Canovi: “Con Adriano la Roma fa Bingo ma io consiglio Fred”

 Dario Canovi, il decano dei procuratori, ha parlato al Romanista del mercato giallorosso non nascondendo che l’ipotesi di riportare Adriano in Italia sia affascinante:

«Se la Roma vince la scommessa Adriano, ha fatto Bingo». Anche. Ma i dubbi restano:«Se decide di fare solo il giocatore, è sempre tra i più forti in circolazione. Ranieri dice che gli piacciono le scommesse? Saprà il fatto suo. Certo che, se è vero che Rio è piena di tentazioni, Roma non è da meno. Anche qui la vita notturna offre parecchio. Se a Trigoria dovessero decidere di puntare su di lui, immagino che dovranno mettere in moto tutti i loro avvocati per salvaguardarsi». Che tradotto significa porre qualche clausola che possa permettere la risoluzione del contratto nel caso in cui Adriano non avesse un comportamento adeguato. Ma se prendere l’ex giocatore dell’Inter è un rischio, quali sono le alternative praticabili per la Roma? L’avvocato Canovi un nome lo suggerisce: «Perché non prendere Fred? Anche lui è uno che ha un carattere non facilissimo, ma non è ai livelli di Adriano».

Rosi: “Non so cosa avrei dato per segnare all’Inter. Tornare alla Roma? Speriamo”

 Aleandro Rosi, giocatore della Roma in comproprietà con il Siena, ha parlato a Centro Suono Sport della gara contro i nerazzurri:

“A 18 anni è sempre difficile gestire le situazioni in una piazza come Roma. Facendo esperienza altrove, spero di diventare un giocatore importante. Il nuovo ruolo di terzino? E’ merito della mia velocità, avendo poco campo da ala non posso sfruttare la mia progressione e la mia velocità. Già il mister Spalletti mi vedeva da terzino, l’anno scorso a Livorno e quest’anno a Siena sto migliorando”.
Tornerai a Roma?
Lo spero, sarei disposto ma dovremo parlare. Tra un pò ci saranno le risoluzioni della comproprietà e vedremo. Con Ranieri non ho mai parlato, una volta solo l’ho incontrato e ci siamo salutati, ma niente di più. Speriamo di poter essere un giocatore adatto al mister. Spalletti in me vedeva della caratteristiche, è lui che mi ha sfruttato da terzino ed ha fatto una dichiarazione “pesante” sulle mie qualità, ma era dura passare dalla Primavera alla prima squadra, è come il giorno con la notte”.

Pizarro: “Io da Roma non mi muovo. Ora la Champions con la mia gente”

 David Pizarro ha parlato della stagione trionfante della Roma in una intervista al Romanista, con un pizzico di malinconia per un titolo solo sfiorato:

«Nei momenti di solitudine ci penso parecchio, perché stavolta ci sono andato davvero vicino». Troppo vicino per non avere voglia di riprovarci, già dalla prossima stagione. Magari anche in Champions League, perché quelli sono «sogni che uno ha, e magari riusciamo a realizzarli insieme».
David, c’è un’immagine difficile da dimenticare: alla fine di Roma-Cagliari ci sei tu sdraiato sotto la Sud, mentre i tuoi compagni facevano il giro del campo per ringraziare i tifosi. Eri esausto. Cosa ti è passato per la testa in quel momento?
“E’ stata una sensazione troppo forte, soprattutto in quel periodo e poi nella stessa partita. Mi sono sentito proprio male quando Checco (Totti n.d.r) ha sbagliato quel gol davanti alla porta, avevo paura di non arrivare fino all’ultima partita come volevamo a giocarci questo scudetto. Poi ero esausto, la caviglia mi faceva male. Mi sono passate troppe cose per la testa in quel momento”.

Avv. Conte: “Spero che con lo stesso metro di Totti vengano puniti Mourinho e Chivu. Raiola? Parole ignobili”

 L’Avvocato Conte, legale di riferimento della Roma, in una intervista a Centro Suono Sport ha parlato del ricorso presentato ieri dal club giallorosso per la squalifica di quattro turni inflitti a Francesco Totti dopo il calcio a Balotelli. Queste le sue dichiarazioni:

“Il ricorso è stato presentato anche con un profilo di natura tecnica, chiedendo la riduzione ad una sola giornata da commutare poi in una multa, ma sapevo che questo ricorso aveva più che altro un riscontro di caratura simbolica. Volevamo contrastare alcune definizioni, come quelle che non stento a definire ignobili del procuratore di Balotelli, che si diletta a dare lezioni di etica, cui si fa fatica a credere visto il personaggio che le impartisce. Totti è stato il primo a rendersi contro della gravità del gesto, chiedendo scusa. Quello che era avvenuto all’interno del terreno di gioco, certamente censurabile, è rimasto fine a se stesso, non provocando fortunatamente alcun danno al calciatore, ed è stato seguito alle scuse del capitano.

Ag. Adriano: “Lunedì prenderemo una decisione”

 Mercato Roma, Adriano è il sogno. Il nome dell’attaccante brasiliano è il più accostato al calciomercato della Roma. Gilmar Rinaldi, il manager che ne cura gli interessi, è stato intervistato da Il Romanista:

Ancora un paio di giorni e dovremmo sapere dove giocherà Adriano la prossima stagione. Dalla sua casa di San Paolo, in Brasile, il suo agente Gilmar Rinaldi rivela al ‘Romanista’: «Lunedì partirò per Rio de Janeiro e decideremo cosa fare». Decideremo. Usa il plurale il manager dell’Imperatore. Che è a conoscenza dell’interesse della Roma, legge i giornali e quindi sa che Ranieri è pronto a scommettere su di lui «perché la mia vita è fatta di scommesse».
Decideremo: Gilmar Rinaldi, Adriano e la presidentessa del Flamengo, Patricia Amorim. Gilmar Rinaldi è a letto. Con la febbre. «Ho 39, parlo con voi solo perché siete degli amici…», dice.

Rinnovo Taddei, il problema è una questione di tempo

 Mercato Roma, Rodrigo Taddei si è dato dieci giorni. Poi, secondo Il Corriere dello Sport, prenderà una decisione. Il contratto del brasiliano è in scadenza il prossimo 30 giugno, da mesi avrebbe la facoltà di mettersi d’accordo con qualsiasi altro club senza doverne rispondere a nessuno e senza dover garantire un incasso alla Roma. Ma sta aspettando:

La situazione è abbastanza chiara. Negli incontri che ci sono stati tra i dirigenti romanisti e il procuratore del giocatore, Alessandro Lucci, si è arrivati a un accordo economico, ma non c’è ancora quello sulla durata del prossimo contratto, tre anni ha offerto la Roma, Taddei, trenta anni, ha fatto una richiesta per un quadriennale. E su questo si è stoppato tutto visto che nelle ultime due settimane non è stato registrato nessun passo in avanti significativo. Da qui alla fien di questo mese, però, il giocatore si attende una risposta, in un senso o nell’altro, anche perchè se la risposta della Roma dovesse essere negativa riguardo ai quattro anni, allora il brasiliano potrebbe procastinare ulteriormente la necessità di guardarsi introno per trovare una squadra.

Totti: “Io ai Mondiali….di Poker”

 Francesco Totti, in un’intervista rilasciata a Party Poker, ha parlato della sua passione per il gioco on-line. Ecco le sue parole in un video sul sito internet del capitano della Roma.

Quali sono i giocatori di Poker che ti piacciono?
Italiano Safina, straniero Toni G”.
Guardi mai il poker in tv?
“Sì, quando ho tempo lo guardo”.
Quando giochi a poker?

“Gioco quando ho del tempo libero, il pomeriggio, la sera. Dopo che sono stato con la mia famiglia mi metto al computer e gioco. Il giorno che gioco più spesso è lunedì, quindi su Party Poker”.
Roma, sport, beneficenza; come si conciliano con il poker?
“Sono tutte cose differenti, ognuno ha il suo lavoro, il suo modo di divertirsi. E sono tutte cose che mi piacciono”.

Bayern Monaco-Inter, Mourinho: “L’Italia ci tiferà contro, normale”

 Jose Mourinho nel corso della conferenza stampa della vigilia di Bayern Monaco-Inter, finale di Champions League in programma a Madrid sabato 22 maggio.
RAPPORTO CON VAN GAAL.Abbiamo lavorato insieme tre anni, la mia casa e la sua distavano 50 metri e si lavorava per 24 ore. Abbiamo avuto un rapporto per me speciale. E’ stato un piacere lavorare per lui. Come ho detto qualche giorno fa, lavoravo come un animale, ma con tantissimo piacere. Ho imparato da lui che per arrivare devi lavorare tanto, e questo mi è rimasto. Sembra ieri, invece sono passati 12-13 anni. Non dimentico il periodo e la persona, che è stata fantastica con me“.
INTER SENZA COPPA PER 45 ANNI. La finale della Champions è sempre importante, se è la prIma volta o solo l’ultima, non conta. E’ il significato della Champions che conta. Immagino che per i tifosi dell’Inter sarà un evento straordinario, perché 45 anni sono tanti. La maggior parte dei tifosi non era ancora nata. Negli ultimi anni comunque l’Inter ha avuto una storia di successi. Ma questa vittoria sarebbe speciale e per me sarebbe fantastico dare il mio contributo per una occasione simile”.

Roma, Sensi: un silenzio che fa rumore. La Presidentessa è cresciuta

 Non parla da parecchio, Rosella Sensi. Se ne attendevano le dichiarazioni alla fine del campionato ma la Presidentessa giallorossa ha preferito essere parca di enunciati, quasi a lasciare che la squadra e l’allenatore si godessero pienamente un tributo degno dei vincitori. Il bagno d’affetto riservato ai capitolini dai propri sostenitori, Rosella se l’è guardato. In disparte. Dopo aver risposto per le rime alla tracotanza di Josè Mourinho, dopo aver fatto sentire la voce della società nei momenti in cui è sembrato opportuno e necessario farlo – vedi il post Lazio-Inter, vedi il caso Totti-Balotelli – il vertice dirigenziale ha preferito misurare le parole con il contagocce. Un comportamento, le va riconosciuto, impregnato di responsabilità e confacente a un leader. Non si è negata quando occorreva portarsi la Roma sulle spalle e replicare, alzare la voce, farsi sentire. Ha gestito il rinnovo di Francesco Totti e deciso di legare per sempre il destino del Capitano a quello del club, ha ricevuto apprezzamenti importanti dai calciatori, da Claudio Ranieri, dalla dirigenza cui – con l’innesto di Gian Paolo Montali, imprescindibile – ha consentito di fare un salto di qualità ulteriore. MESI BUI. Contestazioni frequenti – a inizio stagione – ce ne sono state, va detto. Soprattutto per la mancata chiarezza circa lo stato reale delle casse giallorosse, per l’immobilismo in fase di mercato a causa di debiti pregressi di Italpetroli che pesano come un macigno sulla possibilità di investire e progettare una Roma stratosferica. Lamentele per non vendere la società agli acquirenti che di volta in volta prendevano un aereo – dall’America, dalla Svizzera, da chissà dove – e pretendevano d’essere considerati tali. Potenziali acquirenti. Salvo poi scoprire che quel “potenziale” andava letto in realtà come “fantomatico”. Italpetroli, si diceva. Ovvero, la società che fa capo alla famiglia Sensi e che ha sempre ribadito l’intenzione di continuare a controllare la Roma; ovvero, la società verso cui Unicredit dichiara di essere in credito per 325 milioni. E la cessione della A.S. Roma, in tutto ciò, consentirebbe di colmare buona parte del debito. Si è reso necessario un arbitrato per provare a risolvere e appianare la diatriba: il prossimo 4 giugno ci sarà la prima udienza. In ballo la possibile dismissione di immobili e depositi petroliferi appartenenti alla famiglia Sensi, ma la Roma, per il momento, non sembra al centro della querelle. Che gli sforzi della Sensi siano ora tutti concentrati nella risoluzione – il più positiva possibile – della faccenda, pare ovvio.
ROMA ARMONICA. Tanto quanto la volontà di non privarsi – in continuità con il pensiero di papà Franco – della Roma. Eppure, dopo aver sfiorato un’impresa mica da ridere – anche per due mosse azzeccatissime: vedi l’ingaggio di Claudio Ranieri, vedi l’acquisto di Luca Toni – il silenzio di Rosella Sensi comincia a fare rumore.

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