldo Alonso Ponce Carrizo (nato a Los Andes, 12 aprile 1982) che, attualmente, gioca in Argentina (Vélez Sársfield).
Carriera – Primi anni della sua carriera nelle giovanili della mitica formazione cilena dell’Universidad de Chile, dove debutta come titolare nella stagione 2001-2002 e dove rimane sino al 2003, disputando 43 partite con una rete all’attivo. Ma giovanissimo, a 21 anni, si trasferisce in Europa, in Germania per indossare la maglia del VfL Wolfsburg, dove però rimane solo il tempo di un campionato, decisamente negativo, visto che giocherà soltanto cinque partite.

Roma – Udinese: Isla si può, Sanchez è un sogno

 Mauricio Isla e Alexis Sanchez sono stati accostati a più riprese alla Roma in questo scorcio di calciomercato: entrambi in quota all’Udinese, i due calciatori sono impegnati nella competizione mondiale del Sud Africa e stanno vivendo in maniera marginare le voci relative al passaggio di maglia. Tuttavia, se le indiscrezioni che vorrebbero Sanchez in giallorosso sono al momento non supportate dai fatti (avvicinare la punta è proibitivo per le casse capitoline), altra sorte potrebbe toccare a Isla, obiettivo concreto anche per la possibilità di inserirlo nella trattativa che interessa Marco Motta. Da Il Romanista:

Se in questi giorni vi capiterà di incontrare Pizarro, chiedetegli chi è Carlos Caszely. In Cile ha fatto la storia del calcio. Per i tifosi del Colo Colo, è qualcosa di più: con 151 gol in 288 presenze, e cinque Coppe Libertadores, è una leggenda. Aggiungeteci che è stato un fermo oppositore della dittatura di Pinochet, e capirete perché quando parla Caszely il Cile si ferma ad ascoltarlo. In patria gli hanno chiesto cosa ne pensasse di un paio di elementi per cui la Roma stravede: Sanchez e Isla. Caszely si è aggiustato i baffoni grigi e poi ha risposto così: «Hanno rubato la scena. Sono dei grandi giocatori e valgono molto. Come qualsiasi altra stella mondiale». Quanto costano esattamente?

Mercato Roma: Pradè pensa ad Isla, Sanchez e ai messicani

 La Roma guarda il Mondiale. Daniele Pradè potrebbe pescare in Sudafrica i giocatori per completare la rosa da mettere a disposizione di Claudio Ranieri. Dopo gli acquisti di Adriano e Flavio Simplicio, il direttore sportivo giallorosso, secondo il Corriere dello Sport, vorrebbe portare a Trigoria un esterno difensivo destro ed un vice Riise:

Sottolineato in rosso c’è, per esempio il nome del cileno Mauricio Isla, ventidue anni appena compiuti, centrocampista e difensore, in grado di cioè di coprire l’intera fascia destra dove la Roma, pur riportando Rosi a Trigoria, ha un certo bisogno di avere un’alternativa a Rodrigo Taddei. In più, anzi è decisivo, è un giocatore che piace parecchio a Claudio Ranieri che nelle sue richieste alla società tra le priorità ha segnalato il riscatto di Burdisso (la prossima settimana) e, appunto, esterni di ruolo, sia a destra che a sinistra (serve un vice Riise).

Udinese Calcio: dai fallimenti a Pozzo. Da Dal Dan a Di Natale. 113 anni di storia

 O soi furlan, o ven di Udin, al friulano. Lo immaginiamo seduto a sorseggiare un bicier di liquore della Valle del Lumiei a base di frutta ed erbe della vallata carnica. Il grande vecchio che è più di una memoria storica. Esiste ovunque, da che mondo è paese. Ricorda il passato, indovina il futuro. Guarda lontano senza vedere in maniera nitida alcunchè.
Ma così, riesce a inquadrare ogni cosa. Sta a Cjamin di Codroip (Camino al Tagliamento), un comune della provincia udinese che non arriva a duemila anime. Passa i pomeriggi dirimpetto alla Chiesa arcipretale di Ognissanti, nel bar di paese. Mangia lecai (lumache) e brindul (prugna) con cadenza settimanale. Mastica di balon. Del calcio giocato non gli è sfuggito nulla e certe memorie, se allenate, non perdono colpi neppure se intravedono in lontananza Matusalemme.
LA STORIA. Nel 1911 non era ancora nato ma di quel che accadde il 5 luglio di quell’anno sa tutto: un gruppo di ginnasti della Società Udinese di Ginnastica e Scherma (1896) fondano l’Associazione Calcio Udinese con iscrizione regolare alla FIGC e debutto ufficiale nel corso di un’amichevole contro la Juventus Palmanova vinta dai friulani per 6-0. A capo della società, Luigi Dal Dan, padre di un certo Antonio che per i friulani è un personaggio indimenticabile: capitano della squadra di studenti delle scuole tecniche udinesi che fece da apripista all’Udinese Calcio, il pioniere del calcio bianconero.
I fotogrammi del primo, storico momento, il grande vecchio li vede invece scorrere nitidi davanti agli occhi: era il 1922 e l’Udinese raggiunse la finale di Coppa Italia, persa in finale per 1-0 contro il Vado. Fu un fuoco di paglia: nell’anno 1922-23 la squadra crolla in campionato arrivando ultima nel proprio girone e subendo la doppia onta della retrocessione in Seconda Divisione e della scissione per debiti.

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