Juventus-Roma: Chiellini, storia di un quasi ex

 Dal Romanista:

Bianconero da quasi cinque stagioni, Giorgio Chiellini sette anni fa fu molto vicino a vestire la maglia della Roma. Cresciuto nel Livorno, col quale debuttò anche tra i professionisti, il club di Piazzale Dino Viola ne rilevò metà cartellino dagli amaranto all’inizio del torneo 2003/04. Samuel era appena andato via, c’era l’intenzione di ringiovanire il reparto senza spendere cifre folli e proprio queste esigenze spinsero la dirigenza (e il tecnico Capello) a scommettere sul promettente centrale classe ’84. Anche sacrificando un portiere di prospettiva come Marco Amelia, ceduto alla società toscana a titolo definitivo. Con l’intesa tuttavia di lasciare l’allora diciannovenne  iorgio ancora un anno a maturare in riva al Tirreno.

Juventus-Roma: De Rossi senza dubbio

 Contro la Juventus, sarà tridente o no? Le scelte di Ranieri destano curiosità, nella Capitale e non solo. C’è chi assicura che Totti partirà dal primo minuto accanto a Toni, chi crede che il numero dieci tornerà a fare perno con Vucinic defilato a sinistra, chi sostiene che “squadra che vince non si cambia“, quindi avanti con il tandem Toni-Vucinic. Chi, ancora, spera nel tridente. Mai previsione fu più travagliata. Nel frattempo, però, la Roma torna ad avere una certezza: Daniele De Rossi.
Dal Romanista:

Questa sera, a prescindere da quelle che saranno le sue scelte sul resto della formazione, Claudio Ranieri tornerà a  poter contare su Daniele De Rossi. Assente in Coppa Italia con la Triestina, soltanto in panchina contro il Genoa in campionato, Capitan Futuro ha recuperato da una forte contusione alla tibia destra. Sgradevole souvenir della trasferta di Cagliari, che lo aveva già costretto ad alzare bandiera bianca col Chievo all’Olimpico dopo aver  realizzato al primo giro di lancetta il gol decisivo.

Azevedo-Roma, tutto fermo

 Le quote del passaggio di Marcio Azevedo alla Roma si sono abbassate di molto. L’Atletico Paranaense non sembra disposto a venire incontro all’offerta dei giallorossi (200 mila euro circa, per il prestito fino a giugno, più 1,8 milioni di euro per il riscatto del cartellino). I brasiliani vogliono cedere il giocatore a titolo definitivo, per una cifra che si aggira sui 3 milioni di euro. Il presidente dell’Atletico, Marcus Malucelli, non ha accolte le istanze del giocatore, nè quelle del suo procuratore. Tuttavia, Alessandro Lucci, manager di Azevedo in Italia, non ha perso le speranze. Il Romanista fa il punto della situazione sulla trattativa:

Ha subito un brusco stop la trattativa che dovrebbe portare in giallorosso il brasiliano Marcio Azevedo. I dirigenti dell’Atletico Paranaense si sono dimostrati irremovibili nella loro richiesta di vendere il giocatore a titolo definitivo e di non accettare l’offerta (prestito oneroso con diritto di riscatto già fissato) della Roma.

Juventus-Roma: Totti pronto al ritorno in campo dal primo minuto. Ranieri: “Con la Juve non cerco rivincite”

 Torino, la città della Mole, del Duomo, di Gianduia e del Lingotto. La Capitale del Regno d’Italia prima che Roma si potesse fregiare di questo titolo e che proprio a Roma, a La Roma evoca ricordi contrastanti, dolci e amari, più amari che dolci. Nella città piemontese la squadra di Trigoria ha raggiunto il successo solamente in sette occasioni e non vince da nove anni: era il 30 settembre 2001 e Assuncao e Batistuta regalarono ai Campioni d’Italia di Capello la prima soddisfazione della stagione. L’erba di Torino – Comunale, Delle Alpi o Olimpico – ha un sapore aspro anche per il capitano, Francesco Totti, che contro la Juventus ha segnato 5 gol ma che quando scende sul terreno piemontese non ha mai esultato. Ma c’è sempre una prima volta. Il numero 10 è lanciato verso il rientro in campo, già dal primo minuto, per sfatare quel tabù. Claudio Ranieri sembrerebbe intenzionato ad affidare al capitano il reparto avanzato e a dargli  una maglia da titolare dopo 35 giorni, cioè da quel Roma-Parma, ultima apparizione di Totti in maglia giallorossa.

Del Piero scrive a Totti: “Sarò felice di stringerti la mano”

 La lettera di Alessandro Del Piero a Francesco Totti:

DUE CAPITANI – C’è un gesto che ormai da anni, da quando indosso la fascia di capitano, ripeto ogni volta prima di cominciare una partita. Fa parte del “protocollo”, di quei riti che accompagnano gli ultimi istanti in attesa del calcio d’inizio. Il saluto all’arbitro, lo scambio dei gagliardetti, la stretta di mano al capitano della squadra avversaria. Gesti che diventano automatici, ripetitivi, per alcuni anche scaramantici, con la testa rivolta a quello che poco dopo accadrà in campo. Se mi fermo però a pensare al valore di quei momenti, mi accorgo che non sono affatto banali. Soprattutto alla vigilia di partite come questa, quando dall’altra parte, con la fascia di capitano, c’è un giocatore come Francesco Totti.

Rezart Taci: chi è

Il quotidiano spagnolo AS ha parlato di un presunto interessamento di Rezart Taçi (per’altro prontamente smentito) nei confronti della A.S. Roma. La cornice dell’indiscrezione è stata quella della gara amichevole tra F.C. Gramozi e Real Madrid disputata lo scorso 20 gennaio allo stadio Qemal Stafa per il terzo Trofeo “Trophy Taci Oil“. Dopo l’americano Casey Wasserman, dunque, altro imprenditore straniero associato al club capitolino. Resta solo da svelarne, per quel che si sa, la biografia. Ecco chi è Rezart Taçi. Il cui nome, da solo, è una veggenza: Rezart, infatti, significa raggio di sole.
CHI E’ REZART TACI.
Imprenditore albanese, classe 1971 (un gemelli, nasce il 6 giugno), nel campo petrolifero: sua, infatti, la compagnia Taçi Oil di cui è SEO dal 2002. L’azienda opera nel mercato locale da oltre sette anni, si sviluppa su un’area di 37 mila metri cubi complessivi dislocati in due aree strategiche e differenti (lungo la costa adriatica) e ha iniziato a guardare con enorme interesse al commercio oltre confine. Anche in tale ottica vanno lette le recenti mire calcistiche che hanno avvicinato l’albanese (nativo di Erseke) a più di una società italiana (prima il Bologna, poi il Milan, a ruota – prestando fede alle dichiarazioni di AS – la Roma). Taci ha alle spalle studi in giurisprudenza portati avanti proprio in Italia (tra Alessandria e Torino) a cavallo tra il 1991 e il 1997. Sposato e padre di un bambino, nel corso dei mesi recenti Taci si è fatto conoscere dalla stampa italiana per gli interessi professionali e le passioni personali.
PASSIONE E AFFARI. Tra un’intervista e l’altra, si è scoperto un personaggio ottimista, amante della bella musica (soprattutto se popolare napoletana o se cantata da Nino D’Angelo), poco propenso al contesto automobilistico e appassionato di calcio e scacchi. Proprio le ultime due passioni hanno spinto Taci a spendersi quale imprenditore in entrambi i contesti: in un colpo e a distanza di un periodo di tempo breve, è diventato Presidente della società calcistica albanese KS Gramozi Ersekë (prelevata congiuntamente con il padre, la squadra milita attualmente nella massima serie nazionale) e della Lega Scacchi d’Albania.

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